Formula 1

Mercedes W14-B: una piattaforma solida sulla quale costruire il futuro

Montreal è un po’ il giardino di casa di Lewis Hamilton, il pilota più vincente della Mercedes. Una pista, quella canadese, che il britannico adora visto che è riuscito ad imporsi ben sette volte. Un record che condivide con Michael Schumacher; un conseguimento che conta di migliorare per riuscire ad essere in solitaria lassù. La riproposizione in scala ridotta di un obiettivo ben più grande che ha Lewis: ottenere l’ottava corona iridata per diventare il dominus solitario della F1.

Per arrivare a questo serve gradualità. Dopo la beffa di Abu Dhabi 2021 Hamilton e Mercedes ne hanno conosciuta un’altra se vogliamo più cocente: fare affidamento su una vettura sbagliata, nata male e i cui difetti non sono mai stati risolti del tutto. Mentre si lavorava al porpoising si perdeva di vista che il rivoluzionario concetto basato sui sidepod rastremati non funzionava meglio o al pari di quello introdotto da quel geniaccio di Adrian Newey che ha “sparato” due vetture ingiocabili, che mostrano gli stessi tratti di dominanza che offrivano le prime Frecce d’Argento all’avvio dell’era turbo-ibrida.

Per incastonare l’ottavo diamante nella corona del re serve innanzitutto piazzare la 104esima perla personale. In poche parole, Hamilton deve ricominciare a vincere e deve farlo in pianta stabile, non sporadicamente come seppe fare Russell, l’anno scorso, in Brasile. Il campionato 2023, in tal senso, deve essere considerato come un processo di crescita in vista della stagione prossima che vorrebbe essere, nei desiderata dell’anglo-caraibico e del suo team, quella del riscatto definitivo. 

Lewis Hamilton festeggia la piazza d’onore nel gran premio di Spagna 2023

Mercedes: Canada ulteriore banco di prova per la W14-B

Il Gran Premio del Canada, dunque, potrebbe essere un primo step verso la rinascita auspicata. Ma bisogna tenere a freno le speranze. E in Mercedes, in questa fase, non manca il sano realismo figlio dell’esperienza accumulata in questo ultimo anno e mezzo di sogni che si sono trasformati in incubi impersonati dal volto di Max Verstappen che sta cannibalizzando la serie. 

Il GP di Spagna ha dato prime positive indicazioni. Un doppio podio è un segnale inequivocabile che spiega una tendenza manifesta. Che va però specificata. la W14-B si è ben comportata rispetto alle avversarie dirette. Ha tenuto dietro agevolmente sia la Aston Martin AMR23, che è incappata in un weekend grigio, sia la Ferrari SF-23 che si era presentata in veste profondamente rinnovata. Una serie di upgrade che, però, non hanno permesso agli uomini in rosso di superare le difficoltà palesate nelle prime sei gare del mondiale 2023. 

Ovviamente sarà necessario confermare il trend nei prossimi appuntamenti, ma incoraggia che una pista probante come il Montmelò abbia offerto indicazioni buone che mostrano che, forse, i problemi di correlazioni pista-simulatore, sono in via di risoluzione definitiva.  

Chi resta ancora lontana è però la Red Bull RB19, il benchmark tecnico della categoria, il riferimento che la Stella a Tre Punte ha messo nel mirino. Chris Horner, dopo la gara della settimana scorsa, ha evidenziato come gli sforzi della concorrenza, per ora, non abbiano sortito effetti sensibili sui valori fin qui emersi. La distanza cronometrica che Hamilton accusava alla fine del GP lo dimostra. Da qui il bagno di realismo degli anglotedeschi che sanno di avere dinanzi un cammino lungo e difficile e che la W14-B altro non è che una base di sviluppo e non un punto di arrivo.  

Lewis Hamilton (Mercedes AMG F1), Gp Spagna 2023

Mercedes W14-B: una piattaforma solida

La Freccia Nera rivisitata è una “piattaforma solida”. Così l’ha definita Lewis Hamilton dopo il secondo posto ottenuto in Spagna. Il sette volte iridato, uno che di esperienza ne ha da vendere, ha accolto con favore la ritrovata velocità della vettura che, essendosi ben comportata in un esame duro come quello del Montmelò, dovrebbe essere in grado di replicare altrove le buone prestazioni offerte.

Uno dei target degli ingegneri della Mercedes era quello di allargare la finestra operativa della vettura che deva ancora pienamente superare la differenza prestazionale tra giro secco del sabato e long run. La W14-B tende a comportarsi in maniera diametralmente opposta alla Ferrari SF-23 che ben si districa in qualifica per crollare la domenica, specie nell’aspetto della gestione degli pneumatici.

Carlos Sainz a bordo della Ferrari SF-23 seguito da Lewis Hamilton al volante della Mercedes W14, Gp Bahrain 2023

Leclerc ha infatti sottolineato come, a parità di condizioni e di pilotaggio, la vettura italiana si trasformi da sottosterzante in sovrasterzante in base al tipo di compound montato. Un’imprevedibilità che sta limitando le aspirazioni ferrariste e che in Mercedes sono riusciti ad eliminare dato che la monoposto ora nelle mani sapienti di James Allison è tra quelle che gestiscono meglio le coperture Pirelli

Mercedes è in piena fase di comprensione del “nuovo” mezzo. Dopodiché potrà lanciarsi nell’innalzamento dell’asticella prestazionale: “Ora abbiamo solo bisogno di aumentare un po’ le prestazioni. Cosa a cui tutti, in fabbrica, stanno lavorando duramente. Speriamo di poter raggiungere queste Red Bull ad un certo punto“. Chissà che non sia proprio il Canada il palcoscenico sul quale Mercedes e Hamilton riusciranno ad incrementare le performance in quel lungo cammino che è la ricucitura dello strappo dalla Red Bull.


Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto: F1
, Mercedes AMG, Scuderia Ferrari

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Diego Catalano