Formula 1

Gp Canada 2023: Ferrari SF-23 più veloce della Red Bull RB19

Il titolo sulla competitività straordinaria della Ferrari in Canada, addirittura più rapida della RB19, basterebbe per rendere l’idea della boiata iperuranica sparata senza ritegno. Alla fine quando si vince sempre, forse per sembrare più simpatici oppure antipatici, dipende dai punti di vista, si tende a dare in pasto ai media informazioni “farfallone”. Un’abitudine che tanto Mercedes come Red Bull non perdono mai.

Uno dei massimi esponenti di questo movimento è un bellimbusto di appena ottant’anni. Sempre pronto a lanciare moniti che oltre a far ridere a poco servono. A tal proposito andiamo a commentare le gesta di Max Verstappen in quel di Montreal. Benchè tutto non sia filato liscio abbiamo assistito all’ennesima cavalcata solitaria. Sesta vittoria, la centesima della scuderia austriaca, in un campionato che, ritiri a parte, difficilmente vedrà salire sul gradino più alto del podio piloti che non stringono il volante del bolide austriaco.


Red Bull: il tanto chiacchierato gap diminuito su Ferrari, Aston Martin e Mercedes

Alle porte dell’estate sono arrivati i nuovi pacchetti di aggiornamento sulle vetture di F1. Provvedimenti aerodinamiche che in linea teorica dovrebbero garantire una migliore gestione dei flussi, andando a correggere i punti più deboli delle monoposto. Gli inseguitori, pertanto, vedi Aston Martin, Mercedes e Ferrari, stanno cercando di chiudere il delta prestazionale verso la solidissima Red Bull.

Considerando le limitazioni dovute allo sforamento del budget cap, i tecnici di Milton Keynes devono necessariamente far attenzione, a livello organizzativo, nella produzione degli up date. Ora: considerando i 9 secondi di vantaggio rilevati sulla linea del traguardo in Canada, in molti sostengono che il dominio della RB19 sia notevolmente ridotto.

Innanzi tutto una rondine non fa primavera. Detto popolare che soprattutto in un mondo come la F1, dove gli equilibri sono soggetti a tantissimi fattori, risulta più che mai azzeccato. Secondo poi la pista. Il circuito intitolato a Gilles Villeneuve ha caratteristiche peculiari e specialmente lo scorso fine settimana, con due sessioni di prove libere assai complicate, l’affinamento del set up non ha goduto delle tempistiche necessarie.

Max Verstappen (Oracle Red Bull Racing) – Gp Canada 2023

Aspetto che in Red Bull, a quanto appreso dalla nostra redazione, ha inficiato in modo particolare sulla messa a punto delle auto colorate blue racing. Le basse temperature dell’asfalto hanno reso difficile la gestione termica in relazione alla finestra di funzionamento delle gomme. Il grip della RB19 non era ottimale con un assetto troppo morbido per le condizioni della pista e, di conseguenza, l’asse frontale spesso andava in difficoltà.

C’è poi un ulteriore elemento discriminante nell’economia della corsa e riguarda la Safety Car che durante la tredicesima tornata ha scombinato i piani strategici. I servigi di Bernd Mayländer per garantire sicurezza quando Russell ha sbattuto violentemente contro le barriere nel T2, hanno di fatto cambiato le sorti della corsa chiudendo un certo gap che Verstappen aveva già aperto nei confronti degli inseguitori.


Gp Canada 2023: Ferrari non era più rapida di Red Bull

Parlare di distacchi finali e percentuali di distacco relativi al margine di vittoria si attesta come esercizio superfluo, per non dire inutile. La tanto chiacchierata riduzione radicale della superiorità Red Bull non è affatto dimostrabile al momento. Specie se come metro di paragone valutiamo il rendimento della Ferrari, autrice di una “reverse strategy” perfetta che di fatto ha dato modo alle rosse di recuperare ben 20 secondi di race time.

Dopo aver argomentato il rendimento del due volte campione del mondo di F1, torniamo all’inizio per commentare la suddetta teoria distopica. Ci riferiamo alle parole del prode e più che mai arzillo vecchietto consigliere, Helmut Marko. Il “nostro” sostiene che la partenza arretrata delle Ferrari sia stata una grande fortuna. Questo perchè, secondo la mente illuminata, le SF-23, su entrambe le tipologie di mescole utilizzate in gara, erano più rapide della RB19.

Bollata come classica boutade da chiunque abbia un minimo di capacità analitiche sulla massima categoria del motorsport, l’ultimo ragionamento dello scritto si rifà a un episodio accaduto verso la fine della corsa. Senza contare il famoso “uccello di Verstappen” che di fatto ha certamente reso più complicate le fasi di staccata della numero 1, è passata in sordina una questione che fa capire quanto realmente non siano affatto preoccupati in Red Bull. D’altronde come potrebbero con una vettura del genere e un distacco in classifica abissale sulla concorrenza dopo solo 8 tappe.

Helmut Marko (Oracle Red Bull Racing) – Gp Canada 2023

Il talento di Hasselt ha perso un punto nella classifica iridata. O ancora meglio, semplicemente, malgrado tutte le possibilità, ha deciso di non guadagnarlo. Nelle battute finali del Gran Premio del Canada edizione 2023, tra le varie comunicazioni radio, Gianpiero Lambiase ha reso noto che Checo Perez tentava di accaparrarsi il giro veloce della corsa. Verstappen ne ha preso atto, sottolineando che lui non ci avrebbe provato. Così è andata.

Perché? Molto semplice: la sua superiorità alla guida della RB19 nei confronti dei competitor è talmente palese che, malgrado siano ancora quattordici gli appuntamenti iridati da disputare, con ben 364 lunghezze disponibili, Max sa bene che lasciare qualche punto per strada non cambierà mai un epilogo già scritto: laurearsi per la terza volta in carriera campione del mondo di F1.


Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz 

Immagini: Scuderia Ferrari Oracle Red Bull Racing

Condividi
Pubblicato da
Zander Arcari