Formula 1

Mercedes punta a limitare il gap prestazionale tra qualifica e gara

Il GP di Monaco è stato un aperitivo per la Mercedes. Il debutto della W14 profondamente rivista non ha deluso ma nemmeno ha esaltato. Una pista che pretende configurazioni aero-meccaniche molto estreme è un’attenuante più che valida. Ma ora è giunto il momento di fare sul serio, di capire se le modifiche apportate ad un concept che aveva deluso saranno utili a consentire una svolta immediata o si configureranno come una nuova base di sviluppo sulla quale costruire il modello 2024.

Il Gran Premio di Spagna offre immediatamente un esame di maturità grazie ad un circuito che da sempre è il tester più spietato ma infallibile: chi si districa bene tra le pieghe del Montmelò sa di avere una vettura in grado di dire la sua praticamente ovunque. Non a caso era questa la pista preferita per le prove invernali prima che il Bahrain, a suon di petrodollari, si comprasse anche le sessioni prestagionali. 

Lewis Hamilton (Mercedes AMG) aggredisce i marciapiedi di Monaco – Stagione 2023

Mercedes: normalizzare le prestazioni tra sabato e domenica

Uno dei problemi emersi nella fase iniziale della stagione e che si è ripalesato a Montecarlo è quello che riporta alla differenza di performance tra qualifica e gran premio. Sulle lunghe distanze la W14 si comporta certamente meglio che sul push lap, pur non mostrando la solidità della Red Bull. Se al sabato le distanze da Ferrari, Aston Martin e, come la settimana scorsa, da Alpine, sono evidenti, sul passo il gap si accorcia per annullarsi addirittura. 

Gli ingegneri, quindi, cercano sia la crescita prestazionale in configurazione gara, ma puntano anche a ridurre questa differenza comportamentale che finora è apparsa endemica. Su questo aspetto si è focalizzato George Russell: “Credo che ci sia un’enorme variazione tra le prestazioni del sabato e quelle della domenica. Se guardiamo la qualifica siamo sicuramente dietro a Aston Martin e Ferrari e a volte anche l’Alpine è più veloce di noi”.

Mentre se guardiamo le prestazioni in gara siamo sicuramente più vicini all’Aston. Questo weekend sarà sicuramente un buon test e speriamo di davanti alla Ferrari in maniera globale e di poterci avvicinare a Fernando che è molto veloce per poi ottenere il secondo posto nella classifica costruttori“.

L’alfiere della Mercedes ha poi ribadito come la W14-B non possa essere giudicata dal weekend del Principato che, anzi, ha dato qualche buona indicazione se si pensa che non c’è stata nessuna sorpresa negativa in relazione alla vasta mole di cambiamenti apportati. 

Lewis Hamilton e George Russell, Mercedes AMG

Mercedes è realista: in Spagna per crescere

Ora servono prestazioni più incisive e Montmelò ne dà subito l’opportunità. “Da quello che ho provato a Monaco sono ora curioso di vedere che sensazioni avrò qui a Barcellona”, ha esordito Hamilton nella conferenza che precede l’evento. “Mi sono sentito un po’ più sicuro della macchina, specie nell’affrontare le curve. Spero che su questa pista accada lo stesso, se non addirittura meglio. Lo scorso anno qua abbiamo avuto una gara molto positiva, malgrado la foratura iniziale” (toccata con Kevin Magnussen, ndr).

In avvio di campionato si è molto discusso sulle scelte tecniche fatte dalla Mercedes e su chi le abbia prese. Hamilton aveva riferito di non essere stato ascoltato in sede progettuale. Ora corregge il tiro e mostra quella compattezza che sembrava essere mancata qualche mese fa:

Lo scorso anno io, George e il team ci domandavamo perché la nostra macchina fosse così diversa dalle altre. Ora abbiamo i sidepod più larghi, in stile Red Bull. Non è stata però una mia decisione andare in questa direzione. Quando abbiamo messo la macchina in pista nel primo test era praticamente la gemella della W13, eccezion fatta per il porpoising. È la sorella più bella della W13. Ma con caratteristiche e modalità di guida molto simili, a parte i saltellamenti”. 

Da qui è scaturito un processo di rapido apprendimento con la successiva presa di coscienza di dover cambiare le carte in tavola: “Abbiamo capito quali errori sono stati commessi, ora stiamo cercando di recuperare il terreno per tornare ai primi posti. È un processo lungo”.

Le nuove sospensioni – ha proseguito il sette volte iridato – sono state davvero positive per me, mi hanno dato molta più fiducia la scorsa settimana e spero di ritrovare queste sensazioni anche in questo weekend. Avevamo un delta di un secondo in assetto da gara, non lo abbiamo coperto ancora ma è un passo nella giusta direzione. Il lavoro svolto è stato enorme e speriamo di essere sul cammino giusto”. 

Toto Wolff, team principal e comproprietario del team Mercedes AMG F1

Chiaramente gli “uomini in nero” sono consapevoli che si è all’inizio di un percorso tortuoso. D’altro canto Toto Wolff, che ultimamente veste spesso i panni del pompiere, aveva osservato dopo Monaco, che era necessario avere pazienza e che Barcellona,  una pista che Mercedes conosce bene e dalla quale ha ricavato tantissimi dati negli anni precedenti, darà l’opportunità di comprendere meglio nuovo pacchetto.

Non ci aspettiamo di vedere un cambiamento radicale nelle prestazioni, ma siamo fiduciosi che fornirà una piattaforma più stabile”. Questa le parole ferme del manager austriaco che evita proclami che la pista potrebbe demolire.


Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto: F1
, Mercedes AMG

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Diego Catalano