Formula 1

Gp Olanda 2023/Anteprima tecnica: Ferrari cura la meccanica anteriore per ottimizzare grip e rotazione della SF-23

Ferrari arriva da un’ottima prestazione considerando il valore della propria vettura. Un podio di Leclerc mai messo in discussione, tenendo a bada in primis la Mercedes di Lewis Hamilton, volenterosa ma senza il passo adeguato per raggiungere la rossa, e a seguire tutto il gruppo di inseguitori e pretendenti all’obiettivo seconda forza del campionato. Red Bull resta lassù in cima ma per lo meno, a Spa-Francorchamps, lato Charles, si è visto uno step evolutivo concernente l’amministrazione totale del week end di gara.

Il monegasco ha saputo interpretare al meglio la sua monoposto. Una SF-23 più scarica a livello di set up rispetto ai competitor per favorire le prestazioni nei tratti ad alta velocità di percorrenza. Il tutto lasciando il compito ai piloti di ottimizzare il T2 ottenendo buoni riscontri, porzione della pista belga dove la spinta verticale generata dalle wing car risulta cruciale.

Arrivando in Olanda la sfida è grande. La lunga pausa estiva ha dato modo ai tecnici di analizzare con cura tutti i dettagli. Studiare e allo stesso tempo migliorare i punti deboli. Il lavoro al simulatore verso Zandvoort lascia un cauto ottimismo in GES. La vettura con su il Cavallino Rampante, secondo le informazioni raccolte, dovrebbe essere in grado di offrire un buona performare. Questo a patto che, ovviamente, la messa a punto della rossa venga centrata appieno.


Gp Olanda 2023/Anteprima tecnica: saper gestire l’avantreno farà la differenza

Per la prima volta dopo molti anni, la gara inaugurale dopo le “vacanze” d’agosto si terrà in territorio olandese. Il tracciato è assai peculiare in quanto è caratterizzato da diverse curve ad ampio raggio. Per di più il percorso è piuttosto stretto e troviamo in diversi punti dei banking positivi. Questo significa che alcune curve sono inclinate verso l’interno, specificità che favorisce la generazione di grip sull’asse anteriore.

Proprio per tale motivazione, il trend generale durante la prima sessione di prove libere sarà quello di testare un graduale abbassamento del livello in merito al carico frontale. Questa prerogativa consente ai team di caricare maggiormente il posteriore e trovare quindi un bilanciamento più spostato sul retrotreno, “preoccupandosi” in misura minore di fornire aderenza all’asse frontale.

Un circuito che pertanto va incontro alle esigenze degli ingegneri, i quali cercano più spinta sull’asse posteriore viste le velocità medie elevate nelle fasi di percorrenza. A livello sospensivo osserveremo un avantreno forse non così rigido, anche se i cambi di direzione non mancano su questa pista. Lo scorso anno Mercedes effettuò un cambio a livello di rigidezza sulle barre anti-rollio anteriori, mentre in Ferrari decisero di irrigidire il posteriore proprio per favorire i cinematismi dell’asse frontale.

Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) in sella alla F1-75 durante le Fp2 a Zandvoort

Da questo punto fondamentale inerente alla mera configurazione sospensiva delle vetture ad effetto suolo, possiamo capire con facilità un fatto: sebbene l’anteriore a livello aerodinamico sia favorito grazie al layout del circuito, la necessità di bilanciare il set up generale a livello meccanico per trovare prestazione anche nelle zone medio-lente impera. Non riuscirci vorrebbe dire soffrire una “carenza cinematicanociva.

Inutile dirlo… Ma guarda caso anche la Red Bull arriverà con un buon vantaggio sulla concorrenza anche in Olanda. Una RB19 che possiede probabilmente l’anteriore più solido della griglia e questo dovrebbe facilitare non poco la ricerca dell’ottimo a livello sospensivo. A Zandvoort la squadra di Milton Keynes potrebbe presentarsi con una vettura più scarica al posteriore rispetto ai più. Essenzialmente perchè gli ingegneri vestiti di blue racing possono giocare con le configurazioni grazie al maggior livello di efficienza di cui possono disporre.

Per confermarlo basta ricordare le varie configurazioni adottate durante i primi dodici round della campagna agonistica 2023. Su circuiti da alto carico Red Bull ha sempre potuto scaricare le ali, Mentre in quelli dove era richiesta una minor spinta verticale, potevano scendere in pista con un quantitivo più grande in merito alla deportanza, senza però pagarne il prezzo.


Gp Olanda 2023/Anteprima tecnica: Ferrari sceglie una direzione ben precisa sulla messa a punto

Se Ferrari lavorerà al meglio può puntare in alto in Olanda, perlomeno in qualifica visti i risultati della passata stagione. La “convinzione” su questo aspetto viene corroborata nel considerare il passo avanti per quanto riguarda la stabilità del carico derivante dal fondo. Le scelte in termini di downforce dovrebbero ricalcare quelle utilizzate nel 2022. Parliamo quindi di un’ala da medio/alto carico aerodinamico anche nel mondiale in corso.

Le temperature dell’asfalto potrebbero esser piuttosto elevate, tematica assai patita sulla rossa non appena la pista si scalda. Questo fattore potrebbe essere senza dubbio determinante e, proprio per questo, da quello che Formula Uno Analisi Tecnica ha appreso negli ultimi giorni, il reparto dinamico di Maranello ha varato diverse impostazioni per amministrare dovere le copertura, sia nella fase di attivazione che per quanto riguarda il mantenimento della corretta working range negli stint a lunga durata.

A seguire proponiamo il grafico dei micro settori sulla qualifica: Ferrari vs Red Bull, Gp Olanda edizione 2022. Dando una rapida occhiata salta alla vista come la RB18 non sfigurasse affatto in percorrenza, riuscendo ad ottenere un ottimo spunto in ogni allungo del tracciato. Andamento che con ogni probabilità vedremo anche durante i prossimi giorni. Con un margine di setup inferiore la SF-23 fece comunque un lavoro molto buono sulla gestione gomma. I presupposti sembrano quindi esserci, ma naturalmente dovranno essere concretizzati in pista.

micro settori: Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) – Max Verstappen (Oracle Red Bull Racing) – Gp Olanda 2022

Come abbiamo accennato in precedenza, durante il fine settimana 2022 furono attuati cambiamenti a livello sospensivo sulla rossa, con l’intento di conferire maggiore direzionalità e aderenza all’anteriore. Tenendo presento le peculiarità della SF-23, questa sarà la direzione da prendere anche attualmente. Proprio perchè il posteriore della Ferrari avrà bisogno di tanta spinta verticale. Ricordiamo che su tracciati da medio-alto carico la carenza in termini di carico posteriore si è sempre fatta sentire allargando il gap sugli avversari.

Gli pneumatici anche in questo caso reciteranno un ruolo centrale, visto che durante l’arco di una tornata resta difficile contenere le loro temperature. In genere le squadre iniziano il giro sotto il range ottimale in modo da arrivare alle ultime curve con una mescola di poco sopra il quello ottimale. Una mescola in overheating nell’ultima parte della pista non era nulla di strano la passata stagione, in quanto quasi nessun pilota faticava a surriscaldarle. Ecco perchè, appunto, amministrare al meglio le coperture si attesta come una delle sfide più probanti a Zandvoort.


Autori: Alessandro Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich –@niccoloarnerich

Immagini: Scuderia Ferrari

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Pubblicato da
Zander Arcari