Formula 1

Ferrari: la curva di apprendimento della SF-23 è più ampia rispetto ai competitor

La spedizione azera della Ferrari ha confermato il buon lavoro di preparazione effettuato dal team di Maranello nelle scorse settimane. La duplice pole e i piazzamenti a podio nella sprint race e nella gara domenicale hanno riportato la rossa ai livelli del Bahrain. Charles Leclerc ha estratto tutto il potenziale della SF-23 in ogni sessione del weekend precedendo Mercedes e Aston Martin in modo analogo al primo round della stagione prima che un’avaria alla centralina della sua monoposto lo appiedasse a pochi giri dal termine.

Probabilmente non è un caso se la storica scuderia Ferrari abbia offerto le migliori prestazioni in questo tribolato avvio del mondiale quando ha avuto maggiori informazioni per deliberare il setup di base. Il primo gran premio della stagione era stato preceduto dai tre giorni di test sul circuito di Sakhir mentre la gara di ieri è stata preparata sulla base delle numerose simulazioni effettuate nella factory di Maranello.

Charles Leclerc comanda il gruppo dopo la partenza del gran premio dell’Azerbaijan

E’ necessario sottolineare che la Scuderia Ferrari non ha portato alcun aggiornamento per la gara in Azerbaijan, scelta tutto sommato logica in relazione al format sperimentale del weekend in cui è stata effettuata solo una sessione di prove libere. Si fa largo la sensazione che il progetto 675 sia molto sensibile a piccole variazioni di setup e pertanto richieda ai piloti e agli ingegneri una curva di apprendimento più ampia rispetto ai competitor per ottimizzare il package.

Ferrari: il divario da Red Bull è veritiero ?

In senso assoluto la prova offerta dalla Rossa è un bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Come spesso accade il giudizio è funzionale agli obiettivi prefissati e al livello di competitività della monoposto. La prestazione offerta da Charles riporta la Ferrari nella posizione auspicata alla vigilia del mondiale, ovvero alle spalle della supersonica RB19 e ha consentito al pilota monegasco di esaltarsi nelle due sessioni di qualifica. Un punto di ripartenza della stagione che tuttavia deve essere contestualizzato.

Il distacco rimediato da Leclerc dalla coppia di piloti Red Bull è ancora molto ampio. Nonostante il primo podio della campagna 2023, nelle dichiarazioni a caldo, il pilota monegasco era abbastanza deluso nella convinzione che le RB19 abbiano maggior potenziale rispetto a quanto messo in mostra da Sergio Perez e Max Verstappen.

Impressione che tuttavia non è convince. La lotta per la conquista del punto aggiuntivo messa in atto dagli alfieri del team austriaco nelle fasi finali della gara li ha comunque obbligati a massimizzare la performance in molte tornate. Per assurdo la vera variabile è la classe di Charles Leclerc.

Charles Leclerc e Fernando Alonso si congratulano reciprocamente a fine gara

Quanto della sua abilità, su un tracciato che ama, ha mitigato il gap dalle monoposto del team di Milton Keynes? Se la tara del valore della rossa si basasse su quanto espresso da Carlos Sainz, la trasferta in terra azera avrebbe un sapore completamente diverso.

Il pilota spagnolo non è riuscito a trovare il feeling con la sua monoposto e come spesso accade a chi non è fiducia, è parso passeggero di una monoposto di cui non si fidava. Lo squilibrio tra la prestazioni dei due alfieri della rossa avvalora la tesi che molto della performance della SF-23 in quel di Baku sia merito del piede destro di Charles.


Ferrari: l’ottimismo di Vasseur stride con il realismo di Leclerc

I primi segnali di ripresa non potevano che essere accolti con soddisfazione da Frédéric Vasseur. Il team principal della Scuderia Ferrari, a differenza di Charles, crede che Red Bull abbia spinto al massimo fino al traguardo e che la prestazione nell’arco del weekend dimostrino i passi in avanti compiuti dal team nella comprensione della monoposto. Miglioramento parzialmente apprezzato anche in Australia con Carlos Sainz.

La Scuderia Ferrari intravede la luce fuori dal tunnel?

Nei prossimi gran premi sarà deliberato il primo step di update che dovrebbe concludersi in occasione del gran premio di Spagna. Il manager transalpino è consapevole che la concorrenza non starà a guardare come nel caso di Mercedes che porterà in pista una veste aerodinamica completamente nuova.

I correttivi alla SF-23 saranno sufficienti per entrare in lotta con la RB19, una monoposto che Leclerc ha definito per l’ennesima volta di una categoria a parte? Qualche prima risposta potrebbe arrivare tra poco meno di cinque giorni nella prima trasferta americana della Formula 1 di questa stagione.


Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat

Foto: F1, Scuderia Ferrari

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Roberto Cecere