Il Gp d’Austria, secondo weekend annuale caratterizzato dalla Sprint Race, offre diversi spunti interessanti per quanto riguarda le tattiche di gara da poter adoperare. Il fatto che due piloti “pesanti” si trovino a dover recuperare dalle retrovie (George Russell e soprattutto Sergio Perez) potrebbe determinare il manifestarsi di varianti allo schema preimpostato che dovrebbe ricadere sulla doppia fermata.
Prima di lanciarci nelle previsioni strategiche osserviamo quali sono i treni di gomme a disposizione dei conducenti aiutandoci con l’infografica rilasciata dalla Pirelli sui propri canali ufficiali. Ricordiamo che il gommista italiano ha deciso di portare le mescole C3, C4 e C5 quindi il pacchetto più tendente al soft del ventaglio presentato per il campionato 2023.
Ad osservare la tabella in alto si nota che latitano le gomme morbide nuove. Solo Zhou e Russell ne posseggono un treno e potrebbero adoperarlo nella fase finale di gara se le condizioni lo consentiranno.
Il GP di Stira, strategicamente parlando, offre un panorama di variabili ampio. Pirelli prevede che siano in ballo sia le due fermate che la sosta singola. Strategie vicine, come si vede dall’infografica in basso, derivanti del degrado che si prospetta di media severità. In ogni caso i due pit stop, in condizioni normali, dovrebbero essere la scelta per quei piloti che hanno a disposizione due set di pneumatici medi. Ossia la stragrande maggioranza degli interpreti.
La gomma morbida che non sembra essere adatta alle condizioni di gara. Dunque la media sarà probabilmente la mescola per la partenza preferita in quanto bilancerà l’aderenza richiesta allo start e una migliore durata rispetto alla morbida. La gomma a banda gialla è di circa tre – quattro decimi di secondo più veloce al giro della dura. Quindi la strategia più rapida sarebbe quella di utilizzarla per due stint, il primo e l’ultimo verosimilmente.
Una prima finestra di pit stop si avrà tra il passaggio 18 e il 26 per poi affrontare uno stint centrale più lungo prima di una seconda sosta, tra il giro 45° e il 51 passaggio per tornare alla media. Queste finestre sono teoricamente più larghe, tuttavia, dato il degrado non troppo alto previsto su entrambe le mescole. Questa potrebbe essere la strategia di Red Bull, Ferrari e Mercedes poiché hanno solo un treno di gomme dure disponibili per ciascuno dei loro piloti.
Alternativa molto prossima è quella a due stop ma completando due segmenti sulla mescola dura. Il vantaggio di questo approccio è che i piloti possono essere ancora più aggressivi nel primo stint e non devono preoccuparsi di prendersi cura delle medie con carburante elevato. Si prevede, in tale scenario, una prima sosta anticipata tra il giro 15 e il giro 23.
La terza opzione realistica è una sosta unica, ma ancora una volta presenta una partenza con gomma media. I piloti dovrebbero effettuare almeno 27 passaggi con la media prima di passare alla dura. E questo potrebbe rappresentare problemi di gestione a serbatoi pieni.
Il quadro su descritto vale in condizioni da asciutto e senza intervento della safety car che, come al solito, può generare occasioni inattese soprattutto per chi si trova a recuperare dalle retrovie. Su fronte meteo, dopo un sabato altalenante, la pioggia è prevista con probabilità molto scarse, intorno al 20%. Il clima fresco non dovrebbe favorire un degrado elevatissimo, ma bisogna vedere quanto forte sarà l’irraggiamento solare con relativo aumento della temperatura dell’asfalto. La nuvolosità, quindi, potrebbe essere un fattore di non poco conto.
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1, Pirelli Motrosport