Ferrari perde l’ennesima occasione per dimostrare che le cose, poco a poco, possono cambiare. Come previsto le qualifiche del Gran Premio del Canada hanno riservato grandi sorprese. Le mutevoli condizioni meteo hanno obbligato i team a utilizzare entrambe i pneumatici da bagnato e, in una piccola finestra del Q2, il compound da asciutto. Condizioni nelle quali era necessario minimizzare gli errori al volante e al muretto.
Come accade ormai da tempo immemore, nei week end più caotici la squadra di Maranello non riesce a cogliere le opportunità, mostrando al mondo intero scarsa reattività di fronte a fattori imprevedibili. La time table finale recita ottavo posto per uno spento Carlos Sainz e undicesima posizione per il furente Charles Leclerc.
Il monegasco è stato eliminato nella Q2 dopo aver invocato, vanamente, il passaggio dalle gomme intermedie a quelle slick già durante nel outlap. Nelle intenzioni degli strateghi della rossa, Leclerc doveva segnare un primo crono su gomme intermedie per poi passare su gomme slick. Purtroppo però, Charles ha commesso un errore nel primo tentativo e quando ha calzato le gomme da asciutto era ormai troppo tardi, in quanto nel primo settore la pioggia era tornata a fare presenza in maniera consistente.
Una doccia gelata per il vice campione del mondo che ha esternato il proprio disappunto prima durante i team radio e poi, sceso dalla vettura, ai microfoni di Sky Sport. Probabilmente il risultato delle qualifiche è frutto di un concorso di colpe tra muretto e pilota, perché tutto sommato Sainz, con un giro dignitoso, è riuscito a superare la tagliola del Q2.
Ciononostante emerge prepotentemente un fattore che lo scrivente segnala da tempo: gli strateghi della Ferrari non attribuiscono grande valore alle sensazioni del pilota. Nell’anno del debutto con l’Alfa Romeo, il giovane talento di Monaco colse uno strepitoso passaggio in Q3 nel corso delle concitate qualifiche brasiliane, fidandosi del proprio istinto in barba alle indicazioni degli ingegneri che gli chiedevano di rientrare ai box.
L’occasione per fare bene era ghiotta e la delusione, stavolta, non è stata mascherata dal pilota monegasco. Leclerc ha dichiarato che non era difficile capire come la pista fosse asciutta e quindi non si spiega per quale motivo il team abbia deciso di rimanere sulle intermedie con una asfalto praticamente asciutto. Il monegasco, come spesso accade, non era d’accordo con la scelta della squadra. Successivamente, a mente fredda, ha smorzato i toni dichiarando che la frustrazione del risultato lo ha portato a valutare l’accaduto con troppa adrenalina.
Charles ha quindi ammesso che aldilà del fattore gomme avrebbe potuto fare sicuramente meglio, sinceramente dispiaciuto per non aver onorato il casco con la livrea di Gilles Villeneuve. In ultima istanza ribadisca la propria fiducia verso la gara. Un’inversione a “U” frutto di una veemente discussione faccia a faccia con Vasseur, come ha fatto sapere direttamente il team principal della Ferrari.
Dopo il botto nelle prove libere del mattino Sainz è apparso meno performante in tutte le fasi della qualifica rispetto ad un inizio promettente. Inoltre, nelle fasi finali del Q1, lo spagnolo si è reso protagonista di un impeeding nei confronti di Pierre Gasly che potrebbe essere pagato a caro prezzo con un arretramento di tre posizioni in griglia.
Carlos ha ammesso che la giornata di ieri è stata psicologicamente difficile da gestire. Questo perché la paura di poter nuovamente incorrere in un secondo errore, dopo il crash in curva 1 delle Fp3, lo ha condizionato parecchio al volante della sua SF-23.
Il madrileño, per di più ha ammesso di non sentire il giusto feeling con le gomme slick e che la sfortuna ha successivamente influenzato la terza e ultima fase delle qualifiche. Sceso dalla propria vettura Carlos, scortato da Laurent Mekies, si è recato in direzione gara per fornire la propria versione dei fatti in merito alla incomprensione con Pierre Gasly.
Quella che poteva essere una domenica molto diversa dalle precedenti, potenzialmente capace di fornire uno scenario favorevole da sfruttare al massimo, vedrà impegnati i ferraristi in un’ipotetica e difficile rimonta. Per fortuna la pista canadese agevola i sorpassi e l’intervento di una Safety Car, con un po’ di fortuna, potrebbe rimettere in gioco gli alfieri del rossa.
Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat
Immagini: Scuderia Ferrari