Ancora qualifica ancora Ferrari che tenterà di prendersi la pole position. D’altronde perchè non provarci pur consapevoli che non sarà affatto facile? Sì perchè difficilmente Max Verstappen commetterà il medesimo errore. Senza contare McLaren e Mercedes in agguato. L’assetto di compromesso che il team di Maranello ha scelto ha funzionato sul giro secco. Leclerc si è preso la partenza dal palo nella gara domenicale. Scenario competitivo dove nessuno possiede dati certo sul tema degrado, questione che per la rossa andrà gestita al meglio.
Tra poco però inizierà la seconda sessione classificatoria del weekend, quella che di fatto andrà a comporre la grigia per la mini gara di 100 km che si svolgerà al partire dalle ore 23. Ci sono diversi punti in palio e il Cavallino Rampante vorrebbe accaparrarsene un po’. Per farlo tutto dovrà andare secondo i piani e proprio per questo anche Sainz dovrà provare a dare di più. L’obiettivo realistico mira a confermarsi seconda forza dietro alla Red Bull del tre volte campione del mondo olandese.
I tecnici sono in fermento all’interno dei box. Espletati i consueti controlli sulle vetture, power unit, sistema ibrido, impianto frenante e trasmissione, i ferraristi stanno discutendo con i propri ingegneri. Un’ultima occhiata alla telemetria per focalizzare i punti più importanti del tracciato. Le condizioni meteo sono sempre buone in Texas: 32,4°C la temperatura dell’aria, 37,6°C quella dell’asfalto. Umidità al 24%, 1.7 Km/h l’intensità del vento che soffia dal quadrante sud.
Si attende solo il semaforo verde. Leclerc pare davvero concentrato in questo momento. Il monegasco sa bene che per ripetersi dovrà fare “miracoli” ma la cosa non lo spaventa. Dall’altra parte del garage, invece, c’è tanta voglia di rivalsa da parte dello spagnolo per ottimizzare il rendimento, contesto non presente nella qualifica di ieri. Sebbene il momento sia parecchio teso la voglia di confermarsi fa presenza. Le parole di circostanza elargite da Vasseur hanno in qualche modo messo le mani avanti, ci sta. Ciononostante la voglia di continuare a stupire utilizzando al meglio la messa a punto sulle SF-23 esiste eccome.
Come abbiamo potuto verificare nella giornata di ieri, attivare le mescole ed essere capaci di gestirle tra T1 e T2 è importantissimo. Arrivare in overheating nel T3, infatti, significa gettare alle ortiche il riscontro cronometrico. Ci siamo, le due rosse abbandonano la pit lane statunitense. Per questo primo run della Q1 ambedue le vetture montano un set di Pirelli a banda galla. L’outlap in mode warm up è molto accurato proprio per la tematica di cui sopra. Cambio settato sulla posizione Gx3.
Gli alfieri della rossa si lanciano per questo primo tentativo. L’handling delle SF-23 par buono. Non ci sono particolari correzione anche se, in alcuni punti della pista, prendere alla perfezione l’apice non è riuscito. Si procede ora con un double cool down lap senza passare dalla corsia box. Raffreddate le mescole si torna a spingere, non prima di cambiare alcuni parametri sul sistema ERS della monoposto. Mentre Carlos chiede più carico all’anteriore per il prossimo run, Marcos suggerisce di massimizzare il rendimento in curva 1.
Leclerc non è affatto fortunato. Nel T3 prende una sacco di traffico e di fatto si lamenta in radio soprattutto di Russell chiedendo lumi su una possibile penalità. Peccato perchè il suo tentativo era davvero buono. Anche l’iberico non riesce a ottimizzale il passaggio. Il taglio viene comunque abbondantemente passato. Ci si prepara ora per la seconda parte della qualifica. All’interno del garage si parla di alcune modifica al carico installato per la prossima sgambata.
Senza dubbio la Ferrari si conferma auto molto competitiva qui in Texas. I ferraristi sembrano a proprio agio anche questa serata e pare abbiano tutta l’intenzione di continuare a essere protagonisti. Si torna in pista. Ancora Pirelli a banda gialla. Tra i due Leclerc pare più in palla, molto aggressivo in tutti i settori senza però commettere sbavature. Più vento rispetto a prima per il resto è tutto ok. Il monegasco chiede come utilizzare al meglio il differenziale in curva 11. Gli vengono pertanto fornite le info utili proprio mente passa alla mode push. Si torna a spingere, quindi.
L’agilità sui cordoli è di quelle importanti, confermando una certa facilità nei cambi di direzione malgrado nel T3, i “due Carlo”, debbano effettuare qualche piccola correzione. In teoria si dovrebbe procedere con un doppio giro di raffreddamento gomme, come successo in precedenza. Questa volta però le SF-23 passeranno in pit lane, senza fermarsi, per ottimizzare la track position in vista del prossimo tentativo. Da rimarcare un fatto: al di la dei riscontri cronometrici si notano chiaramente le differenze di guida dei piloti Ferrari.
Arrivano alcune modifiche sulle mappature della PU, sistema ibrido, e si procede con l’attivazione delle mescole per l’ulteriore giro push di questa Q2. Leclerc è molto interessato alla posizione dei propri competitor in pista, memore del traffico che in precedenza lo ha limitato. Mode race e si torna in flat out. A metà tornata, però, il muretto italiano chiede di abortire ambedue gli intenti e tornare ai box in quanto i tempi registrati sono più che sufficienti per accedere alla parte finale della qualifica a stelle e strisce.
Siamo giunti al momento della verità. Le rivoluzioni dei propulsori saliranno ancora per dare il massimo in un contesto competitivo davvero alto. Ferrari a questo punto mira senza dubbio alla prima fila, conscia che togliere la partenza dal palo a Max Verstappen sarà davvero complicato. Inoltre alle spalle dei ferraristi McLaren fa tanta pressione. Il benchè minimo errore in questa fase significa gettare tutto alle ortiche. Ecco perchè sulle facce dei piloti della rossa si nota la massima concentrazione. Semaforo verde per l’ultima parte della qualifica.
Le due SF-23 montano un treno di Pirelli a banda rossa nuove di trinca. Il warm di queste mescole è leggermente diverso rispetto alle Medium e come detto realizzarlo al meglio significa godere di grossi vantaggi soprattutto nel T3. Il programma resta invariato copiando le precedenti mini sessioni. C’è tanto “rispetto” per le mescole nell’out lap, con il T1 percorso davvero molto lentamente. La track position pare buona, si passa alla modalità push e via per questo primo tentativo.
In curva 1 Charles arriva un po’ lungo, tanto che gira abbastanza lontano dall’apice. Per il resto il ferrarista spinge davvero forte e mette assieme un giro davvero al top. Tuttavia la sua prestazione non basta per acciuffare nuovamente la pole. Purtroppo Verstappen è più veloce di 55 millesimi. Il monegasco non è certo contento, specie perchè poteva fare meglio senza quella sbavatura. Per quanto concerne Carlos la tornata è buona, senza errori, ma purtroppo non brillante. Si becca tre decimi e mezzo dal compagno e si deve accontentare della sesta piazza
Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari