Formula 1

Ferrari SF-23, In Brasile per vincere: l’update tecnico che annichilirà tutti i competitor

Ferrari cominciava a sentirsi assai stanca di abitare le fila dei disillusi, senza far niente: ultimamente aveva due o tre volte dato un’occhiata ai trionfi degli altri team, senza però mai carpirne i segreti del successo. Gli occhi erano continuamente colmi di vittorie altrui e proprio per questo un’idea geniale, quanto mai opportuna, cominciò a prendere forma nella testa per poi stare quasi appesa sulle labbra del capo tecnico della GES.

Era qualcosa che finalmente avrebbe potuto cambiare le cose. Forse non per sempre, ma almeno per una domenica. La fabbrica a Maranello era in fermento e si respirava qualcosa di diverso nell’aria. Al cospetto del consueto plotone d’esecuzione mediatico, recitare il solito siparietto per giustificare l’inammissibile comportamento della SF-23 non era più cosa. Vasseur cominciava a sentirsi fuori posto in queste vesti e si rese presto conto di aver ormai esaurito tutti i possibili alibi.

Non sapeva come fare, insomma, in Brasile, se ancora una volta il riassunto competitivo del weekend fosse stato il medesimo di quasi tutto il campionato. Nell’abituale conciliabolo del lunedì, ieri per chi legge, la solita mestizia nel constatare un fatto che potremmo riassumere cosi, se di una frase si trattasse:

La nostra vettura non funziona in gara. Non riusciamo a capire le gomme e nemmeno l’aerodinamica, considerando che il primo stint messicano di Leclerc è stato molto buono seppur mancassero quasi 10 punti di carico all’anteriore dopo il contatto al via con Perez.

Frederic Vasseur, team principal della storica Scuderia Ferrari

In pratica era una sorta di sfogo verso sé stessi. Ingegneri e tecnici preparati ma, per qualche misteriosa ragione, incapaci di mettere in pratica sulle auto le proprie capacità. Tutto pareva come sempre: sguardi bassi, animi affranti e tanta pesantezza nell’animo. Poi, all’improvviso, forse nata da uno scatto d’orgoglio, la rivelazione! In Via Abetone Inferiore 4, come per magia, una luce illuminò i volti accigliati.


Ferrari SF-23: l’aggiornamento geniale per il Brasile

A segnare in modo “memorabile” la campagna agonistica 2023 fu un evento alquanto strano. Un fenomeno inspiegato e inspiegabile allo stesso tempo: la SF-23. Una vettura strana, quasi magica in determinati contesti, infelice in tanti altri. Un vociare strisciante all’interno della gestione sportiva narrava di una maledizione abbattutasi sulla rossa. Binotto ne era al corrente e proprio per questa ragione aveva deciso di farsi da parte.

L’ingegnere motorista si era trasformato in una sorta di colono dedicato alla propria vigna. Per sconfiggere l’incantesimo che oramai aveva avvelenato la rossa e sé stesso, prima di potersi ripresentare nel paddock guarito dal male oscuro e trovare un’altra scuderia, Mattia doveva trovare un antidoto. Un siero curativo per disfarsi, in pratica, della jella.

In rete aveva trovato una sorta di vademecum su come realizzare un rimedio che, dalla notte dei tempi strizzava l’occhio al Dio Bacco, divinità della religione romana il cui nome lo si doveva ai greci… e così dalle sue uve aveva distillato una grappa, la “grappa del Faraone”! Ma questa è un’altra storia.

Tornando a Frederic Vasseur, la scoperta mirabolante realizzata dal reparto tecnico aveva trasformato il torpore in un’inaspettata gioia. Ferrari poteva presentarsi in Brasile con un’arma strepitosa in grado di sconfiggere gli avversari più temibili. In primis la Red Bull ma anche Mercedes, McLaren e chiunque altro si fosse messo in mezzo tra la rossa e la vittoria.

Enrico Cardile, DT ad interim della Scuderia Ferrari al termine del GP di Monaco, affiancato da Riccardo Adami e Diego Ioverno, supplente di Mekies al muretto box della rossa

Prendendo in esame il corpo normativo, Cardile aveva individuato una zona grigia da sfruttare. La possibilità di produrre un update poco costoso che rispettasse il budget cap e soprattutto realizzabile in mezza giornata di lavoro. L’idea era questa: montare sulle due SF-23, vicino al cestello dei freni, due microscopici ugelli che sparano colla per rallentare i competitor. A livello tecnico, non essendo una soluzione che modificava l’aerodinamica della vettura durante il suo moto, era pertanto fattibile.

Da nessuna parte, infatti, c’era scritto che una monoposto non potesse lanciare nulla verso un’altra. Decisi a sbalordire gli avversari i meccanici si misero all’opera. Tuttavia commisero un errore di valutazione e la sola numero 55 poté essere dotata dell’aggiornamento. Lo spagnolo non disse nulla lì per lì, ma in segreto, più tardi, voglioso di precedere nella graduatoria finale dedicata ai piloti il suo compagno di squadra, confidò un “progetto” ad un tecnico: “magari per sbaglio sparo pure a Charles…


Ferrari SF-23: l’update che piace alla F1

In attesa di sapere quello che sarebbe potuto accadere nel fine settimana, John Elkann telefonò a Stefano Domenicali avvisandolo. Gli ha raccontò tutto, mettendolo al corrente delle novità. Sebbene in un primo momento il “Terminator” mandato da Liberty Media per distruggere lo spirito della categoria fosse rimasto di sasso, di lì a poco ebbe anch’esso un’intuizione geniale da usare nella schifezza sprint.

L’ex ferrarista clonato (il vero Stefano è segregato da anni in una dimora segretissima nel cuore del Winsconsin sotto stretta sorveglianza), in fretta e furia attaccò la cornetta per chiamare Greg Maffei, presidente e amministratore delegato della F1 a stelle e strisce. E gli propose un’idea tanto strampalata quanto praticabile che, ovviamente, il sessantatreenne nativo di New York non tardò nell’accettare.

Dalla stagione 2024 la Safety Car verrà dotata dall’update pensato dai tecnici italiani. Bern Mayländer scenderà in pista di default. Il momento esatto sarà deciso da un lancio di dadi prima dell’appunto schifezza sprint. L’incaricato del lancio sarà Michael Masi, riesumato ed eletto ad honorem responsabile tecnico del format in questione. Una volta decise le tempistiche che ovviamente non saranno svelate per non togliere pathos, il pilota tedesco della Safety Car abbandonerà la pit lane per mettere in piedi il piano diabolico.

Stefano Domenicali, presidente e amministratore delegato del Formula One Group

Secondo gli studi realizzati in soli 10 minuti da Liberty Media, “la super colla incolla pneumatici” installata nel paraurti della Safety Car e ovviamente anch’essa sparata da ugelli invisibili, sarà in grado di incollare non solo “random” gli pneumatici dei piloti portandoli a rallentare senza capire perché, ma incollare anche gli spettatori al teleschermo per i continui colpi di scena.

Si parla di un 300% in più di audience che si tradurrà in tanti milioni di dollari che andranno a riempire le casse americane. La maggior parte di questi introiti verranno spesi per la creazione di altri “Terminator” alla Domenicali che potranno concorrere all’annichilimento della massima categoria del motorsport per come la si conosceva sino al 2023, stravolgendola totalmente.

Un investimento importante che porterà i propri frutti in circa 3 anni, quando gli spettatori per Gran Premio raggiungeranno i circa 50 milioni per weekend. Nel frattempo, però, a noi spettatori non resta che goderci il Gran Premio del Brasile consci che la Ferrari, malgrado il mirabolante update di cui solo lei potrà disporre, potrebbe anche riuscire a perdere…

p.s.

Un “ringraziamento” speciale a quel matto di Alessandro Arcari @berrageiz per il sogno che di fatto ha ispirato l’articolo.


Autore: Mariano Froldi – @MarianoFroldiAlessandro Arcari @berrageiz

Immagini: Scuderia Ferrari

Condividi
Pubblicato da
Mariano Froldi