Il sabato della Red Bull era iniziato, con le terze libere, in maniera del tutto opposta al venerdì. Le difficoltà palesate, soprattutto in Fp1, da Max Verstappen si sono trasformate in prestazioni solidissime che si potevano apprezzare già ad occhio nudo, senza lasciarci supportare dalle analisi telemetriche che, come al solito, a breve potrete leggere sulle colonne di Formula uno Analisi Tecnica. Un 1-2 Max – Sergio che aveva dato un’indicazione di cosa potessero essere le qualifiche.
Ma il turno che conta si è aperto letteralmente col botto. Protagonista il messicano che entra male nella Santa Devota, perde la macchina a centro curva e impatta con forza sulle barriere a sinistra danneggiando vistosamente la RB19. Un protagonista che si fa fuori da solo e che domani si troverà dinnanzi una montagna da scalare dovendo partire dall’ultima posizione. Un disastro sportivo in piena regola.
Se nel box n°11 i musi erano lunghi e gli sguardi torvi, del tutto opposto è il feeling nel garage attiguo. La pole position di Verstappen non è mai stata in dubbio se vogliamo essere lucidi nell’analisi. Lo si era compreso dalle libere di stamattina che la RB19 n°1 era entrata in quella finestra operativa che avrebbe sublimato le superlative doti di pilotaggio di un Max che non ha voluto sprecare l’occasione di piazzare ben diciotto macchine tra sé e il compagno di squadra.
1.11.365 è il tempo che vale la prima pole a Monaco e più di mezzo gran premio per un Verstappen che si vuole involare verso il terzo titolo iridato. L’olandese ha fatto letteralmente un capolavoro nel T3 al quale era arrivato con oltre due decimi di ritardo su un Fernando Alonso che già assaporava la partenza al palo.
Dopo un giro spaziale ecco le parole del campione del mondo: “È stato molto difficile, sapevamo che questo weekend sarebbe stato un po’ una sofferenza per noi. Non siamo partiti bene ieri nelle prove libere, ma poi in qualifica devi dare tutto quello che hai e i miei primi due settori non sono stati perfetti. Dovevo dare tutto quello che avevo nell’ultimo. Ho preso due barriere, ma alla fine ce l’ho fatta e ho fatto la pole per la prima volta qui”.
“Domani sarà necessario partire in maniera pulita perché curva 1 è molto stretta. Sicuramente può succedere di tutto tra safety car, bandiere, pioggia. Sul passo gara la macchina è fantastica, devo mantenere la calma e tutto dovrebbe andare per il meglio”. Queste le considerazione di un Verstappen che ha dato la sensazione di essere ancora più forte di una macchina che a Monaco non si è espressa come in altre situazioni.
Perez, apparso provato per l’errore, non ha cercato scuse e si assunto tutte le responsabilità per aver probabilmente gettato alle ortiche l’intero weekend monegasco: “Non mi ha distratto tanto l’Alpine. Ho perso troppo tardi il posteriore quando stavo entrando in curva e purtroppo sono diventato un passeggero. Si è trattato di un mio errore e mi dispiace tanto per il team. Domani sarà un incubo, sarà molto difficile rimontare perché è impossibile superare, soprattutto con queste macchine così larghe“.
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1, Oracle Red Bull Racing