Formula 1

Gp Messico 2023/Analisi on board Fp3 Ferrari SF-23: il traffico blocca le rosse, ma il T2 resta complicato

Sulle Ferrari SF-23 è stato corretto il tiro. Lo ha fatto apportando alcune modiche al sistema sospensivo tra le due prime sessioni di prove libere che, a quanto sembra, pare aver funzionato. Il problema minimizzato resta tutta via presente anche se in quantità minore. Il tutto nasce da un front end debole, caratteristiche “endemica” incurabile sino alla prossima stagione. Un aspetto tecnico che viene sottolineato ancor di più quando si carica il posteriore, provvedimento che di fatto sbilancia la SF-23.

Con la messa a punto di compromesso per cercare di “proteggere” quanto più possibile l’avantreno, si è verificato un fatto curioso: la rossa sovrasterzante che tende a chiudere troppo la traiettoria. Una questione in parte corretta che però fa ancora presenza. Nelle Fp3 i tecnici del Cavallino Rampante contano di lenire se non cancellare questo atteggiamento. L’obiettivo, inoltre, mira a massimizzare il T3 cercando dii sfruttare appieno une delle caratteristiche migliori della monoposto italiana: la trazione.

Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) a bordo della sua SF-23 durante le Fp2 del Gp Messico 2023

Per concludere questa introduzione dobbiamo menzionare il problema sofferto dalla numero 55. Un grattacapo idraulico sull’auto di Carlos Sainz che di fatto ha inciso negativamente sul programma di lavoro. L’iberico non è infatti riuscito a testare come voleva la rossa sul giro secco. Una messa a punto che non lo ha convinto appieno. Inoltre, traffico e un paio di sue sbavature hanno fatto si che i dati raccolti siano incompleti. Per questo, specie per il madrileño, la terza e ultima sessione di prove libere sarà decisamente cruciale.


Ferrari SF-23: live on board Fp3 Gp Messico 2023

Il team di Maranello ha studiato alcuni cambi già apportati in vettura. Parliamo di alcuni accorgimento meccanici che dovrebbe migliorare ulteriormente l’handling delle rosse specie nel T3. Quest’oggi le rivoluzioni delle power unit si alzeranno sensibilmente, elemento che specie nel T1 ci fornirà riscontri più probanti a livello prestazionale. Per il resto i “due Carlo” devono ancora trovare il giusto feeling con le proprie vetture, operazione che contano di realizzare giusto nella prossima ora di pista.

I consueto controlli alle due SF-23 sono in atto: unità di potenza, trasmissione, sistema ibrido e impianto frenante. Il tutto sembra funzionare alla perfezione anche sull’auto di Carlos. Le condizioni meteorologiche sono buone: 20,°C la temperatura dell’aria, 40,°C quella dell’asfalto. Umidità al 52%, 1.2 Km/h l’intensità del vento che soffia dal quadrante est. I ferraristi sono a bordo delle proprie vetture. Tutto è pronto per l’azione in pista in attesa del semaforo verde.

Le due SF-23 scendono in pista. Ambedue le vetture modenesi montano le Pirelli a banda rossa. Si cura in particolar modo il warm up delle mescole e relativa attivazione. Espletato l’outlap si passa alla mode push e si inizia a spingere. Durante il primo passaggio lanciato le due Ferrari sembrano ben bilanciate. Poco lavoro sul volante. Leclerc commette una piccola sbavatura nel T3 all’interno dello stadio ma nulla di pesante, concludendo una tornata positiva dal punto divista dell’handling.

Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) in sella alla sua SF-23 durante le Fp3 – Gp Messico 2023

Sainz, meno rapido del compagno, riesce comunque a fare la differenza rispetto al monegasco nel settore centrale, in concreto curva 6 e 7. Primo test interessante per la Ferrari, tanto che le due rosse vengono subito richiamate ai box senza la necessità di realizzare ulteriori giri. Dopo un breve sosta ai box si torna in pista. Per questo secondo run le rosse montano ancora le Soft. All’interno dei box è andato in scena un piccolo ritocco al carico sviluppabile all’anteriore per bilanciare ulteriormente le auto emiliane.

Tanta attenzione nella track position e come sempre nella mera operazione per attivare i compound alla perfezione. Engine 4, mode push e si riparte. In questo caso la mappatura ibrida pare più spinta. Mentre Leclerc riesce a chiudere la sua tornata senza particolari problemi, lo spagnolo è costretto ad alzare il piede per del traffico nel T3. Le sensazioni sono buone a livello di guidabilità. Charles decide di tornare ai box e prepararsi per le prove high fuel. Sainz, al contrario, ha la neccessità di spingere ancora per portare al limite la sua vettura.

Dando un’occhiata ai tempi sono nota come le due Ferrari facciano fatica nel T2, dove le curve in appoggio a medio-alta velocità fanno presenza. Mentre nell’ultima parte del tracciato sembra che a livello cronometrico le rosse non siano ancora all’altezza della loro ottima trazione. L’iberico chiude finalmente il suo giro lanciato ottenendo un riscontro cronometrico in linea con quello del suo compagno, mentre Leclerc torna pista per le prova con alto quantitativo di carburante a bordo, gomme Soft usate per lui.

La simulazione passo gara è andata bene sotto l’aspetto della guidabilità per il monegasco. Una vettura pulita che non ha presentato particolari problemi di sovrasterzo. Le temperature non sono state menzionate così come la gestione gomme. La numero 16 torna pertanto in garage dopo aver inanellato 7 tornate. Al contrario Sainz inizia ora la sua prova high fuel, unizzando le medesime mescole del monegasco. L’iberico realizza lift and coast durante i primi due giri della sua simulazione, per poi mettere assieme un marcia più costante.

Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) a bordo della SF-23 – Fp3 Gp Messico 2023

Adami suggerisce di utilizzare le configurazioni pre-mappate nel T3 relative al differenziale in entrata di curva. L’ultima tornata di questo test con più benzina a bordo viene realizzato in Engine 1, per raccogliere dati sulla massima potenza del motore endotermico. Terminato il long run anche il madrileño viene richiamato in garage. Nell’in lap viene simulata l’entrata aggressiva con tanto di pit stop practice. Il programma di lavoro dovrebbe prevedere una breve pausa che anticipa l’ultimo run con le Pirelli a banda rossa nuove per provare ancora il giro push con la pista al massimo grip disponibile.

Cinque minuto più tardi Charles abbandona nuovamente la corsia box per calcare l’asfalto messicano. Carlos lo segue trenta secondi più tardi. Ambedue montano un treno di Soft nuove di pacca. Come previsto di cercherà di massimizzare il giro push con un asfalto che in questo momento presenta la massima aderenza della sessione. Purtroppo il tentativo di Leclerc viene completamente rovinato dal traffico e il monegasco è costretto ad alzare il piede nel T2. Stesso destino per Sainz che per evitare il contatto con Stroll va addirittura in testacoda.

Si passa pertanto al raffreddamento gomme prima di lanciarsi nuovamente. Marcos suggerisce di sacrificare curva 2 per godere di un vantaggio concreto nella 3. Medesimo discorso per le pieghe 5 e 6. Davvero un peccato che le due SF-23 non abbiano potuto sfruttare appieno le Soft. Dopo un doppio cool down lap tornano comunque a spingere ma il grip di vantaggio sulle gomme con 4 giri alle spalle non c’è più. Sainz è abbastanza pulito, mentre Charles soffre uno snap nel T2 abbastanza violento.

In conclusione possiamo dire che Ferrari ha svolto il proprio lavoro senza particolari problemi. Tuttavia, malgrado non possiamo dire che le vetture siano sbilanciate o mostrino un handling difficile da gestire, i riscontri cronometrici su giro secco e passo gara non sembrano affatto eccellenti. Un secondo settore dove resta parecchio difficile portare la giusta velocità a centro curva e un T3 dove la trazione non è massimizzata. Nelle prossime ore si cercherà di fare quadrato per ottimizzare la mesas a punto e presentarsi alle qualifiche al melgio delle proprie possibilità


Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz

Immagini: Scuderia Ferrari

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Pubblicato da
Zander Arcari