Formula 1

Ferrari pensa di sapere come limitare il degrado

Ferrari che obiettivo può raggiungere a Silverstone? Il quesito da un milione di dollari al momento non trova una risposta. Davvero complicato prevedere cosa succederà nella giornata odierna. Il potenziale è buono però. La nuova veste aerodinamica della SF-23 non sfigura nel tracciato britannico e in percorrenza, al contrario di quanto successo nel recente passato, i riscontri velocistici sono confortanti.

La messa a punto scelta per il decimo round della campagna agonistica 2023, infatti, più scarica in termini di downforce rispetto alla Red Bull, ha comunque concesso all’unico ferrarista “disponibile” nelle Fp2 un rendimento ottimale sul giro secco. Tuttavia la questione degrado fa presenza. Spaventa in qualche modo. Troppo il mezzo secondo che in media è stato rifilato a Sainz dall’olandese Verstappen.

Per questa ragione il lavoro è ancora molto. Lo studio al simulatore ha rivelato alcune capacità ancora inespresse. Senza contare che l’attacco spuntato del Cavallino Rampante ha limitato la raccolta dati nella giornata di ieri, visto il problema elettrico che ha steso la numero 16. Questo in considerazione del fatto che, solitamente, Leclerc sceglie una strada leggermente dissimile in merito al setting dell’auto.

Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) – scende in pista nelle Fp1 – Gp Inghilterra 2023

Tale prerogativa avrebbe concesso un confronto incrociato utile a individuare il percorso migliore sulle regolazioni della vettura. Senza contare le interpretazioni sulla base dello stile di guida che come sappiamo differisce in diversi aspetti da quello dello spagnolo. Ancora 60 minuti dividono la Ferrari dalle qualifiche. Un’ora che andrà sfruttata al massimo.


Ferrari lavora per ottimizzare il rendimento nei long run

L’impossibilità di scendere in pista durante la sessione pomeridiana non ha privato il monegasco di costruire un parere sulla rossa versione britannica. Tra cambi di carico installato all’anteriore e diversi test sull’attivazione delle gomme, Charles ha comunque potuto verificare le prestazioni della SF-23 sul push lap. Di certo non strepitose con le Pirelli a banda gialla, decisamente più consistenti grazie all’extra grip fornito dalle Soft.

Inoltre, l’assaggio delle prove prove high fuel realizzate durante le Fp1 hanno portato al ferrarista ulteriori riflessioni: il passo della SF-23 con alto quantitativo di carburante a bordo conferma la caratteristica endemica della vettura modenese nel consumare le gomme. Charles aveva già pensato assieme ai tecnici alcune modifiche per lenire tale fattore, ma come sappiamo l’ammutinamento della sua Ferrari lo ha relegato a spettatore.

Per contro l’attività in pista del suo compagno di merende è stata frenetica. Carlos, tra qualche errorino di troppo e un certo traffico che lo ha disturbato in determinate occasioni, è comunque riuscito a testare parecchio la numero 55. Una certa instabilità sommata a un leggero sottosterzo è stata corretta nell’arco della sessione, fornendo dati interessanti sulla prestazione pura.

Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) a bordo della sua SF-23 – Gp d’Inghilterra 2023

L’analisi telemetrica ci ha svelato come, malgrado la scelta di installare un quantitativo di carico inferiore rispetto alla monoposto più solida del campionato, la strepitosa RB19, l’iberico sia stato capace di percorrere diverse curve in appoggio alla pari se non addirittura più rapidamente rispetto al bolide austriaco. Resta da sistemare l’impostazione alla 4 che di fatto ha pregiudicato la top speed nella retta successiva.

Per quanto concerne la simulazione del passo in configurazione gara i dati sono noti. Un ritmo troppo soggetto al degrado generato dal surriscaldamento delle mescole. Sono bastati un paio di passaggi su ambedue i compound utilizzati, Medium e Soft, per scatenare un massiccio e necessario tyre management che ovviamente ha rallentato non poco la rossa dello spagnolo.

Secondo le informazioni raccolte dalla nostra redazione nel corso delle ultime ore, a margine dello studio realizzato durante la notte al simulatore, Ferrari pensa di aver trovato la chiave per massimizzare il setup e di conseguenza offrire un rendimento a serbatoi pieni migliore. Lo spetto della Spagna aleggia, Gran Premio dove il distacco su Red Bull è stato siderale. Per non ripetere tale contesto imbarazzante, tutti i campanelli d’allarme sono scattati.


Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz 

Immagini: Scuderia Ferrari

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Pubblicato da
Zander Arcari