Formula 1

Gp Messico 2023: Ferrari SF-23, setup mirato per bilanciare la specifica high downforce

La Ferrari SF-23 non può continuare a perdere così. Anche se non vince, battere questa Red Bull è quasi impossibile in “condizioni normali”, una certa dignità prestazionale deve comunque sempre fare presenza. Austin ha detto altro purtroppo. Pur considerando che la competitività della SF-23 non era estrema, in gara le cose dovevano andare diversamente, specie se la rossa è stata addirittura capace di aggiudicarsi la partenza dal palo nella gara domenicale.

Ma lo scenario sconfortante nelle lunghe distanze si ripete. Una vettura incapace di amministrare al meglio le coperture, peraltro con un passo non all’altezza degli altri competitor. Mercedes e McLaren hanno infatti mostrato un rendimento superiore, aspetto ulteriormente aggravato da una strategia sulla numero 16 davvero sbagliata. A una settimana di distanza le cose potrebbero cambiare però. La volontà di farlo c’è tutta. Resta da capire se il Cavallino Rampante ne sarà capace.

Per farlo gli avversari con i quali scontrarsi sono diversi. W14 e MCL60, due vetture parecchio in palla ultimamente che, almeno sulla carta, hanno tutte le capacità di tener dietro la monoposto di emiliana anche in terra messicana. Chiaramente il team di Maranello farà di tutto perchè questo non accada, conscia che per raggiugere il proprio obiettivo la squadra dovrà dare il massimo e soprattutto non dovrà commettere errori.

la configurazione aerodinamica della Ferrari SF-23 per il Gran Premio del Messico edizione 2023

Autodromo Hermanos Rodríguez, contesto competitivo dove le varie scuderie di sfideranno questo fine settimana nel diciannovesimo round della campagna agonistica 2023. Un tracciato particolare non solo per la configurazione del suo layout ma bensì per l’ubicazione. Parliamo di un’aspetto che di conseguenza incide non poco su varie tematiche quali aerodinamica, raffreddamento delle componenti interne e rendimento della power unit, sia per quanto concerne il motore a combustione interna che per il sistema ibrido.


Gp Messico 20023: Ferrari carica la SF-23 cerando l’equilibrio aerodinamico con l’avantreno

Grazie alle scatti dell’amico e collega Albert Fabrega, possiamo commentare, in attea dell’azione in pista, le configurazioni aerodinamiche scelte dai top team. Come da copione, i principali reparti tecnici hanno optato per soluzioni ad alto carico verticale. Si adottano pertanto specifiche che presentano un’area frontale maggiorata con main plain più pronunciati. Il target, neanche a dirlo, mira a ottimizzare la differenza di pressione.

compare ali posteriori – Ferrari SF-23 vs Red Bull RB19 – Gp Messico 2023

Osservando il compare sulle ali posteriori, l’area frontale maggiore (evidenziata in verde nell’immagine) è quella della Red Bull. La specifica da alto carico montata sulla RB19 produce la deportanza migliore di tutta la griglia. Anche in casa Ferrari vediamo una specifica da alto carico dotata di singolo pilone di sostegno. SF-23 e RB19 che adottano lo stesso concetto con una distribuzione a singolo picco di pressione. Inoltre Ferrari rimane l’unica tra queste tre monoposto a non adottare il taglio sulla porzione di transizione tra main plain e flap aggiuntivo.

Osservando l’immagine ci si può fare un’idea di quanto detto prendendo in esame la sagomatura delle ali con le linee bianche. Per quanto concerne la beam wing della rossa notiamo il doppio elemento da alto carico già visto in vari appuntamenti del mondiale. Una componente che aiuta lo sviluppo della spinta verticale, essendo una vera e propria estensione del fondo che favorisce l’estrazione ponendo una bassa pressione a terra nella zona immediatamente successiva al diffusore.

Al contrario dei suoi diretti competitor, per le specifiche ad alto carico Mercedes si affida nuovamente al vecchio concetto di main plain, ovvero una specifica che presenta un chiaro andamento curvilineo a doppio cucchiaio, in grado di determinare una distribuzione della pressione a doppio picco.

ala posteriore Mercedes W14 – Gp Messico 2023

Come detto la rossa potrebbe soffrire alcune criticità adottando il pacchetto da alto carico, configurazione che spesso non ha funzionato a dovere. Il problema potrebbe essere minimizzato però, perchè in Messico, per via dell’altitudine, l’impostazione high downforce produce un carico inferiore. Parliamo di un elemento che potrebbe quindi aiutare Ferrari, minimizzando lo squilibrio aerodinamico che si innesca quando la SF-23 viene caricata.

Come sempre solo la pista ci fornirà i riscontri adeguati, anche se un’idea il team italiano se la è già fatta tramite le simulazioni svolte durante i giorni scorsi. Senza dubbio sarà un test particolare per quanto concerne l’aerodinamica. Secondo le informazioni raccolte dalla nostra redazione però, sembra che la squadra modenese sia convinta di poter combattere questa problematica, offrendo la miglior versione di se per cancellare la prova opaca ottenuta ad Austin.


Autori: Alessandro Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich

Immagini: Albert Fabrega – @AlbertFabrega

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Pubblicato da
Zander Arcari