Formula 1

Per Hamilton la FIA non sa far funzionare il budget cap

Lewis Hamilton in modo neanche troppo velato attacca la FIA (e la Red Bull) sul budget cap. Mentre ci si accapiglia sulle temperature torride di questi giorni a colpi di previsioni meteo e medie statistiche, la F1 è anch’essa alle prese con polemiche mica da ridere, ma per certi versi ridicole (soprattutto se finiranno in una bolla di sapone) legate al funesto e funereo, nonché strumento diabolico (e ci vorrebbe l’esorcista dalle parti di Place De la Concorde, credo Russell Crowe sia libero, magari fategli un fischio che arriva in sella ad una Lambretta) tetto alle spese.

Lo ripeto per chi mi legge. Non è totalmente assurdo in sé. E’ che difetta di due cose: la sua applicabilità (come fanno i controllori a verificare le “autocertificazioni” delle scuderie) e, nel caso di sanzioni, la certezza della pena (non c’è un vero e proprio sistema “sanzionatorio”, quindi vale tutto e il contrario di tutto). Come ho già scritto, la FIA (e di conseguenza la sua figlia più ricca, cioè la F1) si gioca tanta della propria credibilità residua proprio sul budget cap.

E quindi le parole del sette volte campione del mondo, relative al budget cap non sono certo passate in sordina. Anche perché Lewis è un maestro nell’arte del dire e del non dire, ed è altrettanto bravo a comunicare. Giovedì, all’Hungaroring, il nostro non si è fatto pregare e alla domanda (che sembrava aspettare con ansia) sul tetto alle spese dei team ha risposto sicuro:

il sette volte campione del mondo di F1 Lewis Hamilton (Mercedes AMG F1)

È sicuramente un problema. La punizione è stata troppo debole la scorsa volta perché non c’erano regole. Alcune persone potrebbero pensare di farlo ancora, sapendo che al massimo se la caverebbero con una tirata orecchi”, ha risposto il pilota Mercedes, facendo una critica abbastanza cristallina a ciò che è successo con la Red Bull lo scorso anno. Facciamo un breve riassunto.


Hamilton mantiene accese le polemiche sul budget cap verso la FIA

Nei giorni scorsi diversi autorevoli testate del motorsport avevano rilanciato la notizia che almeno tre team (fra i quali si vociferava Aston Martin, che sarebbe in questo caso recidiva) avevano “sforato”. Dopo qualche giorno la FIA si è apprestata a smentire, non smentendo: “Indiscrezioni su team irrispettosi del budget cap sono al momento infondate”. Capite bene che è un clamoroso autogol comunicativo per come è scritto e per le tempistiche (o smentisci subito con forza o non smentisci lasciando che la cosa si sgonfi da sé).

Ma i rumor, lungi dal finire si sono acuiti quando AMuS ha rilanciato che alcuni team (Aston Martine e Red Bull) avrebbero utilizzato uno stratagemma per poter sviluppare parti delle monoposto di F1 con le loro supercar (Valkyrie e RB17) non infrangendo così il budget cap ma dimostrandone la sostanziale inutilità e aggirandolo bellamente. Chiaro che, come abbiamo già scritto, se alcuni team da qui alla fine dell’estate risultassero “colpevoli” e di lì a poco non ricevessero sanzioni congrue, ciò decreterebbe, forse non nella forma ma certamente nella sostanza, il fallimento del tetto alla spesa.

Lewis Hamilton (Mercedes AMG F1) saluta il pubblico stringendo in mano la coppa del terzo classificato nel Gp d’Inghilterra 2023

E quindi, tornando al sette volte campione del mondo, Hamilton ha utilizzato la stampa, o perlomeno io immagino sia così, per lanciare un monito. Perché se ne parli e la faccenda non finisca nel “dimenticatoio”. Ovviamente, qui si è totalmente solidali con lui in questa occasione. E, per concludere, non è colpa nostra se un glorioso marchio che vende come il pane supercar da sogno e ha due circuiti di proprietà, non abbia neanche lontanamente pensato ad uno stratagemma come quello (se venisse confermato) della verdona e delle lattine volanti.

Semmai, ciò dovrebbe essere un limite, una mancanza di inventiva, di capacità di leggere tra le pieghe del regolamento. Non un “pregio” di cui eventualmente vantarsi. Vediamo che succede. Come sempre il tempo si incaricherà di mostrarci lo stato dell’arte. Speriamo non ci faccia sorridere amaramente.


Autore: Mariano Froldi – @MarianoFroldi

Immagini: Mercedes AMG F1 Team

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Mariano Froldi