Un fine settimana, quello della Ferrari, di certo non esaltante sotto vari aspetti. Losail non andava a genio alla rossa e lo abbiamo visto. Si poteva fare di più? Può darsi. Ciò non toglie che determinati limiti di una vettura non difficilmente possono essere minimizzati. Charles ha dato il massimo e tutto sommato il quinto posto acciuffato in Qatar può bastare. Mentre Sainz, problema di affidabilità sulla numero 55, non è nemmeno in grado di schierarsi sulla griglia di partenza.
Cominciamo l’analisi odierna parlando di gomme. I problemi riscontrati sulle carcasse Pirelli hanno cambiato le strategie: il limite massimo di giri consentiti dalle mescole sono stati sensibilmente abbassati. Inoltre è stata fornita alle squadre una tabella con riassunti tutti i giri rimanenti per ogni set di gomma a loro disposizione, in modo da essere chiari fin dalla partenza. Fare tre pit stop non era obbligatorio, parliamo di una logica conseguenza delle “regole” precedenti. A seguire proponiamo la tabella in questione.
Nell’ottica di realizzare tre soste Lewis Hamilton aveva deciso di montare la Soft per la partenza. Mescola con la quale ha cercato di sfruttare il grip extra con uno scatto lampo. Purtroppo però, il contatto con il proprio compagno di squadra ha di fatto distrutto la sua corsa. Dopo che la Safety Car ha concesso ai commissari di rispristinare le condizioni necessarie per tornare a spingere, Verstappen ha cercato di costruire un margine di sicurezza sulla McLaren di Piastri. Tuttavia l’australiano ha mostrato un passo davvero buono con le Medium, riuscendo a limitare sulla RB19 numero 1.
Come possiamo osservare nel grafico seguente, il talento di Hasselt ha spinto molto nel primo stint con la gialla usata. Compound che pertanto poteva usare per al massimo 17 tornate. Calcolando la media dei tempi è riuscito ad essere più rapido di 5 decimi e mezzo rispetto a Piastri. La Ferrari di Leclerc con il pieno di carburante è stata la quarta forza invece, dietro Red Bull, McLaren e Mercedes. Russell si è dimostrato un decimo più rapido in questo frangente, mentre il monegasco è stato a livello di Alonso, pilota che lo precedeva in pista.
Introducendo le speciali regole sulle gomme di cui sopra, di fatto la Federazione Internazionale ha tolto una variabile agli strateghi. Ogni squadra poteva sapere con esattezza il giro in cui si sarebbero fermati i propri avversari (al massimo). Si tratta di un chiaro limite verso le tattiche utilizzabili in pista. Per esempio Alonso ha anticipato la sosta di un giro rispetto al suo massimo consentito, fermandosi quindi all’undicesima tornata.
Leclerc ha usato la scrub medium alla partenza (codice 202) realizzando la sua prima sosta al dodicesimo passaggio. Il ferrarista ha effettuato un overcut di 1 giro su Alonso, ma non appena la media (usata) di Alonso è andata in temperatura, lo spagnolo ha restituito il sorpasso in pista al ferrarista.
Dopo il contatto al primo giro Russell ha scelto un’altra Pirelli a banda gialla usata, con cui ha percorso 13 giri riallineandosi con la strategia dei piloti di testa. Il britannico ha tenuto un ottimo passo per cercare di rimontare, stando a 1 decimo medio da Piastri. Non ha provato a montare la Hard nuova anche perchè non avrebbe potuto allungare eccessivamente lo stint vista la regola imposta dalla FIA. Dopo la prima tornata di soste, tutti i piloti di testa hanno montato la gomma gialla.
Nel secondo stint Verstappen ha continuato a gestire il distacco su Piastri rifilandogli quasi 7 decimi medi al giro. In questa seconda parte di gara è stato Russell la seconda forza in pista, riuscendo a far funzionare molto bene la media usata. In questo frangente della corsa, Alonso ha girato mezzo secondo più veloce di Leclerc a parità di mescola. Il monegasco disponeva di gomme medie usate con le quali non poteva superare i 13 passaggi, dove ha mostrato parecchie difficoltà relative all’amministrazione degrado.
Al giro 25 Piastri e Leclerc ha effettuato la seconda sosta. Il primo ha montato l’ennesimo treno di medie, questa volta nuove però, mentre il secondo ha cercato di cambiare strategia provando la Hard. Poco dopo si è fermato anche Norris per “calcare” la strategia del compagno di squadra. Russell, che la gialla nuova l’aveva già montata in precedenza, ha potuto allungare sino al passaggio 32 per poi utilizzare la gomma bianca nuova.
Verstappen si è fermato per ultimo tra i piloti di testa, al passaggio 34, poiché aveva sempre utilizzato gomme praticamente nuove. Gli strateghi di Milton Keynes hanno deciso di montare una Hard intonsa sulla vettura campione del mondo. Cercando di quantificare con i numeri il terzo quarto di gara, in linea generale abbiamo visto valori similari. Piastri, con la media, è rimasto a 6 decimi medi dal leader della corsa.
Leclerc in questo frangente ha mantenuto i tempi di Alonso, riuscendole poi a sopravanzare grazie anche ad un errore in pista dello spagnolo. Sulla Hard, nel complesso, la SF-23 si è trovata decisamente meglio considerando una working range più alta, aspetto che concede maggiormente in termini di gestione delle temperature.
Russell è stato molto veloce anche sulla Hard, riuscendo a stare a soli 2 decimi al giro da Verstappen, ovvero il più rapido in pista. L’ultima sosta “obbligata” dalle regole imposte prima della partenza ha concesso alle squadre scelte abbastanza diverse in base ai propri obiettivi. Il britannico della Mercedes ha scelto la rossa per cercare di raggiungere Norris e quindi il podio. Mentre la maggior parte dei piloti ha scelto la gialla che si è dimostrata come compound migliore della corsa. Le due McLaren hanno invece optato per la Hard, ma solamente per il fatto che non avevano ancora smarcato la regola dell’utilizzo di almeno due mescole differenti nell’arco della gara.
Cercando di riassumere quanto visto oggi, prendendo in esame la tabella che precede questo paragrafo, traspare un dominio della McLaren che di fatto non c’è stato e tra poco vedremo il perchè. Mercedes con il suo unico pilota in gara ha recitato i ruolo di terza forza, assestandosi sui 4 decimi medi di ritardo al giro rispetto a Verstappen.
La Ferrari di Leclerc è invece stata la quarta forza, riuscendo di fatto a stare davanti almeno all’Aston Martin di Alonso. La rossa ha accusato 6 decimi al giro, valore simile a quello dello spagnolo due volte campione del mondo di F1. Qui sotto troviamo l’analisi dell’evoluzione dei tempi sul giro di Verstappen e Piastri.
Notiamo che attorno al passaggio 40 giro Max ha cominciato ad alzare il piede. In quel frangente la McLaren di Norris era molto rapida e il dato finale sul passo globale che abbiamo visto poco fa fornisce un informazione fuorviante. Verstappen stava semplicemente amministrando il proprio vantaggio abbassando notevolmente il passo con la Soft.
Autori: Alessandro Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich
Immagini: Scuderia Ferrari