Mercedes si approccia al Gran Premio del Canada divisa tra realismo e speranze. Il tracciato intitolato a Gilles Villeneuve presenta caratteristiche molto diverse rispetto al Montmelò e rischia di deprimere le speranze di recupero della Freccia Nera riveduta. L’intero weekend si configura come un test di vitale importanza. Una vettura, per essere considerata valida, deve offrire performance costanti e non colpi sporadici sui quali nulla si può erigere. Lo sa bene Toto Wolff che, avvicinandosi a Montreal, si era così espresso:
“Il risultato in Spagna è stato una meritata ricompensa per gli sforzi di tutti a Brackley e Brixworth per portare il nostro pacchetto di aggiornamenti in pista. Siamo rimasti soddisfatti di come si è comportato e fornirà una nuova base da cui partire. Dobbiamo gestire le nostre aspettative. Montmelò era un circuito adatto alla nostra vettura e dovremmo aspettarci che i nostri diretti concorrenti siano più forti nelle prossime gare“.
“Montreal, con i suoi lunghi rettilinei e le curve a bassa velocità, non è una pista che ci aspettiamo sia adatta alla nostra macchina come è stato a Barcellona. Le caratteristiche del circuito forniranno anche un’ulteriore opportunità per conoscere la W14 e alimentare il nostro percorso di sviluppo“. Parole molto chiare che spiegano che in Mercedes non tengono troppo alta l’asticella delle attese.
Se Toto Wolff, grande volpe nel mondo della comunicazione, getta acqua sul fuoco, meno cauto è Lewis Hamilton che, sin da quando ha assaggiato la versione evoluta della W14, ne ha detto un gran bene dimostrando di gradire particolarmente le migliorie apportate, specie quelle alla sospensione anteriore. Elemento che è stato in grado di offrire un feeling più consistente.
Il pilota non cela la fiducia dopo che, insieme a Russell, è salito sul podio del Circuit de Barcelona-Catalunya, con una Mercedes che, pur da lontano, è stata l’unica sfidante della Red Bull Max Verstappen, almeno sul passo gara.
“Sì, siamo molto fiduciosi. Abbiamo fatto progressi con la macchina. Tutta la squadra ha questa nuova energia e sembra che abbiamo una specie di stella polare da seguire: sappiamo dove stiamo andando e sappiamo come arrivarci. Quindi tutti stanno semplicemente lavorando il più duramente possibile”.
Lewis ha praticamente confermato quanto Shovlin dichiarava dopo la gara catalana: Mercedes, con la W14-B, ha definito una nuova traiettoria di sviluppo che ha margini più ampi rispetto al concept zero sidepod che, dopo la soluzione del rompicapo porpoising, era ormai un barile con un fondo raschiato abbastanza.
Ma Hamilton è anche un pragmatico e non si è lanciato in previsioni irrealistiche. I piedi restano ben ancorati al suolo nella consapevolezza che il tracciato intitolato a Gilles Villeneuve è una sfida nella sfida: “Sinceramente non sappiamo se questa pista si adatta alla nostra vettura e alle sue caratteristiche. Ma il tempo potrebbe cambiare la situazione, e vedremo“. In effetti, come sottolineato da Verstappen, quella meteorologica potrebbe essere la variabile impazzita che dà un po’ di pepe all’evento.
Chiaramente uno dei motivi di interesse in casa Mercedes è la situazione contrattuale visto che, in settimana, si sono fatti passi decisivi sul cammino che porta al rinnovo di Hamilton. Il conducente di Stevenage ha confermato che ci sono stati “progressi” per quanto riguarda un nuovo legame col team anglotedesco:
“Ho visto Toto, abbiamo parlato diverse volte, abbiamo un ottimo rapporto, ma non c’è nient’altro da dire al momento. Sarà fatto quando sarà finito, se sarà la prossima settimana o se sarà tra un mese. Finché viene fatto, non sono davvero preoccupato“. Un rinnovo, che potrebbe essere di un anno più opzione per un’altra stagione in favore del pilota, sembra ormai una formalità da ratificare con le firme e con gli annunci che potrebbero attendere la giusta location. Potrebbe essere la “casalinga” Silverstone la tappa giusta?
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1, Mercedes AMG