Analisi Tecnica

Red Bull RB19/Analisi tecnica: inlet pance miniaturizzate per incrementare il volume del sottosquadro

Red Bull non ha alcuna intenzione di fermarsi. L’obiettivo è sempre il medesimo: vincere tutte le gare sino alla fine della campagna agonistica 2023. Ai competitor nemmeno le briciole insomma. Il dominio del team austriaco prosegue malgrado ultimamente gli avversari in qualche modo si sono avvicinati. Ma il team di Milton Keynes sa esattamente cosa fare. Non sfodera aggiornamenti a profusione e preferisce ritoccare la propria monoposto per non rompere gli equilibri quasi perfetti.

Il gruppo di tecnici capeggiati da Adrian Newey ha svolto un lavoro strepitoso. Il nuovo corpo regolamentare è stato interpretato al meglio a livello aero, con un reparto dinamico che ha saputo fornire alla RB19 un’importante qualità: amministrare alla perfezione le mescole in tutte le condizione. La finestra di messa a punto è grandissima, elemento che da la possibilità di adattare i bolidi blue racing a qualsiasi contesto.

Sul fronte motoristico il “lascito” di Honda è stato gestito alla perfezione. Il giovane reparto Red Bull Powertrains ha mostrato tanta abilità nella compenetrazione tra motore, sistema ibrido e meccanica. Nessun punto debole insomma. Senza contare Verstappen, splendido interprete che nei momenti più delicati sa mettere del suo per eliminare sul nascere possibili problematiche. Malgrado la capacità minore di sviluppo dovuta alla sanzione relativa allo sforamento del budget cap, la bravura di presentarsi ai nastri di partenza del campionato con una vettura competitiva e “facile” da comprendere a fatto la differenza.

Red Bull è la squadra che di gran lunga ha mostrato la miglior comprensione del corpo normativo. Per questa ragione, come detto, le modifiche sono mirate e soprattutto sempre effettive. In Ungheria arriva uno step evolutivo che dovrebbe incrementare le prestazioni in maniera significativa. Durante le consuete verifiche tecniche del giovedì, la nostra presenza in pit lane ci ha concesso un primo sguardo in attesa dei riscontri della pista.


Red bull RB19: si potenzia l’effetto outwash

La maggior parte delle modifiche si concentrano all’ingresso delle pance. La sezione è stata decisamente ridotta, come è possibile notare tramite la grafica a seguire che, di fatto, realizzare un compare tra nuova e vecchia versione. Non è la prima volta che il team campione del mondo in carica realizza dei cambi in questa zona dell’auto. A Baku, per esempio, le RB19 si presentarono con una sezione già ridotta rispetto alla versione standard di inizio anno.

inlet pance Red Bull RB19 – Gp Ungheria 2023

Inoltre gli aggiornamenti si estendono anche sul pianale che precede l’ingresso delle pance, il quale ha subito un allungamento ed un parziale reshaping. Gli obiettivi che si inseguono sono due: aumentare il volume al di sotto delle pance e incrementare la pressione statica in quella zona. Per rendere maggiore il volume compreso tra pance e fondo le strade sono due: ribassare il pavimento, strada decisamente deficitaria per meri scopi aerodinamici, oppure alzare le pance stesse. La seconda direzione è quella scelta, ma per realizzarla con profitto bisognava diminuire la sezione delle bocche che alimentano il sistema di raffreddamento interno.

Ricordiamo infatti che le pance devono rimanere all’interno di un volume regolamentare e Red Bull utilizza dei sidepod che già di per sé sfruttano questo limite superiore. Per di più, per quanto concerne il raffreddamento, bisogna dare tanti meriti agli ingegneri per aver messo assieme un sistema di smaltimento del calore decisamente efficiente.

L’interessante update prodotto aumenta la pressione statica nella zona del sottosquadro e per questo motivo è stata allungata la sezione del pianale. Come ribadiamo spesso, rendendo più ampio il sottosquadro si riesce a generare una sovrappressione maggiore nella zona adiacente all’abitacolo. Questa aiuta alla generazione dell’outwash, effetto essenziale su queste vetture. Per cercare di equilibrare lo smaltimento delle temperature il cofano motore appare con aperture più ampie, come è possibile osservare nell’illustrazione che segue.

sottosquadro Red Bull RB19 – Gp Ungheria 2023

Il volume disponibile (evidenziato in giallo) è aumentato. Questo permetterà alla Red Bull di “maggiorare” la portata d’aria pulita verso il posteriore e, di riflesso, generare più outwash. Questa è la zona nevralgica della RB19 e da qui deriva molta della sua forza. Un concept su cui si è scelto di puntare forte già dalla passata stagione, posizionando i due coni anti intrusione in punti specifici per incrementare il sottosquadro.

Il resto della vettura è rimasto invariato, in quanto la conformazione del corpo vettura in merito alle delle pance risulta il medesimo, come anche la zona di transizione tra pance e fondo. Difficile, se non impossibile, quantificare il vantaggio che porterà in pista, in un fine settimana dove sono attese temperature molto alte che metterà a dura prova l’impianto di smaltimento termico.


Autori e immagini: Alessandro Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich –@niccoloarnerich

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Pubblicato da
Zander Arcari