Dichiarazioni

Mercedes è preoccupata: W14 poco sensibile ai cambi di setup

Prima giornata di lavoro del Gran Premio del Giappone passata agli archivi per Mercedes. Il team anglotedesco, come spesso accade in questa fase, ha lavorato senza l’assillo della prestazione, specie nelle prime libere quando si è scelto di non utilizzare le gomme morbide per provare un giro push. A proposito di mescole, ricordiamo che Pirelli ha portato per l’occasione compound C1, C2 e C3, i set più duri della gamma se escludiamo le C0 che di fatto non si sono mai viste. 

Sempre sul versante pneumatici, le sessioni sono state caratterizzate dalla possibilità di usare gomme “proto” che sono la base tecnica del prodotto 2024. Questo ha reso le due ore di lavoro leggermente meno “leggibili” del solito. Hamilton e Russell, dopo la vittoria sfiorata a Singapore proveranno ad agguantare nuovamente il podio anche se in Mercedes ci si aspettano che la Red Bull tornerà più forte che mai. I riferimenti, dunque, dovrebbero essere i soliti: Ferrari, McLaren e Aston Martin se riuscirà a scendere dall’ottovolante prestazionale sul quale è salita.

Il team ha optato per l’utilizzo di un set di prototipi di pneumatici Pirelli sia nelle FP1 che nelle FP2 prima di concentrarsi sul tradizionale lavoro del venerdì con la gamma standard. Le FP1 hanno visto entrambi i piloti montare due treni di gomme medie: Lewis e George, inizialmente, hanno lottato entrambi con il bilanciamento della vettura e con una generale mancanza di aderenza.

Sono state apportate diverse modifiche al setup prima della seconda ora di lavoro; Russell si è mostrato più a suo agio alla fine della sessione con la quita posizione. Meno soddisfatto Hamilton, P14, che dovrà trovare la quadratura del cerchio durante la notte prima di tornare in pista per l’ultimo turno di libere.

George Russell (Mercedes AMG F1) testa le gomme medie C2 durante le libere del Gp del Giappone 2023

Mercedes: un venerdì “strano”

George Russell, commentando le sessioni mattutine, ha ammesso che si è trattato di un venerdì piuttosto strano per Mercedes. “La pista sembrava avere un grip molto basso, in particolare nelle FP1. Auindi la macchina scivolava parecchio. Questo non ti dà un buon feeling, soprattutto quando hai molte curve ad alta velocità da affrontare. Anche la gara di domenica sarà interessante in quanto il degrado delle gomme sembra essere molto elevato“.

In termini di prestazioni, la Red Bull sembra essere tornata al suo ritmo normale. Oggi sono stati eccezionalmente veloci. Penso che al momento siamo probabilmente mezzo passo indietro rispetto alle Ferrari e alla McLaren di Lando Norris. Abbiamo un po’ di lavoro da fare stasera per colmare questo divario. In genere siamo forti nel trovare quei miglioramenti delle prestazioni in modo da poter essere ottimisti per domani“.

Lewis Hamilton (Mercedes AMG F1) in azione a Suzuka durante il primo turno di prove libere – Gp Giappone 2023

In effetti ciò che preoccupa non è il distacco dalla Red Bull (atteso in crescita dopo i problemi di Singapore) è piuttosto il ritardo che ad ora si palesa dalla Ferrari, che pensa di essere più avanti del previsto, a alla McLaren. Come spesso accaduto negli ultimi tempi è Hamilton colui il quale ha provato a cambiare più massicciamente il setup dopo non essersi trovato troppo a suo agio all’avvio. Prima delle seconde libere, difatti, l’assetto è stato rivisto in maniera importante ma i riscontri cronometrici non sono stati incoraggianti.

È stata una giornata molto impegnativa per noi là fuori – ha esordito il sette volte iridato – Avevo una mancanza di fiducia nella macchina e questo ha contribuito alle nostre difficoltà. È stato difficile trovare il giusto equilibrio e non siamo riusciti a centrarlo alla fine delle FP2. Le gomme si stavano surriscaldando e questo ci ha lasciato abbastanza lontani dalla parte superiore dei tempi“.

Sappiamo che abbiamo molto lavoro da fare stasera per migliorare la performance. Credo però che possiamo apportare miglioramenti. Abbiamo avuto venerdì simili in questa stagione e torniamo più forti di sabato. Vedremo domani se lo avremo fatto di nuovo. Stasera ci impegneremo per darci tutte le possibilità di salire più in alto nell’a classifica“.

Andrew Shovlin, trackside engineering director (Mercedes AMG Team)

Andrew Shovlin, trackside engineer del team, non ha nascosto le difficoltà: “Siamo sicuramente in ritardo. Sia la FP1 che la FP2 si sono rivelate difficili per noi. Entrambi i piloti hanno riferito di aver lottato con una generale mancanza di aderenza e col bilanciamento della vettura. Abbiamo apportato alcune modifiche prima della seconda sessione e ne abbiamo tratto alcuni utili insegnamenti. Tuttavia, sappiamo che dobbiamo apportare miglioramenti da un giorno all’altro“.

Non siamo abbastanza forti nelle curve più veloci – ha spiegato il tecnico – con il primo settore che si è rivelato un punto debole per noi. È qui che si concentrerà la maggior parte del nostro lavoro. George ha trovato qualche miglioramento sul giro singolo nelle FP2, ma stiamo affrontando le stesse sfide sia sul passo di qualifica che sul long run”.

Lunga nottata quella che attende gli “uomini in nero” che devono risolvere diversi problemi per una W14 che sembra una lontana parente di quella osservata a Singapore. D’altro canto ci siamo abituati all’altalena prestazionale di una monoposto imprevedibile.


Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto: F1
, Mercedes AMG F1

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Diego Catalano