Formula 1

Ferrari, qualifiche illusorie: la SF-23 non permette di pensare in grande

Se le qualifiche del Gp del Messico avevano sorpreso proprio tutti, a partire dagli stessi protagonisti della Ferrari, la gara non ha offerto sussulti di sorta rispetto a quanto il campionato 2023 ha raccontato nella sua evoluzione: la SF-23 avrebbe dovuto soffrire nella gestione degli pneumatici e così è stato. S’intenda, non si parla di una debacle.

Charles Leclerc e Carlos Sainz lasciano l’Hermanos Rodriguez con un terzo e quarto posto che di certo non sono piazzamenti da buttare. Ma i 71 giri dell’evento hanno detto che né Red Bull né la Mercedes di Lewis Hamilton (diverso il discorso per la vettura di Russell) erano alla portata dei due alfieri rossi. 

Va anche detto che la bandiera rossa causata dall’uscita rovinosa della Haas di Kevin Magnussen che ha interrotto l’attività non ha aiutato in termini strategici il Cavallino Rampante, ma la sensazione generale è che La Red Bull n°1, che come al solito ha fatto gara a sé, e la Mercedes n°44 fossero più solide.

Alla fine il duello per la seconda piazza nel Costruttori si chiude in pareggio. Il distacco, infatti, è rimasto invariato a quota 22 punti. Tutto rinviato al Brasile, gran premio che chiuderà un estenuante triple header che culmina con l’ultima Sprint Race stagionale. Più punti in palio su una pista che alla Rossa ha offerto gioie e dolori. 

Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) tiene a bada il rientro del gruppone all’avvio del Gp del Messico 2023

Ferrari: c’è un problema alla partenza

Che la SF-23 non eccella in gestione termica delle gomme è un fatto ormai acclarato. Questa situazione è condizionante anche in partenza, quando i piloti non riescono a scaldare a dovere le mescole nel giro di schieramento. Frédéric Vasseur, dopo la gara, si è proprio focalizzato sull’aspetto dello start individuando come una delle cause di un GP che non ha regalato il bis singaporiano come qualcuno si aspettava. 

Non siamo partiti bene – ha ammesso senza mezzi termini il n°1 della GeSLo start non è stato buono, abbiamo concesso la scia a tutti e abbiamo perso totalmente il controllo della situazione. Se parti male offri la scia agli altri e questo ha messo Carlos e Charles in una posizione difficile tra Verstappen e Perez. Da qui si è arrivati all’incidente. Leclerc ha perso un pezzo dell’ala anteriore e la situazione è diventata un pasticcio anche per Carlos. Però il problema non è stata la gestione della partenza, ma la partenza in sé. Max dopo pochi metri era già davanti a Carlos“.

In effetti Max, che ieri ha eguagliato un certo Alain Prost nel numero di vittorie totali e ha stabilito il record di trionfi nella singola stagione, è scattato come una molla mettendo subito in chiaro che alla prima curva avrebbe virato avanti a tutti. Questa l’operazione che aveva pianificato la Red Bull e che ha messo subito la gara su binari più comodi.  

Non possiamo essere soddisfatti della posizione finale se guardiamo a dove eravamo partiti. Il weekend, nel complesso, non è stato negativo, soprattutto in qualifica. Anche il ritmo nel primo stint, pur con il danno all’ala anteriore per Charles, non era distante da quello di Max”, ha affermato Vasseur.

Frederic Vasseur (Scuderia Ferrari)

La gara delle Ferrari ha subito uno scossone in negativo decisivo quando la direzione ha dovuto imporre bandiere rossa e ripartenza da fermo. Non c’erano set di media nuove a disposizione e la cosa ha pesato nell’economia dell’ultimo stint. “Abbiamo faticato molto di più con le hard alla ripartenza e nell’ultima fase della gara. Lì abbiamo perso il ritmo. Siamo stati anche prudenti sulla lunghezza dello stint, utilizzando le gomme dure, ed eravamo al limite. Siamo stati sorpresi che Hamilton sia riuscito a fare così tanti giri con le medie”. Eppure le doti di gestione degli pneumatici del sette volte iridato sono arcinote…

Alla Ferrari non resta che riorganizzare le idee in vista dell’appuntamento paulista. L’obiettivo è quello di provare a ripetersi in qualifica per essere più costanti in gara. La differenza di performance tra le suddette fasi resta ancora troppo ampia e probabilmente non esistono correttivi per porvi termine da qua alla fine della stagione. “Dobbiamo fare un lavoro migliore nel prossimo weekend”. Così ha chiuso il team principal transalpino.


Ferrari: Leclerc e Sainz hanno ottenuto il massimo possibile

Con questa SF-23 i due piloti hanno portato a casa il massimo, considerando anche l’evoluzione della gara. Il doppio podio non è sembrato nelle corde della Rossa sin dalle prime battute e al netto della red flag che ha ulteriormente condizionato il lavoro dei due Carlo. Il gran premio di Leclerc ha rischiato di durare ben poco. Il monegasco, scattato dalla pole position, si è ritrovato ingabbiato nella morsa delle due Red Bull all’imbocco di Curva 1. Da lì il contatto con Perez che ha mandato la RB19 prima in aria e poi fuori pista.

Sergio è stato costretto al ritiro a causa dei danni alla sua vettura, mentre Charles è riuscito a continuare nonostante l’endplate dell’ala anteriore si sia staccato producendo anche l’indagine da parte dei commissari chiusa con un “no further action”. L’episodio in questione ha acceso gli animi dei tifosi locali che hanno fatto qualche mugugno quando Leclerc si è presentato sul podio. 

Il momento del contatto tra Sergio Perez e Charles Leclerc, Gp Messico 2023

Prima di tutto, ovviamente, è un vero peccato che sia successo con Checo nella sua gara di casa“, ha detto Leclerc. “D’altra parte, guardando alle immagini, non avevo nessun posto dove andare. Abbiamo frenato tutti nello stesso punto. Stavo cercando di stare a destra il più vicino possibile a Max, ma non credo che Perez sapesse che Max fosse lì, ha iniziato a girare e poi ci siamo scontrati”. Nessuna responsabilità per il monegasco; cosa ratificata da Perez che nel post gara ha ammesso le sue colpe nell’incidente. 

“Abbiamo avuto un bel po’ di danni sulla parte anteriore sinistra della vettura. Temevamo per le sospensioni, non erano a posto. D’altra parte è stata una sorpresa tenere il ritmo e fare una gara forte da quel momento in poi. Con la gomma dura abbiamo faticato un po’ di più come squadra, quindi dobbiamo esaminare la cosa”.

Leclerc, sempre realista, non ha mai creduto nella vittoria: “Penso che non avrei potuto fare di meglio, quindi ovviamente sono soddisfatto della mia prestazione personale. Al momento non abbiamo la macchina per vincere. Anche la Mercedes sembra avere avuto il sopravvento su di noi oggi. Ancora una volta abbiamo avuto un po’ di danni, quindi penso che questo abbia giocato un ruolo, ma sono stati molto forti“.

Più anonima la gara di Sainz che, dopo lo start, ha iniziato a perdere progressivamente terreno dal compagno di squadra. “Non sono del tutto soddisfatto – ha arringato il madrileno – Ovviamente mi piacerebbe salire sul podio ma sono state due partenze molto caotiche, sono stato cauto in entrambe per evitare qualsiasi contatto”.

In Messico è sempre abbastanza caotico. Una volta che la gara si è stabilizzata è stato molto noioso, visto che ho dovuto gestire le temperature tutto il tempo. Alla fine penso che il terzo e il quarto posto fossero il massimo che potevamo fare questo fine settimana“.

Le due Ferrari nelle fasi iniziali del Gp de Messico 2023

Il problema, a rischio di essere ripetitivi, è sempre quello della gestione gomme. E Carlos lo ha ribadito: “Penso che la media, data la durata delle gomme, fosse troppo ottimistica. Soffriamo sempre con la durata delle gomme, quindi questo è il vantaggio che aveva la Mercedes. A volte possono scommettere su una gomma più morbida anche se gli stint sono più lunghi“.

Con questo genere di difficoltà i piloti devono combattere per provare ad insidiare la Mercedes in chiave secondo posto. Non un’operazione impossibile ma di certo sempre più difficile visto che il tempo stringe e che Hamilton sembra aver trovato smalto dei tempi migliori via via che la W14 si è evoluta. Interlagos sarà un bel banco di prova.


Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto: F1, Mercedes AMG F1 Team

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Diego Catalano