Per Ferrari, come per gli altri team, i presupposti del Gran Premio del Qatar vertevano anzitutto sui pochi dati di riferimento con i quali si è giunti al diciassettesimo appuntamento iridato 2023. I dubbi legati alla pista non sono stati risolti nel corso delle sessioni a disposizione, sia per il format che prevede una sola sessione di libere, sia perché il circuito di Losail ha recitato, sino alla fine, il ruolo incomodo di “grattacapo” che riferito a tutto il Circus.
L’attenzione verso il comportamento delle gomme è stato il topic principale a partire dal sabato, tanto da far rivedere le stesse modalità con cui si è poi svolta la gara odierna. L’obbligo dei tre pit stop con 18 giri al massimo per ogni stint, hanno reso questo corsa di F1 complicato e singolare per quel che concerne le strategie. Nonostante le imposizioni scelte dalla FIA, Max Verstappen ha confermato, nel giorno della sua incoronazione, il giorno successivo alla sua incoronazione, di essere il primo di tutti anche quando il podio non era facilmente pronosticabile.
La gara della scuderia Ferrari è partita in salita ancor prima della partenza per via della mancata partecipazione di Sainz. Lo spagnolo è stato costretto a dare forfait, dovendo guardare la gara da spettatore a causa di un problema legato al sistema del carburante. L’iberico sconfortato, sottolinea come fosse fuori dai giochi giochi poiché il l’anomalia riscontrata era troppo grave per essere risolta tempestivamente.
Dall’altro lato del garage, la rossa di Leclerc non è riuscita a brillare nonostante la variabilità dei tre pit stop obbligatori. Il pilota monegasco è stato infatti autore di una prestazione in difesa, senza che la sua SF-23 gli desse possibilità di lottare al vertice. Un risultato quindi prevedibile considerando la prestazione anonima vista in tutto il weekend, su una pista “nemica giurata” per quelli che ormai sono stati definiti come difetti intrinsechi di questa rossa.
Dopo aver chiuso in quinta posizione, Charles dichiara di aver faticato maggiormente rispetto a quanto il team avesse previsto. Specie nel secondo stint su gomma gialla usata, mescola delle shootout “calzata per due giri push, uno in più rispetto agli avversari, dove la differenza prestazionale con il resto dei competitor è emersa abbondantemente. Per di più, non essendo sorpreso dalla notevole prestazione McLaren, mette l’accento sulla gara della Mercedes di Russell che sì, in questo caso, porta stupore nella sua mente, soprattutto considerando che il britannico al volante della W14 si trovava in l’ultima posizione al termine del primo giro.
Nel complesso Leclerc non può certo essere soddisfatto della sua gara, definendola faticosa sia per le curve ad alta velocità che mettono in crisi la rossa, ma soprattutto per la direttiva scelta dalla Federazione Internazionale che di fatto ha obbligato la strategia su tre soste. Ferrari saluta il medio oriente con l’amaro in bocca, in un fine settimana dove ha cercato di lottare con i migliori senza però mai riuscirci. Interpretare regolamenti relativi alle soste che cambiano poco prima della gara, certo non è l’ideale per una squadra che già di suo fa fatica a gestire le cose.
Nella sfortuna di non aver preso parte al Gran Premio essendo privato della possibilità di raccogliere punti preziosi, il madrileño Carlos Sainz può comunque tirare un sospiro di sollievo a seguito del ritiro del sette volte campione del mondo Lewis Hamilton che, involontariamente, mantiene vivo il gap tra la Ferrari e Mercedes. La traiettoria della SF-23 sembra seguire una retta discontinua, caratterizzata da sprazzi di luce che si alternano a prestazioni di poco conto, problematica importante quando si è candidati alla conquista della seconda posizione in campionato.
Nonostante la McLaren stia seguendo un trend assai positivo e non sia propriamente in lista per superare il Cavallino Rampante nella classifica costruttori, risulta più che doveroso tener conto che, con uno sguardo al prossimo futuro, il team di Woking pare sulla giusta via per una sfida più importante nel mondiale 2024, attestandosi come ulteriore rivale della Ferrari. Una settimana di pausa e poi tutti in Texas, dove la storica squadra italiana cercherà di cambiare rotta e riportare il livello di competitività su di un piano decisamente più consono alle sue mire presenti e future.
Autore: Vanessa Caputo – @calliopve
Immagini: Scuderia Ferrari