Formula 1

Red Bull, Perez: le protezioni contrattuali potrebbero non bastare più

Quella di Sergio Perez è la classica telenovela che può dare verve ad un inverno che, in F1, combacia con la fase più fredda. In tutti i sensi. Ne avevano dato conto in uno scritto dei giorni scorsi: anche Chris Horner, da sempre il “poliziotto buono” della Red Bull, ha iniziato ad essere meno concessivo col messicano. Certo, nulla a che vedere con le pressioni di Helmut Marko che troppo spesso è scaduto anche in commenti sgradevoli per i quali s’è dovuto scusare e che hanno generato le ire dei vertici della categoria. 

Normalmente le prestazioni sciorinate dal messicano dal Gp di Miami in poi avrebbero indotto i vertici della scuderia ad un cambio in corso non nuovo dalle parti di Milton Keynes. Se non è accaduto è per due ordini di ragioni. La prima, più elementare, è quella che vede la squadra non avere veri rivali in pista. Situazione che ha permesso di vincere entrambi i titoli praticamente con un solo pilota. L’altra motivazione è di carattere contrattuale. 

Il team anglo-austriaco, mai stato troppo convinto dell’investimento effettuato due anni fa, aveva fatto firmare una clausola al pilota che prevede la decurtazione di parte dello stipendio se la forbice in punti da Max Verstappen fosse troppo aperta. La postilla si attiva se le lunghezze sono 125. Un gap attualmente molto più ampio visto che parliamo di 209 lunghezze che non possono essere dimezzate da qui a fine anno, volendo essere realisti. 

Sergio Perez e Chris Horner (Oracle Red Bull Racing), Stagione 2023

Perez, forse temendo che questa possibilità potesse concretizzarsi, aveva fatto inserire nel contratto un’appendice che vieta al team di arretrarlo in AlphaTauri come accaduto con illustri predecessori che rispondono ai nomi di Alex Albon, Daniil Kvyat e Pierre Gasly. Forse per questo il messicano si è sentito relativamente tranquillo nonostante il rientro di Daniel Ricciardo che per qualcuno era uno spettro che aleggia sulla testa del buon Sergio.


Red Bull: le clausole contrattuali non proteggono più Perez?

Le cose sono precipitate in maniera così repentina da trasformare le clausole di cui sopra in dettagli di secondo piano. Ricordiamo che gli stipendi dei piloti sono esclusi dal budget totale che un team ha disposizione. E proprio questa cosa, unita alla grandissima capacità di spesa del gruppo Red Bull GmbH, potrebbero costare il sedile al povero Sergio che ormai è solo e abbandonato all’interno della sua stessa squadra.

Marko, dopo qualche settimana di silenzio sulla materia, ha rispolverato l’artiglieria pesante prendendo a martellare un driver in piena crisi tecnico-sportiva. Stavolta, quasi ammantandosi di un’eleganza che mai gli abbiamo visto esprimere, il Dottor Helmut ha invitato il ragazzo a vagliare altri sentieri: “Perez ha bisogno di un cambiamento di clima e di squadra. Ora vedremo come andranno le prossime due gare. Ma lui e la squadra sono consapevoli di essere in crisi“.

Un invito ad accomiatarsi quasi per il suo bene. Marko che riconosce che il clima in Red Bull si è fatto pesante (chissà chi ha contribuito a renderlo così asfissiante) e da questo presupposto, da buon mentore, offre la soluzione che il messicano, per ora, non sembra voler prendere in considerazione. E questo potrebbe trasformare il placido ex pilota di Graz in un animale feroce. 

Helmut Marko (Oracle Red Bull Racing) – Gp Canada 2023

Raccogliendo informazioni risulta che Red Bull stia seriamente valutando il cambio assumendosi tutti gli oneri legali e finanziari che ne deriverebbero. Anche perché un appiedamento di Perez, visto che le altre line-up sono complete, anche quella della controllata AlphaTauri, equivarrebbe ad una defenestrazione quasi definitiva dalla Formula 1

Un danno incalcolabile per il pilota che anche per questo motivo ha deciso di abbassare il capo e di accettare il suo ruolo: meglio essere un secondo che avere un posto fisso al simulatore o in giro per il mondo ad eventi promozionali


Red Bull draga il mercato in cerca di possibili soluzioni

Nel caso in cui si dovesse consumare il clamoroso strappo, quali sarebbero le opzioni percorribili da parte della Red Bull? Quella più scontata porta alla soluzione interna. Si va, quindi, da Liam Lawson, pilota dello junior team dal 2018, alla coppia AlphaTauri che rappresenta quel bacino da cui poter attingere alla bisogna. 

Poi c’è la suggestione Lando Norris che si gonfia e si sgonfia come un palloncino. Ma altre opzioni potrebbero essere in fase di valutazione, nomi non ancora emersi e che potrebbero prendere quota in base a determinati incastri ancora impronosticabili. 

Lando Norris (McLaren) – Gp Singapore 2023

Se il 2023 è stato un anno difficile non meno complessa sarà la stagione prossima visto che Sergio correrà da dimissionario e probabilmente, ad un certo punto del campionato, sarà anche meno coinvolto nei briefing tecnici come accade con i piloti con la valigia pronta. Perez, qualora venisse confermato, dovrà adeguarsi a questa realtà per evitare di crollare definitivamente in vista di una nuova avventura che può rendersi concreta solo se darà la sensazione di essere ancora un pilota abile ed arruolabile. 

La sensazione è che a Milton Keynes possano agire contro il messicano solo nel caso in cui prima si trovi una soluzione tecnicamente più conveniente che comunque non modifichi i delicati equilibri che si sono trovati e che permettono a Verstappen di dare il meglio di sé. Perché, si sa, nessuno vuol cambiare la politica Max-centrica che è una delle ragioni dell’imperio della Red Bull.


Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto: F1
, Oracle Red Bull Racing, McLaren

Vedi commenti

  • Il Clan Verstappen teme SP, quindi lo vogliono fuori
    SP unico pilota che ha messo alle corde MV guidando la RB_B
    MV dissi che non è in RB x essere 2
    Da Australia in poi RB ha manomesso subdolamente l'auto SP
    Ora la RB_Z di SP è 0.7s +lenta nei settori con curve lente
    Il Clan Verstappen cerca di demeritare SP con tutti mezzi possibili
    In modo tale di fabbricare allibi per espellere SP al minor costo possibile
    SP andrà 100% via di RB nel 2024-25, perché è un piloto vincente
    Se trova una squadra che possa sfidare RB, SP avrà le chances di essere campione F1

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Pubblicato da
Diego Catalano