Formula 1

Gp Las Vegas 2023/Analisi degrado: Ferrari SF-23 ottimizza la resa gomme nel 2° stint

Ferrari ancora una volta è andata molto vicina alla vittoria. La gara di Las Vegas, infatti, ha messo in mostra un Leclerc abile nell’amministrazione degli pneumatici durante l’ultimo stint di gara. Il monegasco, con un sorpasso da fuori classe è stato in grado di agguantare la seconda piazza del podio nell’ultima occasione utile. La Safety Car a seguito dell’incidente tra Verstappen e Russell ha rovinato la strategia della rossa. Il muretto del Cavallino Rampante ha scelto di non richiamare la vettura numero 16 ai box, dal momento che si era fermata 5 giri prima.

La Hard usata non ha permesso a Charles un buon warm up dopo il periodo di neutralizzazione, favorendo la creazione del graining anticipata rispetto alle due Red Bull che alla fine ha vinto ancora grazie al solito Verstappen. Il messicano ha beneficiato al massimo dei due incidenti, risalendo sino alla prima posizione potendo realizzare un secondo pit stop “gratuito”. Nel finale però, il messicano è stato poco malizioso. Perez non difende l’interno di curva 14 e subisce all’ultimo giro, elemento che priva la scuderia di Milton Keynes dell’ennesima doppietta stagionale.


Gp Las Vegas 2023/Analisi degrado 1°: Ferrari soffre un degrado maggiore tardando la sosta

Il grafico che segue mostra, tramite delle “spezzate”, l’andamento del tempo sul giro durante la prima parte della corsa nella quale i piloti illustrati montavano la gomma media. Le linee rette tratteggiate sono un’interpolante e permettono di visualizzare il degrado; minore è il numero che esse riportano maggiore risulta l’abbassamento del tempo sul giro.

Si può notare come, in maniera progressiva, diminuendo il livello di carburante i tempi andavano a migliorarsi per tutti i piloti. Hamilton ha un consumo gomme minore rispetto ai sui competitor, mentre Sainz, dopo il pit stop sotto regime di Safety Car a inizio gara, mette assieme un run decisamente svolto lungo con un degrado negativo tra i più bassi del lotto.

Lo spagnolo inoltre, assieme ad Ocon, abbassa notevolmente i tempi nella fase centrale dello stint, recuperando il terreno perso nella prima parte di gara a causa del traffico a centro al gruppo. Inoltre Sainz è stato obbligato a gestire le temperature della propria monoposto, come richiesto via radio del suo ingegnere di pista, onde evitare il ritiro legato a fattori legati all’affidabilità delle componenti iterne.

degrado 1° stint – Gp Las Vegas 2023

Leclerc e Verstappen in testa alla gara avevano un ritmo molto simile, che ha permesso al monegasco di stare con il campione del mondo per poi effettuare il sorpasso quando Max ah sofferto il graining. La scelta degli ingegneri Ferrai nel proseguire lo stint ha evidenziato un leggero degrado dovuto alla difficoltà di tenere in temperatura le mescole. Usura che di riflesso causa innalzamento dei tempi sul giro, come si può notare dalla retta tratteggiata che indica un consumo gomme negativo minore.


Gp Las Vegas 2023/Analisi degrado 2° stint: degrado minore Ferrari. Un set nuovo di Hard poteva condurre a una vittoria?

Spostando l’attenzione a quanto avviene nella seconda parte di gara, prendiamo in considerazione i giri effettuati dopo il secondo periodo di Safety Car. La fase di neutralizzazione della corsa è stata un jolly per molti piloti, che hanno potuto completare la strategia di gara con un pit stop praticamente gratis. Dal giro 29, tornata di rientro della vettura guidata da Bernd Mayländer, sino alla fine della corsa, i top driver hanno scelto di montare gomma dura.

degrado 2° stint – Gp Las Vegas 2023

Il grafico illustra come Leclerc abbia ottenuto un degrado negativo maggiore rispetto a Verstappen, dimostrandosi il migliore tra i piloti di testa. Il monegasco ha sofferto nella parte centrale del proprio stint la mescola 5 giri più vecchia. In seguito Charles ha comunque saputo amministrare bene tale condizione, ma i secondi persi, a causa dell’usura anticipata, non gli hanno permesso di essere più vicino a Verstappen e provare a prendersi la vittoria.

I migliori del secondo stint sono stati Sainz ed Hamilton i quali, dalla ripartenza, hanno guadagnato rispettivamente 3 e 9 posizioni. I due hanno subito un degrado negativo praticamente identico, con l’inglese all’inseguimento dello spagnolo nell’ultima parte di gara. Tuttavia Ferrari non può definirsi delusa. Sebbene la SC ha rovinato la strategia, il weekend sottotono di Mercedes ha permesso di guadagnare punti importanti nel mondale costruttori. Sono solo 4, infatti, i punti di distacco dal tram di Brackley con una gara ancora da disputare.


Autori e grafici: Leonardo Pasqual – @PasqualLeonardo – Alessandro Arcari – @berrageiz

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Pubblicato da
Zander Arcari