Formula 1

Ferrari e Mercedes si lanciano il guanto di sfida

Ancora poche ore e i motori della F1 tornano a ruggire. Con Zandvoort si apre l’ultima fase della stagione che sta per scrivere i suoi verdetti principali. Max Verstappen è alla ricerca della nona vittoria consecutiva e intende farlo davanti al suo caldissimo pubblico; Red Bull, già in possesso del record di trionfi consecutivi, vuole allungare la striscia per entrare definitivamente nella storia. E dietro? Mercedes, Ferrari, Aston Martin e la più attardata McLaren provano a vincere il mondiale degli umani perché quello degli extraterrestri è assegnato da un pezzo. 

Gli inseguitori vivranno le ultime dieci gare sospesi tra la voglia di chiudere in seconda piazza e la necessità di lavorare in chiave 2024 per non presentarsi ai nastri di partenza nuovamente per lottare per un bottino magro quale è quello della piazza d’onore. E’ dall’equilibrio di queste impellenze che emergerà il titolare del campionato nel campionato.

Diverse sono le strategie che il poker summenzionato di squadre adotteranno. Da un lato abbiamo Mercedes, Ferrari e Aston Martin, dall’altro la McLaren. In un focus pubblicato recentemente si è dimostrato come la scuderia di Woking sia l’unica del pacchetto presentato a dover per forza di cose spingere sugli update, se non altro per colmare quel deficit mostrato con il package a basso carico. Monza è alle porte e la MCL60 non può essere quella vista in versione Spa-Francorchamps, quando si è rivelata incapace di proporre velocità di punta adeguate. 

Max Verstappen precede Carlos Sainz subito dopo la partenza del GP di Spagna

Gli altri tre competitor, in linea di massima, sposeranno lo stesso approccio: lavorare in vista del 2024 senza perdere di vista il campionato in corso che sarà usato come una sorta di palestra tecnica per soluzioni che dovranno essere applicate sui modelli della prossima annata sportiva. Questo approccio duale, presente – futuro, è stato confermato da Frédéric Vasseur, Toto Wolff e Mike Krack

Arrivare secondi non dà grossi vantaggi in termini di ore di sviluppo visto che il meccanismo dell’Aerodynamic Test Regulation penalizza chi arriva più in alto, ma i dividendi stabiliti dal Patto della Concordia sono una buona medicina per superare l’eventuale malessere. E poi c’è la questione del prestigio: battere rivali di grande nome è sempre un vanto a cui non si vuole resistere. 

Attualmente, osservando la classifica Costruttori ed intrecciandola con le dinamiche emerse in pista, sembra che siano Mercedes e Ferrari le franchigie indicate a giocarsela. Aston Martin è in frenata da molte gare e non sembra che le cure somministrate alla AMR23 abbiano sortito effetti rimarchevoli. McLaren, in rampa di lancio e grande ascesa, sembra aver accumulato un ritardo troppo grande dalla seconda posizione per potersi inserire in maniera definitiva. 

Ferrari e Mercedes si sfidano a distanza

La Stella a Tre Punte (P2, 247 punti) e la compagine di Maranello (P4, 191 punti) sembrano pertanto essere le realtà più accreditate a giocarsela. E per questo il loro rappresentanti stanno dichiarando apertamente che l’obiettivo è la casella d’onore.  Charles Leclerc, dopo un Gp del Belgio che lo ha visto gran protagonista con un terzo posto alle spalle delle inarrivabili Red Bull RB19 ha lanciato la sfida nei giorni scorsi:

Penso che un obiettivo realistico dovrebbe essere quello di cercare di arrivare secondi nel Costruttori, il che sarà una sfida perché la McLaren è tornata a lottare, e la Mercedes è sempre forte. Aston Martin è un po’ calata di recente, ma non ho dubbi che tornerà. Quindi sì, questo è il nostro obiettivo. Abbiamo alcuni aggiornamenti in arrivo nella seconda parte della stagione, che speriamo facciano la differenza e ci aiutino a raggiungere questi scopi“. Queste le parole di Leclerc.

Quegli update cui fa riferimento il monegasco dovrebbero essere adattamenti alle varie piste o trattarsi di pezzi che verranno testati in chiave 2024. Quel che davvero farà Ferrari è proseguire nel cammino di ottimizzazione della correlazione pista-simulatore che negli ultimi tempi ha balbettato. Ancora, si punterà a massimizzare la comprensione della vettura settandola in maniera più efficace per estrarre del potenziale che gli ingegneri ritengono essere rimasto nascosto. 

la felicità di Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) alla fine della Q3 – Gp Belgio 2023

Se questo basterà per compiere la rincorsa lo capiremo nei prossimi tempi, ma le alternative non sono altre. I vertici del Cavallino Rampante non intendono spendere risorse su una vettura rivelatasi deludente e stanno facendo all-in, ancora una volta, sul campionato successivo. 

Più o meno la strategia postulata in quel di Brackley che ha sparato quasi tutte le cartucce di sviluppo della W14 che sarà oggetto di rimaneggiamenti minori da qui all’epilogo di Abu Dhabi. Toto Wolff, in una sfida verbale che tale non è, sembra rispondere direttamente all’alfiere della rossa: “È bello tornare al lavoro. La pausa estiva è importante per tutti per prendersi un meritato tempo libero, ma siamo piloti e amiamo il brivido della competizione”.

Torniamo carichi e pronti per la seconda metà della stagione. C’è molto per cui lottare e non molleremo. Spingeremo forte nella battaglia per il secondo posto nel Campionato Costruttori. Porteremo avanti lo sviluppo anche per il 2024”. Le due nobili casate della F1 sembrano essersi lanciate il guanto di sfida. Quando c’è l’onore di mezzo anche un secondo posto ha un valore superiore. 


Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto: F1
, Scuderia Ferrari, Mercedes AMG

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Diego Catalano