Formula 1

Gp Spagna 2023/Analisi prestazionale Ferrari: gli update non si vedono, degrado limita la prestazione

Una gara lineare che però offre molti spunti di analisi. Questo perchè la Ferrari SF-23 ha mostrato diversi aggiornamenti, così come la W14, anche se aveva già debutto a Monaco con la nuova veste aerodinamica sommata alla sospensione anteriore, ha potuto finalmente testate al meglio le novità. Alla fine il risultato non cambia: Verstappen arriva a quota 40 vittorie con una strategia a 2 soste, seppur abbia provato a farne una unica.

Qui sotto troviamo le gomme che i vari team hanno riservato per la gara. Allo start la maggior parte della griglia ha scelto la gomma Soft, tuttavia entrambi i Red Bull hanno preferito la Medium. La Soft offre un extra grip che può favorire l’acquisizione di qualche posizione nel primo giro. Utilizzando la Pirelli a banda gialla si facilita la gestione della mescola durante lo stint. Dal fondo Leclerc ha scelto la Hard per cercare dia allungare il più possibile la prima parte della corsa.

Verstappen riuscendo a tenere in vita la gomma Medium per abbastanza giri avrebbe potuto pensare anche alla singola. Partendo con la Soft non si poteva fare una strategia del genere. Il degrado nel complesso è piuttosto alto su questo tipo di pista, vuoi per la macro rugosità dell’asfalto, vuoi per il layout della pista.

A livello strategico ciò porta l’undercut a esser molto più efficace rispetto all’overcut. Tuttavia fermarsi eccessivamente prima mette in difficoltà la vita utile dello pneumatico nello stint successivo. Più si riesce quindi ad allungare lo stint, pertanto, meglio sarà.

Verstappen nel corso del primo stint ha creato un margine di sicurezza di circa 8 secondi su Sainz e Hamilton. Da lì in poi ha gestito la gomma alzando la media dei tempi attorno al 1:20.0S. Molto buone le due Mercedes che come possiamo vedere qui sotto con Hamilton hanno prodotto il passo più vicino a quello di Verstappen. Sainz ha iniziato meglio di Hamilton, ma poi i tempi son andati molto su. C’è del degrado della mescola che deve esser gestito meglio.

passo gara 1 stint – Gp Spagna 2023

Al sedicesimo passaggio il primo dei piloti di testa a fermarsi è stato Sainz. Lo spagnolo era in difficoltà pressato da Hamilton. Per questa ragione il muretto Ferrari ha deciso di montargli una media nuova per andare chiaramente sulla doppia sosta. Di fatto fermandosi così presto hanno ceduto la posizione al sette volte campione del mondo, che in termini di usura della gomma Soft è stato molto competitivo.

Leclerc si è fermato al giro successivo. La scelta deriva dal fatto che il pilota non ha mai trovato un buon feeling con la gomma più dura. Non riuscendo a farla funzionare hanno deciso di non perdere ulteriore race time e montare una Soft nuova che avanzava dalla qualifica non disputata di ieri. Il monegasco aveva decisamente troppo sottosterzo.

Al ventesimo passaggio si è fermato anche Alonso lasciando strada libera a Sainz. Sulla vettura del veterano dell’Aston Martin hanno montato la Hard per provare a effettuare una singola sosta. Tuttavia il pit stop risulta piuttosto anticipato. Venerdì sembravano la terza forza dietro Red Bull e Ferrari, ma quest’oggi sono di fatto diventati la quarta forza.

Attorno al giro 20 gli strateghi hanno cominciato a pensare seriamente all’unica sosta data la durabilità della mescola rossa. Questo avrebbe potuto complicare la gara di Sainz che quindi si sarebbe trovato a dover fare uno stop in più degli altri. Ciò lo avrebbe costretto a tenere un ritmo decisamente più alto in pista, passo che la vettura non gli consentiva. Detto questo, al giro 25, Hamilton è rientrato ai box per montare anche lui la gialla orientandosi, almeno sulla carta, verso la doppia sosta.

La Mercedes ha quindi sdoppiato la strategia tra i due piloti, lasciando a Russell l’opportunità dell’unico stop. Il Re nero ha fatto il suo rientro in pista a 2.6s dalla Ferrari di Sainz. Hamilton, però, aveva una gomma di ben 16 giri più fresca e ciò gli ha consentito di sopravanzare lo spagnolo molto facilmente. Inoltre il ferrarista ha sofferto alcuni problemi di graining sull’anteriore sinistra.

Gli ultimi a rientrare in pit lane sono stati i piloti della Red Bull, confermando ancora una volta la migliore gestione della mescola. Verstappen si è fermato alla tornata 27 mentre Perez a quella successiva. Entrambi hanno quindi potuto usufruire dell’opportunità di tentare la singola sosta.

passo gara secondo stint – Gp Spagna 2023

Osservando i dati notiamo che nel secondo stint, sia Leclerc con la Soft che Sainz con la Medium hanno accusato un distacco al giro di 1 secondo rispetto a Verstappen. Hamilton è invece riuscito a pagare non più di due decimi di media, anche se davanti Max ha gestito la corsa con un buon margine di sicurezza. Anche per Perez due decimi di ritardo in media.

La gara di Sainz si è complicata sempre di più in quanto entrambe le Mercedes lo hanno scavalcato agilmente. Carlos ha intimato al suo muretto di farlo rimanere davanti a Perez che da dietro stava arrivando con la gomma Hard. Il team ha invece cominciato a fornirgli i tempi di Alonso. Tuttavia hanno deciso di anticipare di qualche giro l’ultima sosta e montare la Hard (42esimo giro). Con la gomma bianca è imperativo il mantenimento della corretta temperatura, visto che tale mescola è dotata di una finestra operativa più alta.

Allo stesso giro si è fermato anche Leclerc per montare un ulteriore treno di Hard, gomma con la quale il monegasco non si era trovato molto bene. Tuttavia gli strateghi hanno deciso di montare la più dura in quanto mancavano ancora 23 passaggi e sapevano potesse funzionare meglio. Così è stato, ma ciò dimostra ancora una volta come la SF-23 sia inconsistente. Charles ha spiegato di aver usato la medesima strategia di warm up tra il primo e il terzo stint, sempre sulla Hard.

Ovviamente il vantaggio che Red Bull e Mercedes hanno costruito nel primo stint se lo sono poi portato sino al termine della gara. Attorno al giro 51 Hamilton e Perez hanno montato la Soft per effettuare un’ultima parte della corsa con un ritmo molto veloce. Russell si era fermato per la montare la Soft alcuni giri in anticipo, mentre Verstappen ha effettuato la sosta per ultimo. Nei giri conclusivi dove aveva utilizzato la Hard, Lewis aveva peggiorato i suoi tempi in quanto aveva perso della temperatura.


Gp Spagna 2023: Mercedes seconda forza, Ferrari terza

In gara Mercedes ha fatto un passo avanti non così grande, se consideriamo che già nelle altre gare avevano una miglior gestione gomme. Con gli aggiornamenti alle pance, ma soprattutto alla sospensione anteriore, sono riusciti a consolidare questa posizione gettando le basi per avvicinarsi alla Red Bull. Tecnicamente hanno trovato la stabilità di carico che mancava in molte gare.

Ricordiamo l’Australia dove la spinta verticale della W14 era incostante in certi range di velocità della monoposto. Pr di più, su questo tracciato hanno aiutato anche le temperature più fresche odierne. La W14 mette molta energia nella gomma e avendo un asfalto meno caldo è più facile tenere le mescole nel corretto range operazionale.

In Ferrari hanno cambiato il concetto delle pance, ma non c’è stato il passo in avanti che forse ci aspettava. I risultati continuano a parlare chiaramente: Sainz parte secondo e finisce quinto a 20 secondi da Hamilton. Di fatto è questo il gap “reale” accusato dalla SF-23, non quello da Max. Sono esattamente 3 decimi medi al giro che quindi mancano in gara. Cechiamo di capire cosa manca alla rossa in questo momento, anche se nei prossimi giorni andremo maggiormente nello specifico.

Analizzando il miglior giro di Sainz e Hamilton nello stint iniziale, emerge una carenza della rossa nelle curve ad ampio raggio, dove serve molto carico aerodinamico. Mercedes aveva testato due tipi di ala. Una più scarica “copiando” la strada Ferrari e poi una più carica “copiando” Red Bull. Quest’ultima specifica adottata in gara è risultata la scelta corretta.

Forse la SF-23 era un po’ troppo scarica e come ha ammesso Sainz. Notiamo infatti che in curva 3 la differenza è di 10km/h, mentre alla 9 il distacco sale addirittura a 15km/h. E’ vero che sono due giri differenti, in quanto abbiamo messo a confronto il terzo di Sainz contro il diciottesimo di Hamilton e, ovviamente la W14 ha meno benzina a bordo. Tuttavia il confronto resta. In curva 9 Sainz è costretto a mollare il gas e all’ultima curva arriva al 5%, mentre Mercedes riesce ad abbassare il pedale solo fino al 34%. Una differenza netta.

Chi invece ha fatto un passo indietro è senza dubbio Aston Martin, che già venerdì non sembrava a livello degli week end. Molto stranamente il team di Silverstone ha faticato su un pista da alto degrado, anche se in gara è stato accusato meno del previsto. Aspetto sul quale la scuderia britannica dovrà sicuramente indagare.


Autori, grafiche e immagini : Alessandro Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich –@niccoloarnerich  

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Pubblicato da
Zander Arcari