Ferrari non si scorda mai. Lo sa bene Alonso che all’interno del team più prestigioso della F1 ha passato un intero lustro. Il divorzio consensuale avvenuto al termine della “sfortunata” campagna agonistica 2014 è stato doloroso per entrambi. Il campionissimo di Oviedo meritava il titolo con la rossa, specie durante la stagione 2012. Con ogni probabilità, parliamo della migliore di tutta la sua carriera. Purtroppo però, tutti sappiamo come è andata.
Un amore terminato nei peggiore dei modi: uno zero grande come una casa nella casella titoli iridati per ambedue i componenti di questa bramosia sfumata. Le separazioni non sono mai facili. Tutto vero. A tal proposito c’è un detto che recita più o meno così: “il rispetto che emerge nel post-relazione ti fa capire con che genere di persona hai speso il tuo tempo“. La riflessione è senza dubbio valida. Ma non sempre è utile alla causa.
A tal proposito cascano a pennello le parole di Fernando. Interpellato dai media, il due volte iridato non si tira mai indietro. Specie se l’argomento annovera Ferrari tra le riflessioni. Prima di leggere le parole dell’iberico va rimarcato un fatto: Alonso non ha peli sulla lingua e preferisce sempre dire quello che pensa. Non importa se sia spiacevole o imbarazzante. Quello che conta è dar sfogo alle proprie idee così come nascono in testa.
In occasione del Gran Premio di Monza era impensabile che qualcuno non desse fiato alla voce di Fernando in relazione alle gesta del Cavallino Rampante. Lui che lungo le pieghe che compongono lo storico tracciato brianzolo, con la rossa, ha vinto al primo colpo. Una lotta serrata con la McLaren di Jenson Button che fece esplodere di gioia migliaia di tifosi. Tornando al presente, queste le sue affermazioni di sabato scorso:
“Conquistare la pole position a Monza è perfetto per loro (Ferrari ndr.), ma non dimentichiamo che la gara è domani. Abbiamo visto in molte occasioni una Ferrari davanti a tutti dopo le qualifiche che poi non è stata in grado di festeggiare la domenica, specialmente la scorsa stagione. Nel 2022 la rossa era in pole per il 60% delle volte con Charles Leclerc, ma il giorno dopo a vincere era Max Verstappen…”
Sicuramente il due volte campione del mondo non passerà alla storia per la sua simpatia. Al contrario molto spesso le sue parole sono l’equivalente di uno “schiaffo per cena”. Ciononostante, definendo perlomeno indelicate le sue considerazioni in casa della Ferrari, c’è qualcuno al mondo che può dargli torto? Credo di no. E per come stanno messe le cose sarebbe meglio dare risalto a questo fatto piuttosto che attaccare l’asturiano tacciandolo di anti-ferrarista.
Ma il “nostro” non si ferma qui. Tenendo presente la classifica dedicata ai team, dove la lotta che Aston Martin sta cercando di vincere sulla rossa risulta più che serrata, Fernando congettura ancora sulla scuderia italiana rincarando la dose. Poteva essere altrimenti? D’altronde, anche in questo caso, non fa altro che soddisfare l’interlocutore con il proprio parere al riguardo. Giusto o sbagliato che sia.
“Pensando al nostro campionato costruttori se Ferrari porterà tanti punti a casa qui a Monza non sarà affatto buono per noi. Ferrari in questo mondiale ha mostrato tanta velocità, ma al momento sono ancora dietro di noi. Senza dubbio una cosa difficile da spiegare: erano in prima fila in Bahrain, Arabia e in pole a Baku. Hanno una monoposto ottima ma sono ancora dietro…”
Anche in questo frangente l’empatia dello spagnolo verso la sua ex squadra è pari a zero. Per di più la “balestrata” riguardo l’incapacità Ferrari di raccogliere i frutti del proprio lavoro in merito alle possibilità è molto grande. Tuttavia, come per il ragionamento fatto in precedenza, possiamo dire che le parole di Alonso non corrispondano alla verità? Sfortunatamente per la squadra emiliana Fernando ha nuovamente ragione.
Resta indelicato ma continua a fare centro con le sue analisi puntuali. Per questa ragione, piuttosto che rimarcare la sua insensibilità, sarebbe più saggio riflettere sul perché tutto questo avviene. I motivi per cui Ferrari spesso getta alle ortiche gran parte del potenziale a disposizione mentre altri team, per contro, ottimizzano le risorse e ottengono di più di quello che forse meriterebbero.
Concludendo questo breve articolo un fatto sembra palese: partendo dal presupposto che valutare le opinioni altrui non è mai semplice, Fernando annovera tra le sue doti un punto di forza: schivare il perbenismo. Cugino dell’ipocrisia, parliamo di un fenomeno nocivo che spesso fa più danni di quello che si possa pensare.
Chi in Formula Uno come nella vita stessa non prende mai una posizione, per scomoda che possa arrivar ad essere, di certo non mostra molto carattere perché probabilmente ne è sprovvisto. Parliamo di un segno indelebile impresso nell’anima che di certo non manca ad Alonso. Anche e soprattutto quando parla di Ferrari.
Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari – Aston Martin Aramco Cognizant F1 Team