La nottata al simulatore porta buone notizie per Ferrari. Il potenziale in parte inespresso durante la giornata di ieri, tramite i giusti accorgimenti, potrà fare presenza nell’ultima sgambata in pista che anticipa la sessione classificatoria. Alcune modifiche alla messa appunto dovrebbero fornire una guidabilità ancora migliore. Questa la convinzione del Cavallino Rampante.
Sainz ha mostrato un adattamento pazzesco alla pista durante il venerdì. Sin dal primo giro. Lo spagnolo è parso molto in palla nonostante il botto contro le barriere. Il feeling con la numero 55 è davvero ottimo. Non sono andate altrettanto bene le cose per Leclerc. La sua vettura si è mostrata più nervosa e meno guidabile in determinate parti del tracciato. Nel corso delle Fp2, dopo diversi provvedimenti azzeccati, l’handling è però migliorato.
A Montecarlo è arrivata la nuova ala postere concepita sulla base di una vecchia versione, sulla quale sono stati raccolti molti dati anche tramite l’utilizzo del flow fiz per studiare l’andamento dei fluidi. A quanto sembra, dopo aver raccolto diverse info durante le prime libere, la specifica rispecchia i dati del simulatore. Resta da capire quali saranno le ultime mosse tecniche per massimizzare l’assetto consapevoli che, a Monaco, la qualifica può valere il 95% del week end.
L’ambiente è parso parecchio disteso in Ferrari. Questa mattina Charles, sfoggiando il suo particolare outfit per il Gran Premio di Montecarlo edizione 2023, ha scambiato quattro chiacchiere in pit lane con Vasseur, team principal della rossa, prima di recarsi ai consueti briefing. Mentre Carlos è arrivato un po’ prima e si è dedicato subito alla preparazione delle Fp3 con estrema calma.
Manca oramai non molto all’inizio dell’ultima sessione non ufficiale. L’importanza delle Fp3 è davvero alta, come detto. Gli ultimi ritocchi al set up si attestano come variabile cruciale. Per questo i conciliaboli all’interno del garage sono in atto, molto fitti, reiterati. Il meteo rispecchia le condizioni di ieri. Caldo, poca umidità, venti deboli: 26,5°C la temperatura dell’aria, 43,1°C quella dell’asfalto. Umidità al 38%, 0,5 Km/h l’intensità del vento che soffia dal quadrante sud
I ferraristi sono in macchina. Per il momento si attende che la pista venga leggermente gommata dai competitor. Le rosse abbandonano la pit lane. Per questo primo run, le due SF-23 montano ambedue un set di Pirelli a banda rossa. Warm up molto accurato e via con il primo tentativo.
L’handling sembra buono. Ancora una volta Sainz sembra più in palla, sebbene Charles non abbia fatto nessun commento negativo in radio. Marcos gli fa notare il gap che accumula rispetto al compagno e suggerisce un diverso utilizzo del differenziale il curva 6 e 8. Nel tentativo seguente le cose vanno un po’ meglio ma resta una certa difficoltà alle Piscine.
Inoltre il monegasco nota qualcosa di strano sulla vettura e chiede un check per un possibile leggero contatto che, dopo i controlli, viene smentito dal muretto. Il monegasco passa comunque in pit lane. Nel mentre Carlos prosegue nelle sue tornate. I riscontri cronometrici delle vetture italiane sono simili. Leclerc continua a frenare troppo presto in curva 1 e 8 secondo il suo ingegnere di pista.
Si passa adesso a un test più probante: Engine 1, massima potenza endotermica. Il cronometro migliora ma il monegasco non è affatto contento. Si apre in radio e fa sapere che vuole cambiare l’assetto perchè il bilanciamento attuale non gli consente un controllo completo della vettura. Giunto nel garage suggerisce una modifica sospensiva. Accorgimenti che a quanto pare sono valutati anche da Sainz.
Dopo aver effettuato le modifiche rischiste i ferraristi tornano in pista. Il momento porta tensione. Gomme Soft nuove per ambedue. Si testa nuovamente la monoposto a massima potenza. Charles ce l’ha mette tutta ma alle Piscine arriva lungo. Per questo decide di effettuare un passaggio ai box per avere più carico all’anteriore: plus 2 per lui. Carlos conclude la tornata e migliora di un decimo e mezzo.
Primo e secondo settore non funzionano a dovere. Nel T3 si pareggiano i tempi con le Red Bull. Sainz continua a guadagnare due decimi sul compagno in curva 1 e curva 8A quanto pare è arrivato un cambio sospensivo per alzare l’auto, visto il fastidioso bottoming che scompone le rosse. L’ulteriore tentativo viene stoppato per la Virtual Safety Car provocata dal ritiro di Magnussen alla curva del Mirabeau. Venti secondi di bandiera verde e il sette volte campione del mondo Lewis Hamilton sbatte alla 5: red flag.
Gli ultimi minuti della sessione non vengono quindi disputati. Il tempo di rimuovere la W14 del britannico è il tempo finisce. Non arriva pertanto un giro pulito per Leclerc dopo le modifiche. La situazione non è delle migliori. Ferrari non è riuscita a mettere in pratica la teoria. I provvedimenti studiati al simulatore che facevano ben sperare i tecnici non si sono rivelate fattuali e, a questo punto, restano poco meno di due ore per trovare una soluzione.
Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari