Formula 1

Ferrari: il “pensionamento” della SF-23 potrebbe determinare il recupero da parte della McLaren

18 giugno 2023, ore 22:00 italiane. Se qualcuno, in quel preciso istante, avesse detto che la McLaren poteva chiudere il campionato del mondo di F1 in terza piazza (attualmente occupata dalla Ferrari) probabilmente sarebbero arrivati i medici del reparto neuropsichiatrico con le camicie di forza. Oscar Piastri chiudeva in undicesima posizione, Lando Norris addirittura in tredicesima. Un altro calvario sportivo che si aggiungeva a quelli precedenti.

Mentre Max Verstappen vinceva ed eguagliava Ayrton Senna, la Red Bull in vetta alla classifica marcava già ben 321 punti. Mercedes, seconda, ne aveva accumulati 167 precedendo di sole tre lunghezze la Aston Martin. La Ferrari, quarta, di punti ne aveva incamerati 122. E la McLaren? Un bottino magrissimo di soli 17 punti frutto di cinque piazzamenti totali nella top 10.

Lando Norris (McLaren F1 Team) precede Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) – Gp Qatar 2023

McLaren, 202 punti in nove gare: sintesi di una rimonta clamorosa che spaventa la Ferrari

Dopo quattro mesi fa un certo effetto rileggere la classifica costruttori. Red Bull, campione del mondo da due gare, non fa testo. Mercedes è ancora là a provare a tenersi la seconda piazza rintuzzando gli attacchi della Ferrari. Aston Martin si è mossa di pochissimo visto che ha raggranellato la miseria di poco più di 60 punti in quattro mesi e nove gran premi. McLaren? Sono 219 i punti totali. 

Un balzo di ben 202 lunghezze, un qualcosa di clamoroso che ha permesso di serrare i ranghi, mettere nel mirino le verdone di Silverstone e puntare convintamente alla terza posizione occupata da Maranello che dista solo 79 punti. Con cinque gare, di cui due weekend sprint, la rimonta è possibile. Anzi, viste le performance nelle ultime due uscite, addirittura probabile.

Le MCL60 sono diventate un vero e proprio spauracchio per la concorrenza. Tra un secondo o un quarto posto in campionato non è che cambi tantissimo. Anzi, se proprio vogliamo dirla tutta, arrivare più indietro concede benefici innegabili in galleria del vento. Ma ne va dell’onore. Ecco perché McLaren punta alla terza piazza e chissà anche alla seconda.

Per la stessa ragione sia la Ferrari che la Mercedes non vorrebbero vedersi scavalcare in virtù del vantaggio siderale che avevano alla fine del Gran Premio del Canada. Una rimonta di questa portata sarebbe un durissimo colpo al morale che difficilmente sarebbe assestabile.

La Red Bull RB19 stretta nella morsa della McLaren MCL60 – Gp Giappone 2023

La squadra inglese ha recuperato, dal Gp d’Austria, 26 punti alla Ferrari, 43 alla Mercedes e 126 all’Aston Martin dalla quale, ora, dista solo 11 lunghezze. Già ad Austin si potrebbe consumare il sorpasso favorito anche da un Lance Stroll in crisi apparentemente irreversibile. Ma si punta ben più in alto. 

Lando Norris, dopo il Gran Premio del Qatar che lo ha visto terzo al traguardo, ha mostrato una certa sicurezza nella possibilità di centrare l’obiettivo che avrebbe del clamoroso: “Siamo a 79 punti dalla Ferrari? Recuperare è fattibile. Un paio di gare fa eravamo a oltre 70 lunghezze dalla Aston Martin”. 

Lando ha poi rincarato la dose probabilmente per mettere pressione su Aston Martin, l’obiettivo più vicino: “Anche Fernando ha detto che eravamo troppo sicuri di noi stessi. Penso che stiamo facendo un buon lavoro, non solo in termini di ritmo. Abbiamo fatto un pit stop di 1,8 secondi, il che è piuttosto impressionante da parte dei ragazzi. Agli uomini del team piace il sapore del successo. È la prima volta che lo ottengono in modo costante e credo che questo li spinga a volerlo sempre di più”. 

Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) – Gp Qatar 2023

Ferrari, il monito di Norris: “stiamo meglio di loro”

Le Mercedes sono molto veloci ma continuano a commettere errori. Se avranno un weekend pulito ci renderanno la vita un po’ più difficile. Ferrari? Noi stiamo meglio, loro stanno un po’ peggio. Non siamo assolutamente troppo sicuri di noi stessi. Siamo fiduciosi, dobbiamo esserlo. Ma sappiamo che ci saranno alcune gare in cui non saremo così forti“.

Nell’ultimo passaggio Lando ha corretto leggermente il tiro ma non ha modificato l’impianto del suo ragionamento: la MCL60 è in salute, la SF-23 sta attendendo stancamente il pensionamento. La questione è semplice. La Ferrari andrà incontro ad uno stravolgimento concettuale necessario che vedrà il modello 2024 andare in discontinuità con quello attuale che è utile fino ad un certo punto come “cavia da laboratorio”. 

Ragionamento diverso per la McLaren la cui vettura ha già effettuato la svolta filosofica tempo fa e che deve consolidare principi che già si sono dimostrati validi. Alla macchina vengono somministrati ancora sviluppi poiché il modello per la prossima stagione sarà un’evoluzione di quello che ben si sta districando nella seconda parte di mondiale 2023. 

Questa netta differenza ha pesato nella rimonta degli uomini di Woking e potrebbe rappresentare quell’elemento che mette un po’ di suspense ad un campionato già archiviato nelle cose che davvero contano. La Ferrari non può che provare ad ottimizzare quello che ha tra le mani sperando che possa bastare sia per attaccare una Mercedes pasticciona ma che ad Austin dovrebbe presentarsi con un nuovo fondo, sia per tenere lontane le McLaren di Norris e Piastri che si stanno facendo molto ingombranti negli specchietti delle rosse.


Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto: F1, Scuderia Ferrari, McLaren

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Diego Catalano