Formula 1

Ferrari: l’insourcing nel “bazar” Red Bull si farà!

I risultati della Ferrari stanno deludendo le aspettative. Anche per questo il team è molto attivo nel cercare di arricchire il know how della gestione sportiva attraverso l’insourcing di tecnici di elevato profilo. Frederic Vasseur sta fronteggiando il progressivo disimpegno delle prime linee tanto amate gestione Binotto, cercando di strappare risorse soprattutto nello staff tecnico della Red Bull.

L’operazione presenta molti ostacoli sia dal punto di vista logistico che politico. Il Regno Unito è la base operativa dei team di F1 e per i tecnici di primissimo livello la vicinanza geografica di diverse strutture rende più agevole il passaggio verso un team distante pochi chilometri. Tale fattore è stata la leva che ha consentito alla scuderia austriaca di fare la spesa in Mercedes, la cui sede operativa è situata ad appena 33 chilometri da Milton Keynes.

Charles Leclerc in azione nel weekend in Australia

Allo stato attuale qualsiasi proposta della Ferrari prevede un fatto: un trasferimento di migliaia di chilometri. Il fascino del Cavallino Rampante resta sempre elevato, tuttavia il ritorno ai massimi livelli di competitività potrebbero non essere rapidi. Attualmente la scelta di accettare le lusinghe di Maranello presta più rischi che probabilità di gloria eterna. Dal punto di vista pratico l’unica carta convincente non potrà che essere l’offerta economica che Vasseur sottoporrà ai profili selezionati nel casting ancora in corso di svolgimento.

La storica scuderia italiana potrà giocare la carta Mekies nell’eventuale disputa con Red Bull per accaparrarsi alcuni tecnici corteggiati. Il prematuro annuncio della scuderia di Faenza, ufficializzando come futuro team principal non è stato affatto gradito in Via Abetone.

Nonostante il consolidato rapporto di amicizia tra Vasseur e Mekies, infatti, il manager di Draveil ha precisato che i tempi e le modalità del phase-out dell’ingegnere transalpino saranno gestiti nel rispetto delle priorità Ferrari, con il quale Laurent ha un contratto a lungo termine. Una botta e risposta dal significato non troppo velato: Mekies raggiungerà Alpha Tauri se e quando si saranno verificate determinate condizioni.


Ferrari: la memoria corta di Helmut Marko

Red Bull teme che Vasseur possa convincere figure di rilievo del proprio team a trasferirsi in Italia, replicando il modus operandi di Red Bull ai danni Mercedes “Noi tutti vogliamo che la Ferrari torni competitiva, ma non funziona così: non siamo un bazar arabo. Inoltre, il nostro Waché non vuole cambiare squadra e per questo non accetteremo tali condizioni” ha chiosato lo storico consulente austriaco.

Dall’alto della sua esperienza, il dottor Marko sa perfettamente che il modo più rapido per chiudere il gap con la concorrenza consiste nel “saccheggio” di figure chiave dai top team. La dolorosa uscita di Dan Fallows direzione Silverstone, sede dell’Aston Martin, ha confermato quanto possa influire il trasferimento di competenze e bagaglio tecnico sul modello aerodinamico di riferimento delle nuove wing car.

Pierre Wachè, Ingegnere Francese della Red Bull

Nella storia recente della F1 lo step prestazionale compiuto dalla “verdona” rispetto alla scorsa stagione ha del miracoloso. La precisa volontà di corteggiare tecnici dello staff Red Bull conferma implicitamente che, negli anni a venire, la scuderia modenese potrebbe convergere verso i paradigmi aerodinamici ideati da Adrian Newey.

Se Vasseur riuscirà a convincere i discepoli del “genio” a sposare la causa Ferrari potremmo assistere a veri e propri contenziosi che potrebbero differire l’approdo dei suddetti tecnici indipendentemente dalle tempistiche del gardening leave. L’indirizzo intrapreso dalla rossa è chiaro, ma i tempi della riorganizzazione interna della GES potrebbero essere più lunghi del previsto.


Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat

Immagini: Oracle Red Bull Racing

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Roberto Cecere