Mercedes W14: il focus nel Gran Premio di casa consiste nell’effettuare un ulteriore passo avanti, considerazione del fatto che durante l’ultimo appuntamento iridato in terra austriaca è emersa una certa flessione soprattutto nella gestione del ritmo durante la gara. Il costruttore tedesco si appresta a vivere la tappa britannica con una chiara consapevolezza: trovare la messa a punto ideale per fornire la miglior versione di se.
A quanto appreso dalla nostra redazione in tempi non sospetti, fattore peraltro confermato dalla stesso Toto Wolff durante la scorsa settimana, la presenza di ulteriori aggiornamenti sulla monoposto total black dovrebbe essere certa. Per questa semplice ragione la squadra di Stoccarda guarda con positività la tappa anglosassone. Analizziamone quindi e ragioni dal punto di vista meramente tecnico.
La Mercedes è reduce dall’amara trasferta del Red Bull Ring, al termine della quale il costruttore tedesco è riuscito a portare a casa solamente dieci punti. Nella Sprint Race entrambe le vetture hanno terminato fuori dalla top ten, complice il disastroso esito della Sprint Shootout con Lewis Hamilton che ha chiuso 19° e George Russell 15° per una problematica idraulica. Mentre nella full distance race della domenica, il britannico classe 1998 ha chiuso settimo 7° davanti al pluri iridato, 8° e penalizzato di 10” sul tempo finale di gara per aver superato i track limits in più occasioni.
Risultati che certificano la prima bocciatura stagionale per la Mercedes W14 “B” che, dopo le buone prestazioni di Monte Carlo, Barcellona e Montreal, è incappata nel primo fine settimana con una performance sottotono. Quello che si è maggiormente denotato riguarda la completa mancanza di ritmo. Indipendentemente dalla tipologia di compound impiegato, la freccia nera è stata soggetta ad una costante mancanza di bilanciamento complessivo.
Ambedue i piloti, soprattutto il sette volte campione del mondo, si sono ritrovati a che fare con un’auto sottosterzante in inserimento curva e sovrasterzante in uscita nella fase di trazione. Sinonimo di come vi fosse un disequilibrio fra i due assi, con l’avantreno poco preciso nell’attaccare il punto di corda e il retrotreno con una chiara tendenza a scivolare in accelerazione, dettato dall’incapacità di massimizzare la resa termica delle coperture.
Appena la vettura di Brackley esce dalla finestra operativa, di certo non ampia tanto quella della Red Bull RB19, la monoposto perde il balance corretto assumendo un rendimento incostante e del tutto imprevedibile. Grattacapo che, ovviamente, limita le prestazioni che potrebbe offrire l’opera di ingegneria aero meccanica partorita in Inghilterra.
La corsa al Red Bull Ring è andata in archivio e tutta l’attenzione si sposta sul Gran Premio di casa in Gran Bretagna. Un tracciato che la passata stagione vide la Mercedes effettuare un passo in avanti con gli sviluppi prodotti per curare il male atavico delle W13 E Performance, il porpoising, gettando le basi per una seconda metà del campionato decisamente in crescendo. Chissà che nel fine settimana di casa non si possa verificare la medesima situazione.
L’iconica pista inglese ha molti similitudini con il tracciato di Barcellona, scenario che vide salire sul podio ambedue Mercedes. Così come il circuito catalano, anche quello anglosassone è composto da svariate curve ad alta velocità di percorrenza e rapidi cambi di direzione. Con il crescente carico aerodinamico generato dalle monoposto ad effettuo suolo, efficienza aerodinamica saranno fattori essenziali per massimizzare le performance.
Tuttavia sarà possibile utilizzare il DRS in solamente due rettifili, aspetto che porta la RB19 a spiccare il volo data la bassa resistenza all’avanzamento che possiede. Per il resto del circuito, come detto, la spinta verticale generata dal fondo marcherà la differenza per quanto riguarda il mero riscontro cronometrico.
Il primo e il terzo settore richiedono un assetto meccanico che offra bilanciamento nei cambi di direzione a bassa velocità di percorrenza e, di riflesso anche nella fase di trazione. Sarà in questa zona del circuito dove la Mercedes dovrà focalizzarsi per evitare la presenza a fasi alterne di sottosterzo e sovrasterzo.
Il secondo tratto è quello più tecnico e selettivo, dove sono presenti diverse tipologie di curve. Un mix che esalta la downforce docce migliore risulterà il trasferimento di carico laterale, maggiori saranno punti di carico aerodinamico generati. Elemento che fornirà al pilota la possibilità di utilizzare percentuali di acceleratore elevate guadagnando tempo sul giro.
Mercedes crede fortemente di essere in grado di effettuare un ulteriore passo in avanti nelle prestazioni, in una pista con caratteristiche tecniche che potrebbero sposarsi con la monoposto tedesca. Oltre all’aspetto tecnico, per la tappa britannica la squadra di Brackley porterà ulteriori aggiornamenti per la W14 “B”.
A darne la notizia è stato lo stesso team principal Toto Wolff: “Tutto il team ha lavorato molto duramente durante gli ultimi giorni, con il chiaro obiettivo di analizzare quanto avvenuto al Red Bull Ring traendo degli insegnamenti per il futuro prossimo. Abbiamo accettato il risultato e cercheremo di riprendere lo slancio delle tappe antecedenti“.
“Con i prossimi aggiornamenti che arriveranno a Silverstone – ha sottolineato il fulgido manager della Mercedes – le motivazioni per essere davvero ottimisti non mancano di certo. Tuttavia, come da prassi, non ci stiamo montando di certo la la testa e vedremo a che livello potremo arrivare nell’arco del fine settimana“.
Dopo la rivoluzione aerodinamica introdotta a Monte Carlo, con l’abbandono della filosofia zero pod per quanto concerne il design delle fiancate, un fondo rivisto ed una nuova sospensione anteriore, per la tappa britannica Mercedes proporrà nuovi aggiornamenti che dovrebbero essere mirati ad una migliore gestione dei flussi, proprio nella zona del fondo e delle fiancate, a quanto pare.
L’obiettivo del dipartimento tecnico consiste nell’alimentare con un flusso d’aria migliore i nuovi side pod e il fondo, in modo da massimizzare i punti di carico aerodinamico generati al retrotreno. Una missione non impossibile dove il layout di Silverstone potrebbe dare una mano come successo in occasione del Gran Premio di Spagna.
Autore: Dennis Ciracì–@dennycira
Foto: Mercedes AMG F1