Venerdì di contrasti quello della Ferrari. Ad un Charles Leclerc apparso subito competitivo ha fatto da contraltare un Carlos Sainz più in difficoltà. Lo spagnolo, probabilmente, sconta anche il problemino tecnico avuto durante le prime libere che lo ha relegato box ai per un quarto della seduta. Ma in generale non si è visto un perfetto adattamento al tracciato messicano.
Nella prima sessione in pista entrambi i ferraristi hanno saggiato le gomme prototipo Hard e Soft. I tempi migliori sono stati però ottenuti con la mescola più morbida, la C5: 1’20”297 per il monegasco, autore di 30 tornate, e 1’20”479 per lo spagnolo rallentato da un problema idraulico che la squadra italiana ha risolto rapidamente, permettendogli comunque di completare 23 tornate e il programma previsto.
Anche nelle FP2 il lavoro di Leclerc e Sainz è proseguito con le gomme prototipo, dopodiché lo switch alle mescole Medium e Soft, con le quali hanno ottenuto i rispettivi migliori tempi in 1’18”952 (P3) e 1’19”257 (P11). Nell’ultimo terzo della sessione entrambi i piloti hanno caricato carburante girando con pneumatici Medium. Charles nel complesso ha percorso 33 giri, uno in meno di Carlos.
I riscontri, specie sulla Rossa n°16, sono stati incoraggianti sul passo lungo. Dopo una rapida perdita di prestazioni, le gomme hanno ritrovato verve e sono parse costanti. Un buon punto di partenza considerando che l’amministrazione del degrado è il tallone d’Achille del progetto SF-23.
Il terzo turno di libere (ore 19:30 italiane, 11:30 locali) sarà decisivo per definire la messa a punto sulla quale i tecnici italiani hanno lavorato durante la notte messicana. Il testimone, quindi, è passato agli ingegneri dopo i canonici briefing coi conducenti. Per quanto riguarda i piloti, Charles Leclerc non ha potuto celare la soddisfazione dopo un venerdì solido.
“È stata una giornata positiva in cui siamo riusciti a provare tutto quello che avevamo pianificato. Abbiamo testato tutte le mescole e lavorato sulla messa a punto. Essendo solo venerdì penso ci sia ancora del lavoro da fare per la qualifica e per la gara. Analizzeremo tutti i dati raccolti e lavoreremo per fare passi avanti domani”. Questo il telegrafico commento del monegasco che preferisce restare concentrato per le cruciali sessioni odierne.
Le prime due ore di lavoro per Carlos Sainz sono state più tribolate. E infatti il madrileno non è apparso del tutto soddisfatto. “È stato un venerdì impegnativo: abbiamo provato anche le gomme prototipo e questo di solito mischia un po’ le carte. Nonostante un piccolo problema in FP1 siamo riusciti a completare il programma pianificato e di questo siamo soddisfatti. C’è ancora un po’ di lavoro da fare prima delle qualifiche per cui ci metteremo a testa bassa sui dati prima di salire in macchina di nuovo per l’ultima sessione di libere”.
Predica calma Frédéric Vasseur che punta ad avere un weekend senza sbavature in cui, osservando quanto ha detto il venerdì di Città del Messico, pensare di battere la Mercedes non è utopia. “È ancora un po’ troppo presto per capire se potremo contrastare Red Bull questo weekend. Stiamo tutti faticando un po’ per trovare le soluzioni ideali per il raffreddamento e questo potrebbe avere un impatto diverso sulle varie monoposto, ma avremo un quadro più chiaro domani”.
Secondo l’ex n°1 della Sauber la partita si gioca anche sulla resa del motore, aspetto molto delicato quando si sale oltre quota 2000 metri e l’aria si fa parecchio rarefatta. Condizione non ideale né per lo smaltimento termico né per il buon funzionamento di organi come il turbo. Affidabilità e prestazioni devono essere bilanciate nel minimo dettaglio e il venerdì è servito anche a centrare questo scopo.
“Con questo format si torna a qualcosa che conosciamo bene, ma comunque è sempre uguale per tutti. Abbiamo fatto dei buoni weekend con il formato Sprint soprattutto a Spa e Spielberg. Ad Austin è stato più difficile, ma abbiamo chiuso con la pole position ed un podio. Oggi siamo molto concentrati sul raffreddamento del motore e dei freni, per evitare di dover fare gestione della power-unit durante la gara”.
“Questo sarà un punto chiave del weekend. È sempre un vantaggio nelle battaglie avere un’alta velocità di punta, ma c’è degrado e serve un buon compromesso con il set-up. Leclerc è stato costante nei primi giri del long-run, questo significa che c’è già un buon compromesso anche se non ho ancora parlato con lui”. Queste le considerazioni del manager di Draveil che ha dato qualche elemento in più rispetto a Leclerc e Sainz che sono parsi molto abbottonati.
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1, Scuderia Ferrari