Che la Red Bull si senta, a giusta causa, di un altro pianeta lo si è compreso dalla scelta di pneumatici effettuata prima della partenza del Gp di Spagna. Mentre quasi tutto il plotone aveva puntato sulle soft per il primo stint (eccezion fatta per Leclerc che ha scelto la hard e Sargeant su gialle), Max Verstappen e Sergio Perez si sono potuti permettere il lusso di adoperare la media.
Il primo, potenziale, momento di tensione è stato superato abbastanza in scioltezza da Verstappen. Allo start, Carlos Sainz, con una mescola più vantaggiosa, ha insidiato l’olandese affiancandolo alla staccata di Curva 1. Ma Max non è un tipo arrendevole e ha tenuto giù il piede riprendendosi con prepotenza una posizione persa per qualche millesimo di secondo in favore della Ferrari del pilota casalingo.
Da quel momento in poi per il due volte iridato, che cambia gomme al passaggio n°27 montando un treno di hard, non ci sono stati particolari sussulti. Con un gap comodo aperto nelle prime fasi, la Red Bull n°1 può permettersi di gestire il margine su Lewis Hamilton fino alla seconda sosta, passaggio n°53, per poi amministrare comodamente fino traguardo prendendosi però lo “sfizio” del giro veloce che tradisce l’enorme potenziale della RB19.
Vittoria n°40 per il driver di Hasselt che prende definitivamente il largo in classifica. Alle sue spalle le due redivive Mercedes W14 (Hamilton a precedere Russell) che cominciano a sentire gli effetti degli update introdotti nel Gp di Monaco. Ferrari? Male. La SF-23 arranca nella gestione delle gomme. Sainz chiude in quinta piazza, Leclerc è fuori dai punti. Undicesimo posto finale per il monegasco che era partito dalla pit lane.
Max Verstappen (P1): “Un grande piacere guidare una vettura come questa, lo si è visto anche oggi. Si sono viste diverse strategie con le gomme, credo che la nostra sia stata quella corretta. In partenza montavo una mescola più dura rispetto a Sainz, sapevo che avrei potuto pagarla, andare all’esterno in curva 1 poteva essere difficile, ma non è successo niente”.
Lewis Hamilton (P2): “Non ci aspettavamo un risultato così oggi. Le Red Bull sono ancora distanti, ma in fabbrica stanno facendo un gran lavoro per avvicinarci a fine anno o al massimo il prossimo, li ringrazio. Risultato fantastico anche di George, oggi. Non molliamo, spingiamo a mille“.
George Russell (P3): “Grazie al team perché oggi mi ha messo a disposizione una grande auto: partire dodicesimo a arrivare terzo è un risultato maiuscolo, che supera quelle che erano le nostre migliori speranze. Oggi la vettura mi ha dato belle sensazioni e, guardando i tempi sul giro, rispetto ad Aston Martin e Ferrari, siamo sempre stati più veloci. Abbiamo messo più carico aerodinamico all’auto, cosa che poteva potarci in una finestra migliore e questo ci ha condotti sul podio oggi”.
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1, Oracle Red Bull Racing, Mercedes AMG