Nel weekend con la sprint race è tutto più rapido. Quindi, anche se è venerdì, è già tempo di qualifiche che tornano alla metodologia standard: niente Alternative Tyre Allocation come accaduto in Ungheria, dunque. La variabile che può sparigliare le carte è quella metereologica considerando che la pioggia, che di fatto ha reso vane le prime e uniche libere del weekend belga, potrebbe rifare capolino. Max Verstappen e la sua Red Bull non hanno praticamente girato nella prima ora.
Sarà una qualifica al buio visto che l’olandese si è limitato, nella sessione mattutina, a due giri out/in. Uno con pneumatici full wet, nella prima fase, l’altro con le intermedie, nelle battute finali della sessione. Nessun elemento raccolto, solo sensazioni parziali su una pista severa ed esigente.
Diamo uno sguardo alle condizioni ambientali. La pista, come preannunciato, è bagnata da una pioggia non fortissima ma costante.
Temperatura pista: 22°C
Temperatura aria: 18°C
Vento: 1 Km/h da Nord
La direzione gara, poco prima dello start, comunica che l’avvio della sessione sarà posticipato di dieci minuti come dimostra la foto in basso:
Scattano le qualifiche. Alle 17:10 non piove e squarci di sereno si aprono sopra Spa Francorchamps. Ma l’asfalto è ancora umido. Tipica situazione da gomma intermedia che Max Verstappen prontamente “calza” per affrontare la sezione in questione. l’ingegner Lambiase comunica i distacchi dalla vettura che precede che, in questo caso, è la Mercedes di George Russell.
La pista è bagnata ma c’è la sensazione che presto possano vedersi le gomme da asciutto. L’olandese dovrebbe lanciarsi in una serie di tornate per ottenere miglioramenti progressivi. Dal muretto arriva l’indicazione di fare almeno due giri push. In questa fase Gianpiero Lambiase guida Verstappen nella definizione della giusta modalità operativa della power unit. Dopo diversi settaggi si scegli il seguente mix: Mode 4 (ERS) Strat 3 (ICE).
Dopo i primi due giri, durante il passaggio di cool down, Max e l’ingegnere di pista italiano parlano della possibilità di “switchare” sul gomma da asciutto. Forse i tempi sono prematuri per questa opzione e si procede per un altro giro lanciato. La pista migliora molto rapidamente e infatti il monitor dei tempi è un continuo illuminarsi di settori viola. Dopo ogni tornata push Lambiase si premura di comunicare di raffreddare le gomme soprattutto nella prima fase del giro successivo. Segno evidente che i compound impiegano tempo per rientrare nella giusta finestra operativa.
1.58.515. Con questo tempo l’olandese chiude in seconda piazza alle spalle di un ottimo Charles Lecerc.
Il secondo blocco si apre con una pista molto migliorata. Basterà per passare alle coperture da asciutto? La risposta è negativa. Almeno in prima battuta Verstappen è in pista ancora con gomma intermedia. Il primo giro è una sorta di test della pista. Max si apre in radio e dice che si inizia a vedere una linea asciutta. In effetti, dopo Les Combes, la traccia chiara è evidente. Max parte comunque per un giro dopo che Lambiase gli ha chiesto di valutare se sia il caso di passare alle slick.
La Red Bull n°1, prima di fare altre valutazioni, vuole marcare un tempo di sicurezza. 1.55.535 il riscontro dopo il primo giro push: P1 momentanea. Arriva immediatamente il punto della situazione sulle gomme. Lambiase averte che Max, se vuole provare un giro con le slick, deve entrare subito ai box. Cosa che l’olandese fa anche perchè viene avvisato dello switch alla soft di Valtteri Bottas, il primo del lotto a farlo.
Il campione del mondo monta gomma soft e con questa si lancia per un tentativo push. Lo penumatico a banda rossa “non si accende” e infatti i tempi non calano. Almeno nel primo assalto. Gli altri concorrenti, invece, migliorano sensibilmente, compreso Perez. Max si salva per il rotto della cuffia dopo un secondo giro non proprio eccezionale. L’alfiere della Red Bull è decimo.
La certezza di questa ultima sezione è data dall’uso delle gomme: le slick saranno protagoniste assolute. Da sottolineare che, comunque si chiuda questo turno, non sarà Verstappen il poleman perché deve scontare cinque posizioni di penalità per la sostituzione della trasmissione.
Con questo set di soft, Max lamenta vibrazioni nel giro di lancio che viene comunque gestito con attenzione per mettere in temperatura i compound. Occhio alla track position e tornata che parte dopo il rituale “Recharge off when you ready, track is clear” comunicato alla radio da Lambiase. Da sottolineare che per la prima volta in questa qualifica è possibile usare il DRS. Cosa che dà un innegabile vantaggio alla RB19. Alla fine del giro Max è secondo alle spalle di Leclerc. Lambiase si apre in radio e chiede al pilota se ha avvertito overheating in curva 9-10. Risposta negativa mentre la vettura si avvia verso i box.
Ultimo assalto delle qualifiche del Gp del Belgio 2023. Nel giro di uscita Max è alle spalle di Alonso e si premura di aprire il giusto gap per non subire gli effetti negativi dell’aria sporca su una pista dove conta molto l’efficienza aerodinamica. 1.46.168 per l’olandese che piazza, tanto per cambiare, il miglior tempo. Perez, con l’altra RB19, è ottimo terzo. Tra le due Red Bull la Ferrari di Leclerc.
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1TV, Oracle Red Bull Racing