Ferrari prende un podio meritato, ma nel secondo Sprint weekend della stagione la superiorità di Verstappen si palesa. Il campione del mondo olandese ha conquistato pole shootout e mini gara senza essere impensierito da nessuno. Le condizioni di pista umida hanno ampliato la forbice tra Max e il resto del mondo. E’ bene sottolineare che la RB19 nelle mani del fuoriclasse di Hasselt è una monoposto di un’altra categoria, mentre diventa una vettura competitiva ma non imbattibile con Sergio Perez.
La Scuderia Ferrari non ha brillato nella qualifica cogliendo quinto e sesto tempo rispettivamente con Carlos Sainz e Charles Leclerc. L’ennesimo misunderstanding tra il muretto e il campione monegasco ha propiziato l’impeeding ai danni di Oscar piastri e la conseguenza penalità di tre posizioni in griglia. La Sprint Race, nonostante la ridotta distanza di gara, è stata vivacizzata dal fondo stradale viscido grazie a una leggera pioggia abbattutasi sul Red Bull Ring poco prima della partenza.
La lotta per la vittoria è praticamente terminata in curva 3, dove Verstappen ha chiuso la contesa interna con Perez dopo un duro corpo a corpo nel primo settore del tracciato. Per i piloti del Cavallino Rampante è stata una corsa dai due volti. Lo spagnolo ex McLaren ha conquistato il primo podio stagionale attraverso una condotta di gara pulita, mostrando un buon ritmo quando la pista ha iniziato ad asciugarsi. Il distacco al traguardo da Perez è stato esiguo ma i 23 secondi inflitti da Max Verstappen corrispondono a quasi un secondo al giro.
Tutt’altra storia per Charles Leclerc. La gara del monegasco è stata caratterizzata dai duelli con Ocon e Norris. Alla fine il ferrarista non è sembrato avere troppo feeling con la numero 16 terminando la gara in un’anonima dodicesima piazza. La posizione di partenza non ha certamente favorito i propositi di rimonta del vice campione del mondo che non è riuscito ad avere la meglio su Ocon, autore di una strenua difesa in diverse circostanze.
Charles avrà modo di rifarsi nella giornata odierna, visto le condizioni climatiche che volgono al sereno. Tuttavia le prestazioni indecifrabili iniziano a essere tante in questo primo terzo del campionato. Alla vigilia della nona gara del mondiale, il pilota su cui la Ferrari affida il proprio destino accusa un distacco di 20 punti dal proprio compagno di squadra. La prima guida si deve conquistare anche tramite costanza di rendimento, aspetto che sino ad ora non fa del tutto presenza.
Il terzo posto di Sainz assume diversi significati. Carlos non è un “rainmaster”, tuttavia ha fornito una prestazione consistente che lo ha collocato sul gradino più basso del podio ad un soffio dalla Red Bull di Perez. La notizia più importante è che Aston Martin e Mercedes (seppur attardata da una qualifica sprint disastrosa) non sono state mai una minaccia per il pilota spagnolo.
Sainz ha dichiarato che la prima parte di gara è stata abbastanza delicata, soprattutto nella percorrenza delle curve veloci. Con la pista progressivamente più asciutta in traiettoria, il madrileño ha recuperato fiducia e conseguentemente il passo anche se le Red Bull, secondo Carlos, erano comunque imprendibili.
Come spesso accaduto in passato, Leclerc ha dato sfogo alla sua sincera quanto preoccupante vena autocritica. Il monegasco non ha cercato scuse, sostenendo di dover migliorare nelle condizioni miste in cui recentemente non ha brillato. Charles si augura che la gara di oggi si corra in condizioni di asciutto, supportato dalle buone sensazioni riscontrate nell’unica sessione di prove libere del venerdì.
La disamina di Frederic Vasseur non si discosta dalle dichiarazioni dei suoi piloti. Il team principal della rossa ha sottolineato la consistenza della prestazione di Sainz e le difficoltà di Leclerc. Per il dirigente francese l’importante è subito voltare pagina, in quanto la gara odierna si svolgerà in condizioni ambientali sulla carta più favorevoli e da posizioni sullo schieramento che legittimano ambizioni elevate.
Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat
Immagini: Scuderia Ferrari