Haas come Ferrari non riesce a brillare. Quattro paroline che spigano alla perfezione il momento no della scuderia a stelle e strisce. Un contesto che perdura da tempo oramai, dal quale la vettura americana non riesce a liberarsi. In occasione del Gran Premio di casa l’auto statunitense cambia pelle. Parliamo dell’ultima F1 del lotto che converge verso dettami tecnici più proficui in questo corpo normativo, abbandonando di fatto gli obsoleti concetti della rossa.
Sotto la temibile scure del budget cap che regola il tetto spesa annuale per le scuderie, non risulta affatto semplice modificare una macchina della massima categoria del motorsport. Specie quando gli ingegneri scelgono di confluire verso filosofie differenti tramite una netto reshaping aerodinamico. In tal senso la squadra di Kannapolis ha tardato parecchio ma alla fine, quasi esasperata, ha scelto una nuova strada progettuale che sarà la base per il mondiale 2024.
Come detto per Mercedes e Aston Martin, considerando il particolare format del week end che prevede nuovamente la Sprint Race, la capacità di comprensione dei tecnici nella sola ora di prove libere dovrà essere altissima. L’obiettivo mira a racimolare quanti più dati possibile e affrontare il difficile percorso di validazione. Senza ulteriori indugi, immergiamoci ora nell’analisi della “nuova” VF-23, una monoposto che pretende realizzare uno step prestazionale a partire da questo weekend in terra amica.
Grazie alle immagini del nostro collega e amico Albert Fabrega, possiamo prendere in esame gli accorgimenti tecnici realizzati sulla vettura dalla Haas. Innanzi tutto vale la pena fare una considerazione tecnica interessante. La storica scuderia Ferrari osserverà molto da vicino gli upgrade prodotti dal team statunitense. La ragione è molto semplice, in quanto il Cavallino Rampante riceverà i commento relativo alle nuove parti montate sulla VF-23. Si tratta di un vantaggio assai opportuno per valutare le prossime mosse da apportare al progetto 676.
Queste ultime gare infatti, saranno ancora una volta utilizzate per effettuare test aerodinamici in pista utili per le monoposto 2024. Se non sono presenti limiti sulle simulazioni, al contrario i test sugli aggiornamenti sono regolamentati in galleria del vento a livello di ore. Questo è il limite che Ferrari cerca di scavalcare “utilizzando” Haas, la cui auto possiede un corpo vettura molto simile sotto vari aspetti alla SF-23.
Le novità presentate in Texas riguardano principalmente le pance. Innanzitutto la sezione d’entrata che osserviamo tramite l’immagine in alto ha subito una chiara ri-modellazione, azione che di fatto elimina il pianale in stile Alpha Tauri/Red Bull. Parliamo del prolungamento del bordo d’ingresso inferiore, utile a incrementare la pressione statica aumentando di conseguenza l’outwash generato dalla monoposto.
Cambia la conformazione iniziale del sidepod, ulteriormente snelliti nella zona del cono che ora è parzialmente visibile. Una soluzione per certi aspetti simile a quella osservata sulla rossa. L’altro aggiornamento che possiamo notare si allinea anch’esso alle modifiche presentate in Spagna sulla SF-23. La zona terminale delle pance sulla VF-23 abbandona la filosofia upwash che alimentava la beam wing, per sposare la più redditizia impostazione downwash.
Sarà pertanto molto interessante capire, durante l’arco del prossimo fine settimana, che tipo di andamento avrà la struttura vorticosa dell’auto americana in questa precisa zona dell’auto. I tecnici situati nella Carolina del Nord, con ogni probabilità, hanno deciso di alimentare maggiormente la zona compresa tra la gomma posteriore e il lato del diffusore. Parliamo di un provvedimento che Ferrari non ha realizzato sul quale però riceverà feedback importanti in chiave futura.
Autori: Alessandro Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich
Immagini: Albert Fabrega – @AlbertFabrega