Formula 1

Gp Inghilterra 2023/Analisi on board Fp2: Ferrari rapida nelle curve in appoggio, preoccupa il degrado

La Ferrari SF-23 in versione britannica sembra poter dire la sua. Queste le primissime impressioni a margine delle Fp1. Il lavoro di studio sulla raccolta dati effettuata ha fornito buoni indicazioni. L’obiettivo mira all’ottimizzazione della messa a punto, non ancora perfetta. Per riuscirci i tecnici di Maranello cercano un particolare compromesso che possa fornire alle rosse un alto rendimento nelle tanto tipologie di curve disponibili a Silverstone.

Red Bull resta la monoposto da battere. Lo abbiamo ancora una volta constatato rapidamente. Le caratteristiche intrinseche della RB19, tanto carico prodotto dal fondo sommato un livello super in merito all’efficienza aerodinamica, conferiscono una “facilità” di adattamento alla storica pista britannica. Ciononostante, al momento, il Cavallino Rampante sembra essere in gradi di sfruttare un aspetto importante nel percorso che si srotola nella campagna del Northamptonshire.

Prendendo in esame la grafica realizzata dalla nostra redazione, infatti, notiamo come nel compare Verstappen vs Leclerc sull’accelerazione longitudinale espressa dalle monoposto in questione, la numero 16 produca una trazione davvero ottima, superiore a quella del bolide austriaco.

Max Verstappen (Oracle Red Bull Racing) vs Charles Leclerc (Scuderia Ferrari): accelerazione longitudinale Fp1

Al medesi tempo però, tramite uno sguardo attento noteremo come la RB19 sia in grado di fa preferire nelle staccate più profonde quando le velocità aumentano. Stesso discorso nella fascia velocistica 100/150 km/h, dove l’opera di ingegneria aero-meccanica partorita dalla brillante mente di Adrian Newey, raggiunge livelli di accelerazione longitudinale superiore. Tale fattore permette all’olandese di produrre prestazioni migliori nelle così dette “medium-low speed


Silverstone 2023/Fp2: Ferrari SF-23 live on board

La recente modifica al retrotreno della Ferrari SF-23 esplora una strada tecnica interessante. Ne abbiamo discusso tramite uno scritto dedicato qualche ora fa, dove la nuova beam wing della rossa è stata messa sotto esame tecnico dalla nostra redazione. Tale specifica risulta molto interessante in quanto prende una direzione diametralmente opposta rispetto alle altre vetture. Resta da capire come se e come funzionerà nel fornire un plus nella generazione del carico al retrotreno.

Quando mancano poco più di 20 minuti all’inizio della seconda sessione di prove libere, il garage della Ferrari sta ultimando i preparativi per mandare in pistia le monoposto italiane. Si studia la telemetria per migliorare la performance in determinate zone del tracciato. Le condizioni metereologiche rispecchiano quelle della prima sessione, mentre la colonnina di mercurio ha subito un fisiologico innalzamento: 27,3°C la temperatura dell’aria, 42,1°C quella dell’asfalto. Umidità al 38%, 2.2 Km/h l’intensità del vento che soffia dal quadrante sud orientale.

Per questo primo run la Ferrari SF-23 numero 55 monta un treno di Pirelli a banda gialla. Diversi test nell’outlap, solito warm up e poi via con il giro lanciato. Sino all’ultima curva molto precisa la rossa. Si procede al raffreddamento gomme e nel mentre si passa a Engine 1, Multifunction ERS position 8 per un tentativo più spinto.

Mentre Charles è ancora ai box per problemi elettrici, Carlos abortisce il suo secondo tentativo per un errore alla 15. La vettura si è scomposta e quasi parte in testacoda. L’iberico alza il piede, effettua una altro cool down lap e riparte mantenendo la massima potenza con la power unit. Durante il terzo passaggio cronometrato si nota qualche problema nelle curve a media velocità. Ciononostante il tentativo viene chiuso. Constant speed per l’unica rossa in pista che procede verso il garage.

Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) a bordo della sua SF-23 durante le Fp2- Gp d’Inghilterra 2023

Come successo nella prima sessione di libere, pare che la Ferrari non si trovi troppo a suo agio sulla Medium. Senza contare che il traffico ha complicato il run dello spagnolo. Nel box della numero 16 i meccanici stanno lavorando per mettere in pista Leclerc. Non ci voleva questo intoppo che ovviamente incide negativamente sul proseguo del weekend.

Sulla vettura di Sainz si effettua un ritocco al sistema sospensivo sommato a un cambio di carico, prima di tornare a calcare l’asfalto questa volta con un set di Soft nuove di trinca. Diversi gli accorgimenti del madrileño per preparare al meglio questa seconda sortita, considerando la grave assenza del suo teammate. Mode push e si torna a spingere.

L’aderenza fornita dall’extra grip delle gomme rosse migliora l’handling di Carlos. Ciò malgrado si nota una leggera instabilità nelle curve in appoggio. L’intento non avrà seguito e il ferrarista tornerà in pit lane per preparare le simulazioni high fuel. Lo spagnolo decide di utilizzare una configurazione pre mappata per migliorare il suo andamento nelle curve in appoggio. Nel mentre i meccanici stanno cercando di sostituire parte del cablaggio sulla macchina di Charles.

Ancora pista, ancora Sainz, l’unico ferrarista “disponibile”. Treno di Soft per realizzare l’importantissima simulazione passo gara con alto quantitativo di carburante a bordo. Diversi i consigli di Adami sempre pronto ad aiutare “il suo pilota” tramite uno studio molto attento della telemetria. L’handling della rossa pare buono, malgrado buttando un occhio sui tempi di Max, con la stessa mescola, si evince dopo 4 tornate un gap medio di circa mezzo secondo al giro.

Dopo aver effettuato cinque passaggi lo spagnolo fa respirare le gomme. Troppo alta la temperatura. In tale contesto la Ferrari sembra più in difficoltà rispetto al giro secco. L’amministrazione delle mescole non è di semplice lettura, a quanto pare, aspetto che sta limitando il rendimento. Si passa ora a Engine 1 per un test spinto prima di cambiare le mescole.

Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) a bordo della sua SF-23 durante le prove high fuel nelle Fp2- Gp d’Inghilterra 2023

Come previsto il programma di lavoro continua differenziando le gomme nell’ultimo stint. Nessun aggiustamento al carico installato sull’anteriore, mescole Medium e di nuovo in pista. Calzando le Pirelli a banda gialla l’handling della rossa resta buono. Dobbiamo dire però, che come per la Soft l’amministrazione delle mescole è molto alta. Fattore, sottolineiamo ancora una volta, che pregiudica la performance.

Per l’ultimo passaggio di questa prova high fuel Adami concede una guida libera dalla gestione degrado. L’iberico obbedisce ma commette un errore nel T3. In linea generale la Ferrari ha mostrato un andamento davvero buono nelle curve in percorrenza sul giro push. Mentre la questione consumo gomme preoccupa un pò in ottica gara.

Sarebbe stato molto interessante avere ulteriori riscontri con la numero 16, ma ancora una volta l’affidabilità delle rossa pecca. L’attacco “spuntato” visto l’assenza di Leclerc non ci fornisce pertanto un quadro completo che, salvo ulteriori problemi, arriverà nell’ultima e a questo punto importantissima sessione di prove libere.


Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz 

Immagini: Scuderia Ferrari

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Zander Arcari