Ferrari deve in qualche modo cercare di rimediare. Senza dubbio non potrà farlo cambiando l’assetto. Il parc fermé, infatti, non consente a tecnici e ingegneri di mettere mano alla vettura. E probabilmente servirebbe alla rossa per cercare di proteggere ulteriormente il front end di per se debole e magari, contestualmente, aggiungere qualche punto di carico al posteriore. Ma come detto non si può fare. Pertanto non resta che cercare di massimizzare il pacchetto a disposizione e offrire la migliore versione di sé.
Un fattore che sicuramente può e deve migliorare riguarda le gomme. La working range imperfetta ha limitato il punto di lavoro della SF-23. Lo slittamento al retro treno dovuto all’overheating al posteriore non ha di certo aiutato. Proprio su questo punto è andato in onda un briefing per provare a cambiare le cose. La speranza di realizzare un cambio di rotta esiste, anche perché sappiamo bene quanto il fattore gomme sia decisivo in questi casi. Non ci resta che attendere e vedere che succede.
A quanto pare c’è un problema con le gomme. A seguito dell’analisi standard degli pneumatici utilizzati durante le prove libere 1 di ieri, in cui le coperture che sono state utilizzati per circa 20 giri sono stati esaminati da Pirelli per verificare diversi parametri di sicurezza, è stata scoperta una separazione nel fianco tra la mescola di copertura e le corde della carcassa su molti degli elementi che sono stati controllati.
È opinione della FIA e di Pirelli che un numero significativo di giri aggiuntivi su queste gomme potrebbe causare danni circonferenziali con conseguente perdita d’aria. Gli pneumatici analizzati con numeri di giro inferiori hanno mostrato una portata molto ridotta del problema. Questo problema è stato probabilmente causato dall’interferenza ad alta frequenza tra il fianco del pneumatico e i cordoli “piramidali” da 50 mm ampiamente utilizzati su questo circuito, aggravata dalla propensione a guidare sui suddetti manufatti.
In risposta a questo problema, verranno intraprese le seguenti azioni per motivi di sicurezza: I limiti della pista alle curve 12-13 saranno rivisti. Ci sarà una sessione di familiarizzazione delle prove libere di 10 minuti, programmata per iniziare alle 16:00 ora locale, dopo la revisione dei limiti della pista, per consentire ai piloti di adattarsi alle modifiche. La Sprint Shootout inizierà quindi con 20 minuti di ritardo rispetto al previsto (16:20 ora locale). Ci sarà un’analisi approfondita delle gomme dopo la Sprint Race (19 giri), per decidere se è necessario intraprendere ulteriori azioni prima del Gran Premio.
Nel caso in cui il problema sia ancora evidente, sarà emessa la seguente direttiva per il Gran Premio di domenica, per motivi di sicurezza: il parametro di durata della gomma non deve superare 20 giri in gara. Tutti i piloti saranno obbligati ad effettuare almeno tre pitstop per il cambio gomme durante la gara. Ma questa analisi sarà fatta in serata. Andiamo alla sessione.
I ferraristi sono già a bordo delle proprie vetture. I soliti conciliaboli utili a fornire gli ultimi consigli sono in atto, unitamente allo studio della telemetria che ha fornito qualche elemento utile per migliorare il rendimento in determinati punti del tracciato qatariota. Espletati i soliti controlli alle vetture, power unit, sistema ibrido, impiante frenante e trasmissione, tutto è pronto per scendere in pista. Queste le condizioni meteo attuali: 32,6°C la temperatura dell’aria, 35,6°C quella dell’asfalto. Umidità al 54%, 4.7 Km/h l’intensità del vento che soffia dal quadrante sud est.
Le rosse scendono in pista per questo test: Leclerc e Sainz montano ambedue un set di Pirelli a banda gialla. Arrivano diverse indicazioni sulle gomme, cosi come sullo stato dell’asfalto qatariota. Sta andando in onda una specie di prova high fuel per poi verificare lo stato delle gomme. Parliamo di una mini sessione che tra poco dare dei responsi fattuali sullo stato delle coperture. La sicurezza, ovviamente, è messa in primo piano in questo momento.
Le due rosse scendono in pista, ambedue con le Pirelli a banda gialla. Si cura particolarmente il warm up per poi passare alla modalità push e iniziare a spingere. In generale pare le che due SF-23 abbiano una piattaforma più stabile rispetto a ieri, fattore da confermare in attesa di ulteriori riscontri. Sainz ha sofferto un piccolo problema nella sua tornata. Si procede ora con un double cool down lap. Viene consigliato ai ferraristi di scalare più tardi in curva 6.
Il traffico non sta facilitando le cose, esattamente come nella giornata di ieri. Dopo aver raffreddato le gomme si parte nuovamente. Soprattutto tra T1 e T2 si nota la necessità di lavorare parecchio sul volante. Sainz ha effettuato un tentativo più omogeneo, mentre Leclerc ha commesso un errore in Curva 16 che di fatto ha rovinato completamente il suo riscontro cronometrico. Per questo fa rifiatare le gomme e si lancia nuovamente. La prima parte di questa qualifica volge al termine. Il monegasco riesce ad aggiustare la mira piazzandosi tra i primi dieci. Questo significa che ambedue i ferraristi passano il taglio.
Rispetto al venerdì, malgrado le due SF-23 appaiano più bilanciate, resta difficile per i “due Carlo” amministrare la finestra delle gomme. Leclerc peraltro appare abbastanza nervoso e si lamenta in radio per le informazioni non precise relative alle posizioni in pista degli altri piloti. All’interno del garage si nota come i meccanici lavorino sulla parte anteriore delle Rosse, per modificare il carico sviluppabile delle monoposto di Maranello in vista di questa seconda sgambata.
Le due Ferrari abbandona nuovamente la pit lane araba. Il gioco inizia a a farsi duro. Pare che questa Q2 non sarà affatto semplice per il Cavallino Rampante. La track position sembra buona. In radio si parla del vento in merito alla rotazione. Per quanto ci riguarda però il problema è a monte e non le condizioni meteo, visto che notiamo una certa difficoltà intrinseca nel centrare l’apice di tutte le curve. Si passa ora alla modalità push e si torna a spingere.
La tornata di Leclerc è stata cancellata. La Rossa numero 16. infatti, ha superato i track limits in Curva 5. Per questa ragione si procede con un solo giro di raffreddamento gomme per poi lanciarsi un ulteriore tentativo. Inoltre si continua a parlare di curva 1, un punto della pista che non sembra andare particolarmente a genio, quest’oggi, al monegasco.
Nei tentativi successivi i due ferraristi riescono a dare la zampata necessaria per passare il taglio. Trattando meglio le gomme le vetture italiane sono potute accedere a una prestazione sufficiente, anche se i problemi suddetti restano.
Ambedue le Rosse tornano a calcare l’asfalto del Qatar. Ci siamo, tutto è pronto per tornare a dare il massimo. Le vetture italiane abbandonano la corsia box. Un sacco di raccomandazioni “volano” in radio, nel tentativo di offrire il massimo supporto agli alfieri della rossa. Attivate le gomme si passa alla mode push e si torna a spingere. Leclerc é costretto ad alzare il piede perché nel T2 ha sofferto una sbandata con tanto di correzione. La tornata successiva Charles non commette errore e chiude finalmente buono. Peccato che gli venga cancellato il giro per aver, ancora una volta, superato i track limits nel T3.
Il monegasco pare sconsolato ma comunque non si arrende. Raffredda come può le gomme e torna a spingere. Finalmente riesce a terminare un passaggio cronometrato dove i problemi per massimizzare il suo rendimento non sono certo mancati. Per quanto concerne Sainz non c’è molto più da dire. Lo spagnolo ha ottenuto gli stessi riscontri cronometrici del compagno ma con meno affanno. Possiamo dire, in ultima istanza, che le Rosse hanno un qualche modo raggiunto il massimo quest’oggi, considerando l’impossibilità di modificare la vettura.
Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari
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La tua analisi tecnica è molto approfondita e tecnicamente ineccepibile.. l'ostinazione di utilizzare termini anglofoni l'apprezzo un pò meno ..credo che abbiamo un vocabolario all'altezza.