Cosa farà Carlos di Spagna? Il quesito sulla permanenza di Sainz in Ferrari o sull’eventuale migrazione verso le sirene teutoniche (Audi) resta aperto. Prima di addentrarmi nel cuore del problema, vorrei fare un piccolo preambolo. Per fortuna dopodomani si ricomincia con i motori rombanti, pardon le power unit sibilanti, e ci si lascia questo “horror vacui” delle dannate vacanze estive della F1 (vacanza e F1 accostati fa già ridere di suo) riempito con il nulla farcito di niente e trapuntato di vuoto.
Difatti non solo si è amplificato qualsiasi sfogo giunto da chicchessia, ma si sono apprese cose talmente mirabolanti sul mondo della F1 da cambiarla per sempre. Attenzione: sono sarcastico Comunque, torniamo al quesito iniziale. Leclerc e Sainz sono entrambi in scadenza. In F1 e anche nel calcio (e in molti sport) essere in scadenza di contratto significa che si ha ancora un anno prima della “vera” scadenza.
E di solito si negozia prima della scadenza dell’ultimo anno di contratto, sia per rinnovarlo (di solito accade questo) sia per annunciare il passaggio ad altra squadra. Questa è la regola, pur con le dovute eccezioni. Se da una parte il rinnovo di Leclerc dovrebbe essere già andato in porto, la stessa cosa non si può certo sostenere per lo spagnolo Carlos Sainz che, avendo tanta stima di se stesso come è giusto che sia, come per il compagno nutre un sogno ben preciso: laurearsi campione del mondo di F1.
Tuttavia Vasseur, ultimamente molto presente sui media, ha già fatto capire che non c’è fretta e che da qui alla fine dell’anno (solare) probabilmente si cercherà di trovare una soluzione in tale senso. Da una parte la strada della continuità è quasi obbligata per un team principal. I piloti sono ben integrati in Ferrari, sono abbastanza bravi, l’uno con le potenzialità di un campionissimo, l’altro un pelo sotto, e non avrebbe senso cambiarli.
John Elkann aveva il sogno mostruosamente proibito di portare sir Lewis Hamilton in Red, e ciò avrebbe cambiato tutto. Ma i primi timidi approcci amorosi non sono diventati un fuoco passionale e, come si sa, per sposarsi bisogna essere in due. Dunque, usato sicuro, se mi permettete l’espressione.
Il problema potrebbe sorgere, tuttavia, per Carlos. Nel senso che il figlio d’arte non vuole fare il numero due, e ci sta, eppure sa bene che se continuasse a restare in Ferrari inevitabilmente sarebbe il fido scudiero di Charles. Da qui le voci, che hanno un loro fondamento, dell’opzione Audi–Sauber per il 2025. Tra l’altro c’era pure la suggestione di Binotto in Audi, cosa che ora pare tramontata, che sicuramente avrebbe fatto piacere a Sainz.
Pilota di provata esperienza, il nostro sarebbe di certo utile per un team che aspira a diventare top team, com’è il caso di Audi ovviamente. Ma ci potrebbe essere anche un’altra ipotesi. Che Carlos utilizzi l’ipotesi tedesca quale grimaldello per ottenere un contratto migliore del precedente e, comunque, per farsi confermare.
Insomma, come accade spesso, piano A: minaccia di interessamento di un altro team per spuntare condizioni economiche (e non solo) favorevoli per il rinnovo. Piano B: andare davvero in Audi. E’ una cosa su cui gli addetti ai lavori stanno ragionando. Ed evidentemente hanno buoni motivi per farlo.
Resta il problema di come farà Vasseur a trattenere Carlos, se lui chiederà eventualmente di essere trattato alla pari di Leclerc. Tuttavia, anche qui esiste una chiara via d’uscita. Basta che sia la pista a dare il proprio verdetto.
Autore: Mariano Froldi – @MarianoFroldi