L’occasione della Ferrari per chiudere in bellezza il nono week end stagionale di F1 esiste. Sebbene le condizioni cangianti a livello meteorologico della Sprint Race non abbiano di certo aiutato, la performance della SF-23 ha definito la Rossa come seconda forza davanti a Mercedes e Aston Martin. Questo il verdetto della mini gara di Carlos Sainz, abile a sfruttare le caratteristiche della sua vettura mantenendosi fuori dai guai.
Il ritmo della Ferrari non è all’altezza di quello Red Bull. Su questo ci sono pochissimi dubbi. Malgrado ciò le due Rosse hanno cercato di mantenere il passo della RB19 del due volte campione del mondo Max Verstappen. Lo stacco di frizione dei ferraristi è buono. Lo start non cambia le posizioni al via e le prime notizie interessanti arrivano alla tornata dieci.
Sainz si apre in radio per un chiaro messaggio al team: “In questo momento sono il ferrarista più rapido“. Probabilmente non aveva tutti i torti lo spagnolo, considerando che il supporto del DRS lo aiutava non poco a restare incollato alla numero 16. Sull’altro canale comunicativo tranquillizzavano Charles, rendendo nota la strategia che rispettava la griglia di partenza con l’iberico che non aveva il permesso di attaccare il compagno.
Nel frattempo diversi i suggerimenti per conservare al massimo le mescole, concentrandosi particolarmente su curva 7, dove la velocità di percorrenza poteva mettere in crisi la gomma anteriore sinistra aumentando il degrado. Questo è minore di quello atteso. Per questo fanno sapere agli alfieri della Rossa che il “Plan B” è quello giusto. Nel frattempo si parla anche di track limits, ricordando l’importanza di non approfittare troppo della pista per evitare penalità.
Al giro 15 arriva la Virtual Safety Car. Marcos prova a richiamare Charles ma oramai il monegasco era già passato oltre l’entrata della pit lane. La sosta viene comunque effettuata, ma al giro successivo. Una fermata non troppo rapida che comunque consente al ferrarista di mantenere la posizione sul messicano Perez. Anche Sainz cambia le mescole. Una piccola indecisione sull’anteriore sinistra ritarda ulteriormente la sosta. Tornato in pista, lo spagnolo si lamenta chiedendo lumi sulla strategia secondo lui errata. Di fatto perde 3 posizioni.
Ma il madrileno non si dispera e in Curva 3 passa Norris accodandosi al britannico Hamilton. Il sette volte campione del mondo capitola due passaggi più tardi, malgrado cerchi di difendersi. Sainz è scatenato è tarda molto poco a far fuori la Red Bull di Perez per poi lanciarsi all’inseguimento del compagno di squadra. Nel mentre Charles prosegue la sua marcia cercando di chiudere il gap su Verstappen che, sino al passaggio 24, non effettua la sosta. Quando l’olandese si decide torna in pista alle spalle di Sainz. Lo spagnolo resiste due giri ma deve poi cedere al ritmo superiore del talento di Hasselt.
Leclerc, a parità di soste con Verstappen, si ritrova in testa alla corsa. Tantissime le comunicazioni radio sul canale della numero 16. Il race pace del monegasco è buono ma non all’altezza di quello di Max che rapidamente e recupera terreno sul monegasco. Marcos ipotizza una strategia a tre soste chiedendo un parere al Charles che decide per il Plan B. Nel frattempo le gomme Medium sull’asse posteriore sembrano in overheating, per questo gli viene chiesto di gestirle al meglio .
L’attuale leader del mondiale si trova ore in scia della Ferrari e non fatica molto a metterla dietro. Il gap del monegasco su Max sale ad ogni tornata dopo il sorpasso. Al passaggio 40 Leclerc accumula 7 secondi sul due volte campione del mondo. Nel frattempo Sainz spinge parecchio chiudendo poco a poco, giro dopo giro, il delta sul compagno di squadra. Lo spagnolo chiede di essere informato sui lap time di Charles, convinto di poterlo raggiungere e superare se il team lo concederà.
L’attuale fase “di gioco” è strategica. Resta da capire come Ferrari gestirà ì propri piloti e l’approccio verso l’impostazione della gara. Carlos viene richiamato ai box per montare un treno di Pirelli a banda bianca per andare sino alla fine. La sosta, sommata alla penalità di 5 secondi per aver violato i track limits troppe volte , rispedisce in pista l’iberico giusto alle spalle di Norris che, due curve più tardi, si deve accodare alla numero 55.
Nel mentre, il giro dopo, Leclerc monta un set di Hard e quando torna a calcare l’asfalto austriaco occupa la terza piazza, otto secondi alle spalle di Perez. L’obiettivo, è mirare a recuperare il gap sula messicano per riprendersi la seconda posizione.
Anche Max passa in pit lane per la sua ultima sosta, monta un set di Medium nuove e si riprende la testa della gara. Lo segue il suo team mate due giri più tardi accodandosi a Norris in quinta posizione. Quando mancano 18 passaggi al termine della corsa, le due Rosse inseguono la Red Bull di Verstappen. A questo punto l’obiettivo è quello di realizzare un doppio podio mantenendo dietro il messicano.
Mentre il secondo posto di Leclerc sembra più difficile da insidiare, il terzo di Carlos e alla portata di Perez, sebbene l’ex Racing Point si trovi ancora alle spalle di Norris. Il madrileno, proprio per questo, pare preoccupato e chiede il massimo supporto al muretto. Tornata 57: Checo fa secco l’inglese della McLaren e si lancia negli scarichi della numero 55.
Il sistema ibrido della rossa cerca di dare il massimo tramite gli overboost, nel tentativo di tenere dietro la seconda guida Red Bull. Sainz si difende egregiamente dal primo attacco, resistendo al fervore del messicano pure il passaggio successivo. La sfida è davvero calda, considerando le mescole più fresche della numero 11 sommato all’utilizzo del DRS. Ma l’iberico alla fine capitola sotto gli attacchi incessanti del bolide austriaco. Questa lotta ha senza dubbio aiutato Leclerc là davanti. Ancora otto tornate dove il monegasco potrà gestire il vantaggio maturato su Perez.
Le ultime tornate scorrono via senza ulteriori novità e la Ferrari conquista un ottimo e meritato secondo posto con Leclerc. Senza la penalità comminata a Carlos, le probabilità di colorare di rosso il podio del Gran Premio d’Austria erano più che fattuali! Il passo avanti dopo il Canada, a questo punto, può essere confermato.
Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz
Foto: F1TV, Scuderia Ferrari