Formula 1

Red Bull “mortifica” gli sforzi di Mercedes e Ferrari

Col Gran Premio di Spagna abbiamo avuto un assaggio di ciò che la F1 potrebbe riproporre tra qualche tempo: un rinnovato duello tra Red Bull e Mercedes. Fermi tutti, la W14 è ancora lontana, lontanissima, dalla RB19, ma qualche incoraggiante segnale di crescita si è notato. Non a caso, infatti, Lewis Hamilton e George Russell sono stati capaci di occupare senza troppi patemi le posizioni meno nobili del podio spagnolo. Ma la vetta resta ad oggi un’utopia. La sensazione è che senza un imprevisto il pacchetto Verstappen-RB19 sia pressoché imbattibile. 

James Allison ha tracciato una nuova via di sviluppo che, nel tempo, dovrebbe mettere la “Freccia Nera” sul binario della vittoria. L’auspicio è questo, ma serve tempo. Lo sa anche Toto Wolff che ha più volte ripetuto che non si aspettano né vogliono assist gratuiti dalla Federazione Internazionale e da Liberty Media, ossia da chi scrive le norme tecniche. Il dirigente viennese ha sottolineato i meriti dei rivali di Milton Keynes spiegando che sarà solo il lavoro a permettere alla Mercedes di colmare il gap e non artifici regolamentari come il balance of performance che qualcuno ha tirato in ballo forse per iniziare a testare le reazioni dei partecipanti.

Le nuove prese d’aria dei radiatori della Mercedes W14 – B, Gp Monaco 2023

Mercedes – Red Bull: si riaccende la sfida

Nonostante questo clima apparentemente disteso, Red Bull e Mercedes non si amano. Sotto la cenere cova la brace viva della sfida per il primato e basta poco, un soffio di vento, per mostrarne la rossa vigoria. Se a Brackley sono speranzosi, a qualche chilometro più in là aleggia il sentimento della consapevolezza: “Nonostante tutto nessuno ci prenderà”. Questo, più o meno, il succo del ragionamento fatto da Chris Horner

Secondo Wolff, in Spagna, il gap tra le due vetture si è aggirato intorno ai due – tre decimi. Una quota forse un pizzico ottimistica poiché Verstappen, una volta aperto un comodo delta, ha potuto gestire in scioltezza il vantaggio andando ad agguantare la quinta vittoria di tappa, la settima su sette in stagione per la Red Bull. E se gli anglotedeschisi stessero sforzando per nulla? Il rischio c’è a sentire quanto affermato da Horner dopo la settima sinfonia diretta dal maestro Max:

“Sicuramente Mercedes ha fatto un passo avanti. Hanno introdotto praticamente una versione B della loro monoposto. Quindi devono aver utilizzato una parte significativa del loro budget di sviluppo per fare quello che hanno fatto. Se guardo il distacco alla fine della gara sia molto simile a quello che c’era tra noi in Bahrain. Tutto quello che sta accadendo è che l’ordine dei valori alle nostre spalle stia cambiando di gara in gara“.

Sogni infranti, speranze disilluse, realismo devastante. In effetti, a vedere gli andamenti di questo primo terzo di campionato del mondo 2023, si osserva una costante, la RB19, e una serie di variabili che si alternano alle spalle della stessa cercando di accaparrarsi il ruolo di inseguitore ufficiale che non è stato ancora definito con precisione. 

Christian Horner, team principal della Red Bull

Alonso era dietro di noi a Montecarlo mentre Mercedes è stata la seconda forza a Barcellona. Sarà interessante vedere come si evolverà la situazione nel corso delle prossime gare”. Ecco la lucida fotografia dei fatti scattata dallo “Spice boy” in persona che ha voluto rimarcare anche un certo fastidio per un’uscita del corrispettivo austriaco che avrebbe alluso al dominio Red Bull come un qualcosa di negativo per la F1

Horner non poteva tenersela e non le ha mandate a dire ribadendo che loro, a Milton Keynes, hanno inseguito per sette anni sbattendo la testa ovunque per trovare gli strumenti per sovvertire i valori in campo. Operazione andata in porto e per la quale oggi si raccolgono dolci frutti maturi. Ma per mantenere il piacevole status di punto di riferimento è necessario spingere. Ed è ciò che si intende fare.


Red Bull non si adagia: previsti sviluppi per la RB19

Adrian Newey e i suoi non se ne stanno con le mani in mano. Già a Baku, sul finire di aprile, avevano presentato novità di un certo rilievo visto che avevano portato una monoposto con un disegno rivisto delle bocche dei radiatori e del fondo. Un intervento abbastanza importante fatto in un gran premio che presentava il nuovo format e che, di conseguenza, limitava ad una sola ora i turni di libere. Ciò a rappresentare la sicurezza con la quale ci si approccia alla stagione e l’efficacia del lavoro fatto in galleria e al simulatore nonostante le poche ore di sviluppo a disposizione. 

Sergio Perez, Oracle Red Bull Racing, GP Monaco 2023

A spaventare la concorrenza arrivano le dichiarazioni di Verstappen rese a seguito della tappa catalana. Red Bull ha altre novità in cantiere che potrebbero letteralmente spezzare le velleità di riavvicinamento dei competitor. “Non mi impegno a pensare molto al campionato, mi concentro sulle mie prestazioni e voglio vincere. Arrivo ad ogni weekend con l’idea di trionfare. Gli altri team possono fare quello che vogliono, noi ci concentriamo sulla nostra vettura e sappiamo che ci sono altri miglioramenti in arrivo. Ci concentriamo solo su vincere”. 

Affermazioni che trasudano consapevolezza di sé e che lasciano capire come i margini di manovra degli altri siano limitatissimi. Mercedes, che a Silverstone dovrebbe introdurre una nuova specifica di ala posteriore e un fondo rivisto, ha già operato molti sforzi che ne limitano ulteriori. Ferrari è nelle medesime condizioni. Anzi, forse è messa peggio visto che gli update spagnoli hanno fallito e non si sa se potranno essere ricalibrati in futuro. Ad Aston Martin manca l’esperienza per una rimonta in corso d’opera e soprattutto sono alle prese con un trasloco di sede che potrebbe generare qualche effetto indesiderato correlato.

Elementi, questi descritti, che fanno immaginare che il 2023 sia una pratica archiviata e difficilmente rivalutabile. Questa è la sensazione ma saremmo felicissimi di sbagliarci in un’ottica votata al superamento di certi esiti scontati. 


Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto: F1
, Alessandro Arcari, Oracle Red Bull Racing

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Diego Catalano