Formula 1

Ferrari, avanti coi test: ritocco alla SF-23 per l’Ungheria

Il ritardo prestazionale della Ferrari rispetto a Red Bull è lampante. Un contesto che di riflesso ha rallentato gli aggiornamenti durante i primi mesi della campagna agonistica 2023. La necessità di studiare e comprendere gli errori del progetto 675, pertanto, hanno di fatto stoppato la produzione degli update già programmati. Una volta corretto il tiro l’operato della GES ha subito una forte accelerata, nel chiaro tentativo di recuperare parte del gap troppo ampio considerando la passata stagione.

In Spagna è arrivato il primo pacchetto importante di modifiche. Malgrado il cambio significativo nella veste aerodinamica, il setup incorretto ne ha limitato le sue potenzialità. Successivamente, tra Canada e Austria, la SF-23 ha mostrato prestazioni molto più consistenti. Una messa a punto migliore, sommata a un layout più affine alla vettura italiana, hanno concesso un’espressione delle potenzialità intrinseche maggiore.

Ma la prova del nove non è andata a buon fine e in Inghilterra e la rossa è tornata a soffrire soprattutto nell’amministrazione dei compound. Vasseur ha motivato la brutta prestazione britannica menzionando le condizioni metereologiche. Il forte vento trasversale si è “incaricato” di rompere parte della struttura vorticosa diretta al posteriore, elemento che ha contribuito ad accentuare la già di per se presente instabilità a determinate velocità di percorrenza. Aspetto che ha inciso pesantemente sui riscontri cronometrici in gara.

Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) percorre il complesso delle Becketts a bordo della sua SF-23 durante il Gran Premio d’Inghilterra edizione 2023

Per di più l’approccio alla corsa non ha di certo aiutato e le scelte effettuate hanno affossato ancor di più il Cavallino Rampante. Su questo punto il manager di Draveil pare avere le idee abbastanza chiare, chiamando in causa Pirelli che non sarebbe in grado di fornire le giuste istruzioni sulla metodologia strategica dei vari compound, partendo dal presupposto che i dati forniti dai team al costruttore italiano siano sufficienti per garantire un “modo d’uso” più preciso.


Ferrari SF-23: sottosterzo endemico e instabilità prestazionale limitano i piloti

Quando una vettura di F1 tende ad allargare la traiettoria verso l’esterno tutto si complica. Parliamo di una chiara idiosincrasia tra avantreno e l’asse posteriore che, di riflesso, non consente al pilota di tracciare sull’asfalto la corretta traiettoria. La velocità all’apice della curva diminuisce e con lei la velocità. Risultato? Si perde tempo prezioso sul giro. Il contesto argomentato nasce da un difetto endemico della Ferrari SF-23.

Risolverlo pienamente senza riprogettare in toto la vettura si attesta come prospettiva assai ardua, considerando le tempistiche necessarie e la scure del budget cap, fattore assai limitante con il quale da due anni a questa parte si deve necessariamente far conto. Di riflesso la fiducia dei piloti scende e non sentirsi comodi al volante della propria vettura condiziona a livello psicologico.

Charles Leclerc e Carlos Sainz, i due piloti della storica Scuderia Ferrari

Proprio per questa ragione, invece di “perdere tempo” a definire i nuovi contratti dei due “Carlo”, Ferrari ha scelto di imporre una linea guida da mettere in pratica durante i fine settimana restanti. L’intenzione mira a creare un canale diretto tra piloti e tecnici nel quale l’unico interesse primario riguarda la progressione della vettura. Massimizzare le capacità della SF-23 attraverso la comprensione totale del mezzo meccanico.

Ne abbiamo già parlato sulle nostre pagine anticipando in tempi non sospetti la questione. D’altronde lo studio mirato degli on board non mente, dal quale abbiamo potuto constare come ogni singola sessione, gara compresa, venga ormai utilizzata da tempo per realizzare diversi test utili alla causa. Leclerc si è personificato alla perfezione in questa “ordinanza”. Sainz meno, ma ci sta lavorando su.


Ferrari: ancora update per capire ulteriormente la SF-23

Come abbiamo osservato durare le ultime tappe iridiate la lotta alle spalle di Red Bull è acerrima. In questa guerra “strisciante” sono diversi i fattori che possono fare la differenza, tra cui un naturale adattamento dell’auto alla pista, capacità nel centrare il setting corretto, scelte strategiche ponderate e non ultimo il talento dei piloti. Tutti fattori che concorrono al superamento dell’avversario. All’interno di tale panorama esiste un altro fattore che aggiunge una cifra al valore: gli update.

Che si tratti di aggiornamento vero e proprio o “semplice” adattamento alla pista, questo elemento è capace di cambiare le sorti dell’intero week end di gara. Sia a livello di risultato ma soprattutto, come nel caso del team di Maranello, nel prendere parte alla scalata della curva di comprensione necessaria per migliorare la monoposto. Ecco perché gli sforzi profusi per attualizzare la SF-23 continueranno a fare presenza anche nei prossimi mesi.

Gran Premio di Ungheria, undicesimo round del mondiale 2023. La pista magiara presenta una conformazione molto precisa nel suo disegno. Tenendo presente le caratteristiche della Ferrari, il percorso che si srotola nel comune di Mogyoród dovrebbe risultare meno ostile di Silverstone. Inoltre, secondo informazioni raccolte dalla nostra redazione, all’Hungaroring potrebbe debuttare una nuova versione di ala posteriore in grado di ottimizzare la spinta verticale al retrotreno.

nuova beam wing Ferrari – Gp Inghilterra edizione 2023

Resta da capire se tale specifica verrà eventualmente accoppiata alla particolare configurazione di beam wing vista in Inghilterra, tramite la quale i tecnici della rossa vogliono affidare l’estrazione del fondo al suo primo profilo. Oppure se il lavoro della nuova specifica di ala posteriore trova riscontri migliori con la versione base. Il quesito resterà tale sino a giovedì. Nel mentre non possiamo escludere un “aggiustamento” all’avantreno per mantenere la piattaforma aerodinamica quanto più possibile stabile.


Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz

Immagini: Scuderia Ferrari

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Zander Arcari