Formula 1

Mercedes studia un diverso approccio sul setup per la Sprint Race del Qatar

Mercedes sta cercando di ottimizzare il pacchetto a disposizione. Gli update sono sempre molto importanti nell’arco di una stagione, ma lo è altrettanto la capacità di validare in pista le modifiche apportate alla vettura. Farle funzionare a dovere, insomma. Per di più, in epoca budget cap, la necessità di contenere le spese pur migliorando la monoposto recita un ruolo fondamentale. Per questo gli ingegneri puntano alla mera compressione dell’auto sempre di più.

Riuscirci non è sempre facile però, soprattutto considerando come le piste cambiano e con loro il valore delle squadre in merito alle caratteristiche delle vetture. Tutte tranne la solidissima Red Bull, Singapore a parte, capace di performare al massimo delle proprie possibilità in qualsiasi contesto. La ragione è semplice: la RB19 ha centrato appieno, o per lo meno maggiormente rispetto agli altri, l’impostazione aero-meccanica più consona al corpo normativo vigente.

Lo stesso si può dire per il team di Brackley, in netto ritardo competitivo per aver speso troppo tempo a nutrire un sogno: il progetto “zero pod”, abbandonato prima dell’estate, stupefacente sulla carte e poco fattuale in pista. Con ogni probabilità se Mercedes avesse rinunciato concetto slim l’inverno scorso, a quest’ora le cose sarebbe differenti. Non lo ha fatto però e pertanto, attualmente, si trova costretta a fornire la miglior versione di se con mezzi limitati.


Mercedes, Sprint Race: la convinzione di poter impostare al meglio il weekend del Qatar

La F1 uno moderna annovera tra gli elementi primari la mera ricerca dello spettacolo. Parliamo di una voglia intrinseca di Liberty Media di propinare scenari modificati per dare luogo ad un interesse maggiore nella mente degli spettatori. Uno di questi riguarda l’oramai molto conosciuta Sprint Race. Parliamo di un format che di fatto stravolge il weekend non solo dal punto di vista organizzativo.

Il problema più grande, a quanto i tecnici riferiscono, concerne nel pochissimo tempo (una sola ora di prove libere) nel quale tutto deve necessariamente quadrare. La messa a punto della monoposto deve pertanto essere già a buon punto ancor prima di ascendere in pista, considerando che stravolgere il setting dell’auto imperfetto vorrebbe dire approcciarsi alle successive sessioni ufficiali un po’ alla cieca.

Losail, quarto appuntamento mondiale targato Sprint Race, per il team tedesco pluricampione del mondo si dovrebbe ben adattare alla particolare impostazione del fine settimana. Forse nel giudizio pesa positivamente l’edizione 2021, dove Lewis Hamilton si aggiudicò il primo gradino del podio. Fatto sta che le speranze di fornire una buona performance fanno presenza.

il britannico Andrew Shovlin, trackside engineering director Mercedes AMG F1

Lo sostiene Andrew Shovlin, direttore tecnico delle operazioni a bordo pista della Mercedes. L’ingegnere britannico quarantanovenne ricorda i limiti dei 60 minuti a disposizione, per realizzare un lavoro che solitamente impiega tecnici e piloti per ben 3 ore, dove per la maggior parte del tempo le vetture sono in pista per testare gli assetti. Tuttavia pensa che rispetto a Baku, per esempio, alcune difficoltà saranno minori.

Secondo le informazioni raccolte dalla nostra redazione, gli uomini capeggiati da Toto Wolff sono convinti di potersi presentare decisamente più pronti rispetto al recente passato. La fiducia deriva dalla raccolta dati realizzata in Belgio e conseguenti studi, aspetto che ha fornito alla factory alcuni strumenti per velocizzare la messa a punto dell’auto con un lavoro mirato al simulatore. La capacità di ipotizzare il contesto reale tramite il supporto dei piloti.

L’obiettivo è quello di presentarsi venerdì nel primo pomeriggio in Qatar con le idee molto chiare sul da farsi. Questo perchè sebbene possa sembrare un target poi non così importante, al contrario di quanto si possa pensi Mercedes vuole conservare il titolo di seconda forza del campionato riguardo alla classifica costruttori. Tenere a bada Ferrari e perchè no, se l’occasione lo consente, provare a togliersi una soddisfazione centrando una vittoria di tappa nelle ultime sei gare.


Autore: Andrea Bovone

Immagini: Mercedes AMG F1 Team

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