Formula 1

Gp Giappone 2023/Analisi prestazionale: Ferrari SF-23 a pari livello Mercedes. 1S al giro da Red Bull

Ferrari realizza un buon weekend a Suzuka. Il rendimento della SF-23 non è all’altezza dei migliori e oltre a dover lasciare il passo alla Red Bull, rinata dopo la parentesi sfortunata di Singapore, deve cedere alla competitività della McLaren e far fronte a una Mercedes mai doma. Sebbene il fine settimana del team di Brackley non possa certo essere definito perfetto, in gara il solo Leclerc riesce a battere ambedue le W14. Al contrario Sainz resta invischiato in una strategia lacunosa che non consente allo spagnolo di battere Lewis Hamilton pur avendo più ritmo del britannico.

Per il resto possiamo dire che l’esame tanto atteso “curve in appoggio ad alta velocità di percorrenza” non è stato superato. Le caratteristiche negative della rossa emergono in maniera preponderante. A poco se non a niente sono serviti i ritocchi sulla messa a punto e l’estremo impegno dei “due Carlo” alla guida delle vetture italiane. Tuttavia possiamo affermare che un ulteriore piccolo tassello è stato aggiunto in Giappone, considerando che malgrado i problemi sofferti i distacchi dalla vetta sono stati più contenuti.

Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) realizza la seconda sosta per montare un set di Hard sulla SF-23 – Gp Giappone 2023

Le monoposto modenesi continuano a soffrire parecchio il degrado gomma, aspetto che ovviamente ne limita il rendimento durante i long run. Ancora una volta un Gran Premio in difesa insomma, dove gli alfieri della rossa hanno dovuto occuparsi delle gomme molto di più di quello che avrebbero voluto. Sotto questo aspetto, però, pare che il team abbiamo trovato una certa quadra e di conseguenza mostri un atteggiamento “più comodo” in tale contesto comunque difficile.


Gp Giappone 2023: Ferrari, degrado in linea con gli avversari

Per l’inizio della gara la scelta è ricaduta sulla gomma Medium. La strategia primaria era partire con questa mescola per poi ad un’altra Pirelli a banda gialla attorno al ventesimo passaggio por poi terminare con la Hard. Come sappiamo tutte le scuderie hanno mantenuto almeno una tipologia di questo pneumatico nuovo. Verstappen addirittura due ma con un set si Soft in meno rispetto a tutti gli altri.

Tra i pochi a partire con una gomma differente ecco Aston Martin. Ambedue i suoi piloti sono partiti sulla mescola rossa per cercare di recuperare alcune posizioni in partenza. Sapevano di avere un degrado più contenuto nonostante siano stati limitati dalla qualifica. Nei primi giri dopo la Safety Car iniziale Max ha cominciato ha spingere ed è riuscito a costruire un gap di sicurezza sulle due McLaren. Le Ferrari invece sono riuscite a tenersi vicine alle McLaren.

passo gara primi stint – Gp Giappone 2023

Valutando “quantitativamente” il primo stint vediamo che il giovane talento di Hasselt ha rifilato circa 6 decimi al guro in media alla MCL60 di Norris, mentre per quanto riguarda le rosse di Leclerc e Sainz il delta per ogni tornata supera il secondo: per la precisione parliamo un gap pari a 1.12s/giro. Hamilton è sui tempi di Sainz e Alonso nella sua prima fase di gara effettuata con la Media.

Il primo a fermarsi è stato Piastri che in maniera anticipata è passato alla gomma Pirelli a banda bianca al quattordicesimo giro. Gli strateghi McLaren potrebbero aver deciso in quel momento di voler sdoppiare le strategie tra i due piloti. Norris poteva seguire l’unica sosta e Piastri la doppia. Verstappen ha effettuato la sosta al diciassettesimo passaggio montando la Medium uscendo davanti all’australiano della di circa 4 secondi.

Il pilota McLaren ha di fatto messo in scena un undercut che poteva essere molto potente, ma per via del traffico e di un minor passo, non è riuscito a sopravanzare Max. In Red Bull hanno quindi deciso di fare due stop. Montando un secondo treno di medie, come per gli altri, sono stati costretti a fare un’altra sosta per smarcare la regola sull’utilizzo di almeno due tipi di mescole slick.

tempo percorrenza pitlane – Gp Giappone 2023

Sempre al diciassettesimo passaggio è stato fermato anche Hamilton che stava battagliando in pista con il compagno di squadra. Le due Mercedes erano lontane dalla coppia Ferrari. Sulla gomma Hard, Lewis ha goduto di un ottimo ritmo nei primi grip. Le due SF-23 si sono fermante nella medesima finestra di funzionamento dei diretti competitor, segno che il degrado sulla mescola è stata in linea con le altre squadre. Tra il giro 18 e il 19 i ferraristi effettuano il cambio gomme “obbligandosi” a una doppia sosta.

Russell ha allungato il più possibile lo stint d’apertura sulla Media prendendo il via della corsia box solamente al venticinquesimo passaggio. Con le Hard dopo alcuni giri è arrivato alle spalle del compagno di squadra, con una gomma bianca 9 giri più fresca. Tale fattore gli ha consentito di tentare l’unica sosta curando al meglio la mescola. Di seguito troviamo la situazione gomme al giro ventinovesimo passaggio, ovvero proprio prima dell’inizio del secondo giro di pit stop. Proponiamo in basso il grafico per rendere visibile quanto appena detto facendo maggiore chiarezza.

strategie di gara – Gp Giappone 2023

Al giro 35 passaggio ricomincia il ciclo di pit stop. Questa volta il primo a rientrare è stato Leclerc che monta la Hard per arrivare sino in fondo. Il motivo di questa sosta leggermente prematura trova spiegazione anche nella volontà di tentare un undercut nei confronti di Piastri che, tuttavia, reagisce fermandosi per montare una Hard nuova al giro successivo e uscendo davanti al ferrarista. Norris è rientrato al passaggio 38 con la medesima mescole del compagno. Ricordiamo infatti che i piloti McLaren avevano ben due treni di Hard nuovi a testa.

Al giro 38 si è fermato anche Hamilton provando di fatto un undercut sulla Ferrari numero 55 che al passaggio successivo si ferma per montare Hard nuova. Lo spagnolo esce però dietro alla Mercedes numero 44. In questo caso rosse sono state obbligate ad utilizzare la strategia M-M-H, e non M-H-H, in quanto avevano due treni di gomme gialle nuove per ogni pilota e un solo di gomme bianche.

Russell, sull’unica sosta, è tato sapientemente utilizzato dal team per fare da tappo alla Ferrari. Stare per alcuni giri e inseguire da vicino un’altra monoposto mettere in difficoltà la gomme. Queste ultime che sono altamente sollecitate dal punto di vista termico su questo tracciato.

passo gara terzo stint – Gp Giappone 2023

Quantificando nuovamente i passi questa volta dell’ultima parte della corsa, vediamo che sulla Hard e con la vettura più scarica il distacco Red BullMcLaren è più contenuto e si aggira sui 2 decimi. C’è anche da dire che oramai Verstappen aveva un gap di sicurezza con cui ha pure effettuato un free stop.

Leclerc e Sainz hanno invece sofferto un gap leggermente maggiore sulla gomma bianca. In questo caso il delta è pari 1.3s/giro per la numero 16 e 1.1s/giro per la numero 55. Hamilton girava sugli stessi tempi della rossa, mentre Alonso nell’ultima fase ha alzato molto il ritmo.

passo gara globale – Gp Giappone 2023

Infine qui sopra proponiamo un grafico che cerca di riassumere l’intera gara. Vediamo come la Red Bull fa il ritmo e la McLaren si attesti mediamente come seconda forza. Ferrari e Mercedes sono vicine, ma la rossa di fatto si prende il merito di essere la terza forza davanti al team di Brackley. Aston Martin si ferma ad un distacco di 1.3s ed è molto vicina all’Alpine, quinta forza quest’oggi.


Autori e grafici: Alessandro Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich

Immagini: Scuderia Ferrari

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Pubblicato da
Zander Arcari