Formula 1

Mercedes vuole ampliare la finestra di sviluppo infra-stagionale

Quando Mercedes ha capito che la W14 non funzionava ha tenuto conto di un aspetto cruciale che i modelli successivi, a partire dalla versione B introdotta a Monaco, devono recare con sé: avere margini di crescita non troppo limitati. La creatura concepita da Mike Elliott si è dimostrata bloccata in questa prerogativa, da qui il cambio di concept che ha determinato una nuova linea di sviluppo che si proverà a mantenere anche l’anno venturo.  

James Allison ha ammesso di aver verificato la presenza di ampi margini di crescita dal concetto che ha introdotto dei sidepod che vanno ad amplificare l’effetto downwash, come fatto dalla Red Bull con la RB18 e la RB19. Non si arriverà ad una copia pedissequa della vettura di Milton Keynes, ma ci si ispirerà a quei principi. Chiaramente saranno rivisti anche elementi fondamentali come il telaio e le sospensioni che, ad oggi, sembrano essere il vero ostacolo sul cammino tecnico di un veicolo nato male e che si sta provando a correggere strada facendo. 

La W14, anche nella versione rivoluzionata introdotta tra i guard rail del Principato di Monaco, non possiede la forza per fare la differenza. È necessario un cambio di passo, una cesura tecnica, qualcosa che sia in grado di rivoltare destini già apparentemente segnati. Toto Wolff non ne ha fatto mistero quando ha detto che, nel 2024, bisogna mettere in cantiere diversi cambiamenti. 

Lewis Hamilton (Mercedes AMG) – il poleman del Gp d’Ungheria 2023

Al di là di quelle che possono essere le filosofie oggetto di studio, le alternative per Mercedes non sono troppe. Tornare indietro al concept zero sidepod sarebbe un autogol. Battere strade fantasiose, con il budget cap a ridurre i margini operativi ed un regolamento stringente che verrà stravolto tra due anni, non è un’opzione sul tavolo. 

Mercedes, come tutti gli altri competitor, ha ben poche alternative se non quella di accodarsi al treno della Red Bull. Nel 2024 si andrà quindi nella direzione tecnica tracciata da Adrian Newey.  


Mercedes vuole una macchina con più ampi margini di sviluppo

Quali saranno nel dettaglio le scelte tecniche operata da James Allison e dal suo staff lo capiremo soltanto quando daremo il primo sguardo alla W15. Potremmo però comprendere verso che strada si va osservando le soluzioni che verranno via via montate sulla W14 (a proposito, Toto Wolff ha dichiarato che in Belgio ci saranno altre novità).  

Quel che è chiaro sin d’ora è che gli anglotedeschi vogliono una vettura che potenzialmente abbia dei buoni margini di sviluppo nel corso dell’anno. Perché non è detto che un progetto nato buono possa rivelarsi vincente. Ne sanno qualcosa in Ferrari che, con la F1-75, erano partiti a palla di cannone per poi appiattirsi a metà stagione.  

George Russell (Mercedes AMG) chiude il Gp d’Ungheria in sesta piazza dopo essere partito in diciottesima posizione

Andrew Shovlin, trackside engineer della Stella a Tre Punte, ha dettagliato i primi obiettivi della Mercedes per la vettura 2024 che ha il difficilissimo compito di contrastare la Red Bull e una concorrenza agguerrita che vorrà fare altrettanto. Mercedes, in questi due anni, più che concentrarsi sulle prestazioni ha passato tempo ad interpretare e capire i regolamenti e il modo in cui far funzionare le auto. Motivo che spiega il ritardo accumulato dalla vetta.  

Porpoising e bouncing sono stati due rompicapi che hanno frenato lo slancio nel 2022. Quando risolti, si è creduto che le prestazioni potessero essere finalmente liberate. La W14 non è stata in grado di farlo perché la filosofia slim, unita ad altre scelte concettuali, non si è rivelata efficace. Né in grado di offrire margini di miglioramento. Da qui il cambio di passo con la definizione di un concept nuovo.  

L’obiettivo per la vettura del prossimo anno è assicuraci che le decisioni chiave ci diano molto spazio per lo sviluppo – ha spiegato il tecnico britannico – Possiamo vedere quest’anno quante prestazioni stanno portando tutte le squadre nel corso del campionato. Dobbiamo essere in grado di farlo anche noi”. 

Toto Wolff, Andrew Shovlin e James Allison, Mercedes AMG F1

Mercedes, ora, può permettersi di essere meno concentrata sulla risoluzione dei problemi avendo compreso ciò che non ha funzionato. “Guardiamo solo a come possiamo fare un buon passo nel tempo sul giro e speriamo che la cosa ci riporti alle pole position regolari e ad essere in grado di lottare per le vittorie“. 

Dopo un inverno passato a tenere bassa l’asticella delle illusioni, memori di un anno difficile, a Brackley hanno cominciato a parlare nuovamente di vittorie e di titoli. Nulla sta a significare, ma è chiaro che c’è la convinzione di aver individuato degli elementi che danno fiducia.

Mercedes non vuole attendere la rivoluzione regolamentare del 2026, ha fretta di insidiare Red Bull. E vuole farlo nelle prossime due stagioni per evitare che gli austriaci diano il via ad una striscia di trionfi che rischia di mettere in discussione quella ottenuta dagli anglotedeschi dal 2014 al 2021.


Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto: F1
, Mercedes AMG F1

Condividi
Pubblicato da
Diego Catalano