Formula 1

La F1 studia il monocarburante: i petrolieri si preparano alle barricate

Solo due circostanze eccezionali hanno evitato che nel 2023 ci fossero 24 gare nel calendario della F1. Cosa, questa, che l’anno prossimo si verificherà riproponendo la questione relativa al numero di power unit a disposizione dei piloti. La questione è semplice: con due weekend di gara in più la vita dei propulsori si deve allungare forse oltre le soglie naturali di sopravvivenza. 

Ci si attenderebbe che il modello attuale, ossia quello basato sulle quattro unità motrici come stabilito ad aprile prima del Gp dell’Azerbaijan, possa essere confermato o, in caso di modifiche, allargato e non ristretto. Se la settimana scorsa sembrava che fosse al vaglio la possibilità di ritornare alle canoniche tre unità motrici per l’intera stagione, ora questa ipotesi sembra naufragare. 

la power unit Mercedes che equipaggia le W14

Le parti in causa si sono avvedute che, facendo un rapido ed approssimativo calcolo, ogni singolo motore avrebbe dovuto percorrere un totale di 8000 chilometri circa. Una soglia eccessivamente elevata che rischiava di mettere a nudo difficoltà che nel 2023 sono rimaste celate. Pertanto i motoristi si sono presentati al Consiglio Mondiale del Motorsport tenutosi a Ginevra con due proposte sul tavolo. 

La prima è stata quella di rivedere le regole per poter mettere mano ai motori lavorando per accrescere l’affidabilità senza attivare la navetta che prevede l’invio preventivo dei progetti alla FIA che poi li vaglia e li sottopone agli altri competitor per poi dare approvazione o eventuale rigetto. Uno snellimento procedurale che permetterebbe interventi rapidi ed efficaci. Questa istanza è stata rigettata in fretta. 

L’altro passaggio possibile è quello più semplice: chiedere l’utilizzo di una quarta unità completa per evitare sicure penalità in corsa. Praticamente la replica dello schema odierno che sta funzionando. Pare che il silenzio sulla questione successivo il round sia valso da assenso. 


F1 verso il monocarburante?

Oltre alle questioni relative al 2024,  il Consiglio Mondiale ha affrontato altri possibili cambiamenti che investono la sfera propulsiva, ma stavolta in chiave 2026. Fino a qualche tempo fa si riteneva che le aziende petrolchimiche potessero lavorare liberamente alla creazione di carburanti a zero emissioni. Pare che stia emergendo una tendenza diversa. Voci dall’interno sussurrano che si potrebbe arrivare ad mono-fornitore per scongiurare un’escalation dei costi di ricerca. 

Non si è trovata la quadratura del cerchio e difficilmente si troverà. Troppi sono gli interessi in ballo e si potrebbe configurare un conflitto di interessi visto che Aramco è sponsor della categoria. Realtà come Petronas, che è molto avanti nella ricerca fatta in collaborazione con Mercedes, potrebbero mettersi di traverso. E’ più probabile che alla fine la FIA definisca dei paletti stringenti evitando la fornitura singola. 

Un fusto di carburante E10 della Petronas – Gp del Belgio 2022. Photo credits: Diego Catalano

F1: il Consiglio Mondiale approva disposizioni di contorno

A margine delle discussioni motoristiche, l’organo ha approvato altri provvedimento che appaiono marginali rispetto a quelli di cui si è discusso nelle righe precedenti. Il numero di giorni di test ufficiali dedicati alle gomme passerà da 35 a 40. Si è recepita, saggiamente, una manifesta richiesta della Pirelli che intende testare i prodotti in condizioni diverse.

Ancora, altri quattro saranno i giorni di prove che saranno organizzati dalla Federazione Internazionale per mettere a punto il sistema di riduzione dello spray con pista bagnata. Test aperti a tutte le squadre con risultati condivisi ai dieci soggetti presenti in griglia.

Tra le altre cose è stato innalzato il tetto massimo che può raggiungere una multa inflitta dai commissari sportivi. Il limite precedente era di 250.000 euro, ora è stato settato a un milione di euro. 750.000 per gli altri campionati organizzati sotto l’egida di Place de la Concorde. Ultima disposizione riguarda il divieto di utilizzo di materiale pirotecnico sulle tribune. Un giro di vite necessario per ovvie ragioni di sicurezza.


Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto: F1

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Diego Catalano