Formula 1

Red Bull conta di liberare il potenziale della RB19 in Fp3

Quello ungherese è forse stato il peggior venerdì stagionale per la Red Bull. E non per le posizioni nelle quali Verstappen e Perez hanno chiuso nelle Fp2, l’unico turno svoltosi per intero, ma per la difficoltà a mettere insieme una tornata buona con meno carburante a bordo. La RB19, che si è presentata con novità importanti nella zona degli inlet, ha stranamente faticato con poco carico salvo poi, specie con l’olandese, riprendersi quando è stato provato un mini-stint con maggior carico di benzina. 

Un lavoro comunque indecifrabile quello degli uomini di Milton Keynes che, come i rivali, hanno dovuto far fronte alla scarsità di treni di gomme per soddisfare il meccanismo dell’Alternative Tyre Allocation che sarà sperimentato nelle qualifiche odierne. Il sistema, è bene preannunciarlo, sembra andare di traverso a Max Verstappen che lo ha aspramente criticato. Ma ci arriveremo. 


Red Bull: Sergio Perez non vede la luce in fondo al tunnel

Ciò da cui è necessario partire è l’ennesimo avvio di weekend horror per Sergio Perez. Un pilota stretto nella morsa della pressione che, evidentemente, sta mal digerendo il ritorno in attività di Daniel Ricciardo che ha puntato il sedile della RB19 n°11 e che forse sta accusando anche le continue frecciate di un Helmut Marko che tutto sa essere fuorché un abile psicoterapeuta. 

Il messicano, all’avvio della Fp1, l’ha messa a muro dopo aver preso l’erba all’ingresso di curva 5 (in alto la sequenza). Una leggerezza che gli è costata l’intera prima sessione e che ha costretto i meccanici agli straordinari. Ma soprattutto ha contribuito ad alimentare il clima negativo che si è creato intorno al pilota.

Stavolta Perez non ha accampato scuse prendendosi la piena responsabilità dell’accaduto: “L’incidente? Si è trattato di un errore da parte mia. I ragazzi hanno fatto un lavoro straordinario rimettendo a posto la macchina e permettendomi di girare un po’ in Fp2″.

Alla fine della suddetta sessione il bottino è risultato piuttosto magro visto che ha chiuso in diciottesima piazza. “Avevamo gli aggiornamenti da esaminare – ha spiegato Checo ai microfoni di Sky Sports – e ho dovuto modificare il mio programma.  Anche perché, con questo nuovo format, sarà importante trovare un buon bilanciamento con tutte le mescole, perché in qualifica dovremo usarle tutte”.

Sugli pneumatici, a voler individuare un barlume di speranza, Perez si è mostrato cautamente soddisfatto: “Ho avuto delle buone informazioni, siamo riusciti a girare anche con la media e abbiamo raccolto dei buoni dati”. Sensazioni che vanno trasformate in prestazioni perché il messicano è l’osservato speciale del team dopo una serie di gare pessime. Lo stesso Chris Horner, uno che non si è mai espresso duramente nei riguardi del suo pilota, ieri ha parlato di situazione frustrante.

Sergio Perez (Oracle Red Bull Racing) si prepara a scendere in pista

Red Bull: Verstappen boccia l’ATR

La seduta di lavoro dell’olandese non è stata lineare come al solito. Se sul race pace la situazione sembra essere abbastanza buona visto che la vettura n°1 è stata in grado di sciorinare la solita super costanza mostrata in altre situazioni, resta da sistemare il giro secco dove alcune difficoltà sono emerse chiaramente.

Motivo di ciò? Probabilmente il lavoro svolto in vista delle nuove qualifiche. Max è sembrato infastidito alla fine della sessione tanto da bocciare la nuova linea definita dalla FIA. “Abbiamo avuto delle limitazioni per via del nuovo format delle qualifiche per cui non abbiamo voluto sprecare troppi set di gomme per prepararci al meglio per domani. Questo è un peccato, perché c’erano tante persone sulle tribune e non abbiamo regalato loro molto. Vedremo cosa riusciremo a fare per migliorare la situazione, perché così si risparmiano troppe gomme e non credo sia corretto“.

Per Red Bull, mai come stavolta, era necessario girare per valutare gli aggiornamenti introdotti sulla vettura. Pochi i dati accumulati tanto che Verstappen non s’è voluto sbilanciare: “Onestamente è molto difficile interpretare i dati. Innanzitutto dovremo capire se tutto si correla bene con la galleria del vento. Credo però che la macchina non abbia dato brutte sensazioni. C’era un po’ di sottosterzo, ma quando sono uscito la seconda volta per fare il long run è sembrata piuttosto competitiva. Valutare il passo sul giro secco è difficile, ma penso che la macchina resti comunque forte”.

Max Verstappen (Oracle Red Bull Racing)

Proprio sulla valutazione degli update, Max ha lanciato una frecciatina al collega di garage. E non è la prima volta che accade: “Non è stato ideale non provare la vettura – ha detto in relazione all’incidente di Perez – Però la macchina è stata rimessa a posto molto rapidamente e i ragazzi hanno lavorato molto bene in questo senso“.

Il vero potenziale della RB19 si potrà osservare sin dalle prossime libere poiché non si faranno i conti con il contingentamento dei treni di gomme. Capiremo altresì se il lavoro notturno dei campioni del mondo, solitamente molto efficace, sarà stato in grado di riconsegnare un veicolo meno nervosa ad una coppia piloti che è alla ricerca della dodicesima vittoria consecutiva.


Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto: F1
, Oracle Red bull Racing

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Pubblicato da
Diego Catalano