Red Bull ha costruito una vettura iperuranica. La RB19 non ha rivali e nessuno, a quanto pare, è in grado di batterla. Vacanze finite, si riparte da dove ci si era lasciati. Si arriva in Olanda, casa del due volte campione del mondo Max Verstappen. Nel mirino della squadra di Milton Keynes non può che esserci la conferma di quanto visto nei mesi scorsi. Si apre cosi il fine settimana sul “Max Express”, abituato ormai da tempo ad avere l’orizzonte sempre limpido, senza grosse preoccupazioni.
Il giovane talento di Hasselt, ancora una volta, è il più veloce al debutto in questo venerdì di fine estate. L’attuale leader della classifica piloti è abituato a non lasciare nemmeno le briciole a chi lo insegue, tantomeno durante le prime due sgambate per saggiare le condizioni della pista. Durante le Fp1 l’olandese inizia con un “ordinario” miglior tempo “calzando” le Pirelli a banda bianca. Il suo distacco da chi insegue, in questo caso Lewis Hamilton, si attesta circa sul mezzo secondo dalle W14 numero 44.
Tanto basta per differenziare il lavoro rispetto ai suoi colleghi. Verstappen si concentra sin dalle primissime battute nella mera simulazione del passo gara, caratterizzata da giri più lenti rispetto al suo solito, ma ovviamente senza troppi allarmismi. Le Fp1 si concludono con una bandiera rossa causata dal tedesco Niko Hulkenberg. Aspetto che però non ha di certo impedito a Max di confermarsi il più veloce anche nel giro secco, davanti agli esperti e mai domi Alonso e Hamilton.
Epilogo leggermente diverso nella seconda di prove libere del venerdì di Zandvoort, dove i sessanta minuti a disposizione per testare al meglio le vetture sono stati in parte compromessi da una bandiera rossa, causata dal rocambolesco incontro in curva 3 tra un paio di australiani: Daniel Ricciardo su Alpha Tauri, Oscar Piastri al volante della McLaren. Nonostante il primo posto preso in prestito da Norris per soli 23 millesimi, l’olandese riesce comunque ad assicurarsi la prestazione migliore nel passo gara, sottolineando di tenere sott’occhio la McLaren in vista delle qualifiche di domani.
Verstappen si dimostra tranquillo e soddisfatto da questo venerdì caratterizzato dal traffico in pista, che non gli ha impedito di acquisire fiducia su un circuito singolare come quello che sorge a pochi metri dalla spiaggia nei paesi bassi, ribadendo come la vicinanza dei colleghi nel giro secco non rappresenti assolutamente motivo di preoccupazione per lui e per la squadra. Non c’è posto per Perez nella top 3 della classifica odierna, in una giornata nella quale il messicano dimostra ancora di non avere la giusta confidenza con la vettura rispetto al suo compagno di box.
Dopo aver concluso le sessioni in P4 e poi in P7, a quasi mezzo secondo dal genio del volante che abita il garage affianco, il messicano considera tutto sommato la sua prestazione “positiva”, affermando di aver raccolto dati importanti in vista del proseguo del weekend. Informazioni che risulteranno importanti, secondo Checo, per far fronte ad una griglia compatta che garantirà una lotta serrata in gara.
Dopo poche tornate in pista Verstappen si apre in radio. La sua comunicazione riguarda le gomme. Più precisamente le difficoltà di attivazione delle mescole e, più precisamente, una certa lotta per mantenere nella corretta finestra di funzionamento l’anteriore sinistra. Per di più, osservando gli on board, abbiamo notato qualche piccola difficoltà in alcune curve. Ci riferiamo all’impossibilità di raggiungere l’apice e percorrere in scioltezza questi tratti.
Per il resto la RB19 ha mostrato un ottimo bilanciamento di base. Corretto solo in minima parte con i solito ritocchi sul carico sviluppabile all’avantreno. Il potenziale è di molto superiore a quello che abbiamo visto. Lo sostiene Max con molta tranquillità. Si tratta, appunto, di curare maggiormente le fasi di rotazione della vettura. Parlando del team di Woking, il pilota figlio d’arte si complimenta assai. Sostiene addirittura che potrebbero competere con loro.
Tuttavia, frasi di circostanza a parte, il “nostro” sa bene che nessuno può batterlo. Tantomeno una tarantolata McLaren nella miglior versione di se. Insomma… Parliamo di un venerdì ordinario per i due della Red Bull che non sono affatto preoccupati dalle prestazioni degli avversari, ma che al contrario si dichiarano apparentemente pronti al confronto, qualora il circuito colorato d’arancio lo permettesse.
Autore: Vanessa Caputo – @calliopve
Immagini: Oracle Red Bull Racing