Formula 1

Gp Italia 2023/Analisi on board Fp1 Ferrari: piattaforma aero bilanciata, ottimo passo gara

Cancellare la brutta prestazione olandese: questo l’obiettivo Ferrari per l’imminente Gran Premio di casa. Monza rievoca alla mente tanti ricordi. Ma l’ultima vittoria della rossa al tempio della velocità è datata settembre 2019, quando un funambolico Charles Leclerc fu capace di tenere a bada lo straripante Lewis Hamilton e portare in trionfo la SF90, bissando il suo primo successo iridato ottenuto la settimana precedente a Spa-Francorchamps.

Purtroppo l’attuale competitività della rossa non consente sogni di gloria. La SF-23 è troppo debole se paragonata all’invincibile RB19. Per questa ragione l’obiettivo massimo raggiungibile si chiama podio. Target minimo in considerazione dell’ingente massa i tifosi che da oggi si riverseranno nell’autodromo nazionale brianzolo. Sperare che Red Bull faccia un passo falso è sempre più difficile, ma la storia ci ha insegnato che i “miracoli sportivi” a volte esistono.

Tornando al concreto possiamo dire che i tecnici di Maranello hanno lavorato in una direzione ben precisa. Per questioni legate a budget e tempistiche, si è deciso di riproporre a Monza un’ala posteriore in parte inedita che nasce sulla base della versione 2022, studiando una configurazione generale che possa massimizzare il rendimento della vettura italiana.

compare ala posteriore Red Bull RB19 – Gp Italia 2023
ala anteriore Ferrari SF-23 – Gp Italia 2023

Vige una certa positività all’interno della gestione sportiva, queste le informazioni racimolate dalla nostra redazione. Bisogna andare con i piedi di piombo però, in quanto durante gli ultimi tempi varie speranze sono rimaste tali senza trovare riscontri in pista. Situazione che, a tutti i costi, il Cavallino Rampante è deciso a evitare nei prossimi giorni.


Ferrari SF-23/Gp Italia 2023: live Fp1

Tutto è pronto per l’inizio della prima sgambata. Il clima accompagna per una volta e lo spauracchio pioggia non farà presenza questa volta. Ecco le condizioni meteorologiche della sessione di prove libere: 25,7 °C la temperatura dell’aria . 40°C quella dell’asfalto. Umidità al 49%, 1.3 Km/h l’intensità del vento che soffia dal quadrante sud.

I due alfieri della rossa sono pronti a salire sulle proprie monoposto. Un certo chiacchiericcio all’interno del box contempla la risoluzione degli ultimi dettagli. Lo studio al simulatore sulla messa a punto è pronto alla validazione, per capire quanto prima la corretta strada da intraprendere e di riflesso poter offrire la miglior versione di se in questo importante fine settimana di passione. I ferraristi scendono in pista. Per questo primo run le due SF-23 montano un set di Pirelli a banda bianca.

Durante l’out lap arrivano le solite raccomandazioni per quanto concerne l’amministrazione delle gomme. Gli alfieri della rossa effettuato di immediato diversi costant speed con l’impostazione Engine 11 a 200Km/h, salutano il pubblico, passano alla mode race e si parte per il tentativo lanciato. Carlos ha pista libera mentre Charles si trova nel traffico.

Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) a bordo della sua SF-23 – Fp1 Gp Italia 2023

Senza dubbio è ancora troppo presto per valutare il setup, tuttavia possiamo dire che i fenomeni bouncing/porpoising sono presenti. Per il resto poche correzioni al volante con una SF-23 che sembra abbastanza precisa. Si passa ora alla modalità Engine 1, per avere subito un riscontro più fattuale. Con tre tornare all’attivo confermiamo una piattaforma aerodinamica buona. Aggiungiamo che sino ad ora il DRS era vietato.

Cool down lap per ambedue i Carlos. Si preseleziona la modalità Soc 1 per godere della massima potenza ibrida abbinata alla mappatura Engine 4 per quanto riguarda il motore endotermico. Adami suggerisce più attenzione all’uscita di curva 5, Marcos alla 11. Left toggle attivato (differenziale a centro curva) alle due Lesmo.

Per il prossimo run le rosse dovrebbero montare le Medium. Per questo viene chiesto un possibile cambio di carico sviluppabile all’anteriore. Sainz deve migliorare la velocità minima in curva 1, mentre Leclerc, in curva 6 e 11, ha la necessità di massimizzare l’ingresso. Dopo i primi “assaggi” di pista si inizia a fare sul serio. I questo frangente si notano leggere correzioni all’ingresso delle varianti. Nulla di eccessivo però.

Il programma di lavoro prosegue con una visita ai box. Durante l’inlap si realizzano ulteriori test a velocità costante, questa volta in sesta marcia. Il primo approccio al tracciato italiano pare decisamente migliore rispetto allo scorso Gran Premio. Ciononostante, messi da parte i primi riscontri, arriva un consulto telemetrico per studiare l’handling della SF-23. Poche bizze e un posteriore che appare tutto sommato abbastanza solido.

Al contrario di quanto detto ancora Hard per la Ferrari. Un treno nuovo per entrambi. Il primo a calcare l’asfalto lombardo è lo spagnolo. All’interno del garage sono arrivate delle correzioni meccaniche su anteriore e posteriore per variare le altezze da terra. L’iberico si lancia. In curva 1 arriva un pelo lungo ma corregge senza patemi. Tant’è che marca il miglior tempo in questa porzione del circuito. Il resto del giro è pulito malgrado alle due Lesmo trova traffico che di fatto lo disturba un minimo. Nel secondo intento Carlos migliora il suo rendimento nel T2 e T3. Peccato per una leggera indecisione alla Parabolica.

Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) – Fp1 – Gp Italia 2023

Mentre Sainz torna a box Leclerc esce. Anche per lui ancora Pirelli a banda bianca con un cambio di assetto sull’anteriore. Il monegasco non migliora il suo crono nel T2 e T3. Lo fa nel primo settore. Al termine della tornata viene richiamato ai box, ma il ferrarista preferisce restare in pista per avere ulteriori conferme sulla messa a punto. La verifica viene effettuata per poi imboccare la pit lane. Nel frattempo il madrileño si lancia in una mini simulazione high fuel.

Il rendimento della numero 55 sembra buono se messo a paragone con quello della Red Bull di Verstappen. Messe da parte 6 tornate Carlos chiede un punto in più di carico per l’ultima parte della verifica con alto quantitativo di carburante a bordo. Lo spagnolo pare soddisfatto in merito all’handling della sua vettura, così come dei riscontri cronometrici. Quando mancano sei minuti alla fine della sessione anche Charles torna in pista, sempre con le Hard usate.

Il monegasco è parso in leggera difficoltà rispetto al compagno. Pare che l’adattamento alla vettura debba ancora arrivare. In ultima istanza possiamo dire che la SF-23 gode di un buon bilanciamento di base. Questa volta il lavoro effettuato al simulatore ha portato i propri frutti. Per di più, in merito al passo gara, Ferrari ha ha mostrato una costanza davvero molto buona con Sainz girando sui livelli Red Bull.


Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz 

Immagini: Scuderia Ferrari

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Zander Arcari