Formula 1

Gp Canada 2023/Ferrari: profilo basso è preoccupante o pretattico?

La F1 sbarca in Canada dove nel prossimo weekend le monoposto sfrecceranno sul circuito intitolato a Gilles Villeneuve in uno dei circuiti storici presenti nel calendario. Una tappa che in passato ha spesso regalato sorprese e tanta azione in pista anche in relazione alla fisionomia del circuito che non perdona errori di guida. Come nei precedenti round della stagione Red Bull gode dei favori del pronostico in attesa che i competitor possano chiudere il gap con la RB19. Per la Scuderia Ferrari, la trasferta in Nord America sarà l’occasione per testare la validità dell’importante pacchetto di aggiornamenti debuttato in Spagna su una tipologia di circuito agli antipodi rispetto a quello iberico.

Inutile negarlo, la delusione degli uomini di Maranello al termine del Gran Premio di Spagna era palpabile nonostante la prudenza espressa dai piloti e dal team principal a fronte di un nuovo indirizzo aerodinamico che inevitabilmente necessità di essere valutato sul medio periodo. A Maranello sono convinti che i correttivi apportati alla SF-23 possano migliorare il “tyre management” in gara, vera carenza del progetto 675. Le rituali interviste del giovedì segnano un sensibile cambiamento delle aspettative da parte degli alfieri della Rossa.


Ferrari preferisce il “low profile” nelle dichiarazioni della vigilia

A stupire è il “low profile” di Charles Leclerc che si è mostrato poco ottimista sulle chance della rossa. Il pilota monegasco ha dichiarato che non ci saranno aggiornamenti sulla SF-23 e che non si aspetta miracoli in termini prestazionali. Nonostante la gara in Spagna sia stata un calvario, il driver del Principato di Monaco spera che quanto appreso nello scorso round possa essere funzionale alla comprensione del mezzo e alla massimizzazione del pacchetto.

Charles Leclerc nel corso dell’incontro con i media alla vigilia del GP del Canada

Secondo Charles, oltre alla solita Red Bull, anche Aston Martin potrebbe essere molto competitiva dopo l’anonima gara in Spagna. Le prospettive per il weekend sono sostanzialmente simili anche per Carlos Sainz. Il pilota madrileno ritiene che la deludente prestazione tra le mura amiche sia stata enfatizzata dalle caratteristiche del Circuit de Catalunya con le curve ad elevata velocità di percorrenza maldigerite dalla SF-23.

Ciononostante Carlos è meno categorico del team mate monegasco, e crede nella possibilità di lottare nel pacchetto di inseguitori della imprendibile Red Bull grazie alla una geometria del tracciato più favorevole alla rossa. Molto dipenderà dalla forza dei diretti competitor, in particolare Mercedes che ha mostrato segnali davvero incoraggianti in terra iberica. Il cambio di passo nella strategia comunicativa traspare anche nelle dichiarazioni della vigilia di Frédéric Vassuer.

Carlos Sainz arriva nel circuito di Montreal intitolato a Gilles Villeneuve

Il team principal della scuderia italiana non si è lasciato andare a pericolosi proclami che sono stati clamorosamente smentiti nel corso dei precedenti weekend. Secondo il manager transalpino, la Ferrari arriva in Canada consapevole di dover migliorare il rendimento in gara confermando senza esitazioni la specifica introdotta in Spagna. Vasseur ha poi ricordato che appena un anno fa il Cavallino Rampante fu protagonista di un weekend consistente grazie al secondo posto di Sainz e alla bella rimonta di Leclerc.

Il numero uno della rossa spera di poter regalare una soddisfazione ai tifosi della rossa sempre numerosi sulle tribune del tracciato intitolato ad una delle icone della Scuderia Ferrari. Le parole dei protagonisti lasciano intendere che per il Cavallino Rampante potrebbe essere l’ennesimo weekend in difesa mirato soprattutto alla comprensione del package esordito in Spagna. Il basso profilo ostentato dai piloti e dal team principal si presta a diverse interpretazioni. Si potrebbe trattare un atteggiamento prudente mirato a non alimentare inutili aspettative in relazione all’attuale scarsa comprensione del mezzo da parte degli ingegneri di Maranello.

Un’ipotesi verosimile in base alla quale il team non è in grado di prevedere il comportamento della monoposto in quanto la finestra di funzionamento del mezzo è davvero troppo ridotta. I fan della Scuderia Ferrari si augurano invece che si tratti, per una volta, di pretattica e che le rosse possano finalmente competere per qualcosa di più importante rispetto a un buon piazzamento nel midfiled.


Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat

Foto: F1, Scuderia Ferrari

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Roberto Cecere