Ferrari non vince ma conquista un’ottimo secondo posto. La SF-23 di Charles Leclerc taglia il traguardo in terza posizione ma la penalità inflitta a Perez fa la differenza. Sainz mette assieme una gara dignitosa ma non riesce a fare la differenza, ragion per cui Mercedes si aggiudica la seconda piazza nel mondiale costruttori. Per il resto possiamo dire che il mondiale della rossa finisce finalmente, tenendo presente che ancora una stagione fallimentare va messa in archivio.
La maggioranza dei piloti sceglie la gomma media allo start. Secondo le simulazioni la strategia migliore era quella a unico stop partendo con le medie per poi passare poi alla dura. Sainz invece, partendo arretrato, sceglie la Hard con l’obiettivo di fare un primo stint molto forte e lungo, con il chiaro obiettivo di realizzare un overcut sul gruppone centrale.
Nei primi istanti di gara Leclerc è riuscito a insidiare Max Verstappen, dopodiché ha dovuto concentrarsi sul gestire la mescola in modo da allungare il più possibile lo stint. Inoltre il ritmo del gruppo di testa non è stato molto più veloce rispetto alle vetture più lente, per cui fermandosi si finiva dietro al traffico di molte vetture. Verso il dodicesimo passaggio l’olandese ha lamentato un certo degrado sull’anteriore destra, gomma maggiormente sollecitata su questo circuito.
Generalmente i vari piloti si sono concentrati nel preservare la gomma media, specialmente nella zona della Hotel. Osservando il grafico precedente notiamo che la Ferrari ha migliorato molto l’uso della mescola Medium, su cui tra l’altro si erano concentrati nella giornata di ieri durante la ultime libere a disposizione.
Il Cavallino Rampante sapeva che il primo stint con il pieno di carburante era con la Pirelli a banda gialla, per questo hanno deciso di approfondire la comprensione del comportamento di questo mescola. I risultati si sono visti, dato che Leclerc è rimasto sotto al decimo di distacco medio rispetto a Verstappen. In questo frangente Norris era a più di due decimi medi, mentre Russell ben 4 decimi medi.
Il primo a fermarsi dei piloti del gruppo di testa è stato Piastri, al giro 14, visto che stava cominciando a faticare con il ritmo in pista e Russell lo aveva scavalcato. Il compagno di squadra si è fermato al giro successivo per evitare l’undercut del britannico della Mercedes. Quest’ultimo è rientrato allo stesso passaggio e il pit stop di Norris è stato molto lento (5.1s). Per tale motivo George si è preso la posizione anche sull’altra McLaren. Tutti questi piloti hanno montato la Hard per cercare di arrivare sino al traguardo. Tuttavia il primo stop molto anticipato rispetto alle previsioni, ha obbligato la sosta numero 2.
Verstappen e Leclerc hanno continuato alcuni giri in più, ma al passaggio 17 Max si è fermato per montare la Hard ed evitare un tentativo di undercut da parte di Ferrari con il monegasco piuttosto vicino. Al giro successivo è rientrato anche Charles visto che Russell aveva ormai attivato la mescola Hard facendo segnare tempi molto rapidi sull’ordine del 29.5s. il team di Maranello si è pertanto allineato con la strategia dei competitor montando la Pirelli a banda bianca.
Sainz dopo una buona partenza non ha imposto un ritmo eccezionale con la Hard. Al giro 24 passaggio è rientrato ai box dopo aver lamentato un mancanza di grip. In Ferrari, in accordo con lo spagnolo, hanno montato un altro treno di gomme dure. Al passaggio 33 Leclerc aveva 7.8 secondi di svantaggio su Verstappen che sulla gomma Hard senza dubbio ha mostrato una marcia in più. Dietro, Russell si è accodato a Leclerc ad una distanza di circa 2 secondi, gap che il ferrarista ha tranquillamente gestito.
Come possiamo osservare dal seguente grafico in alto, nel secondo stint il gap medio al giro tra Verstappen e Leclerc si è alzato raggiungendo i 4 decimi. Sulla Hard la RB19 si adatta molto bene e anche Perez ha girato sugli stessi tempi del compagno di squadra. Per comprendere meglio la differenza in termini di prestazione della SF-23 con la gomma gialla e con la gomma bianca, osserviamo il seguente grafico che mette in luce il degrado. Notiamo che c’è una netta differenza nelle linee di tendenza di Leclerc tra il primo ed il secondo stint.
Appare evidente come nella seconda parte di gara il consumo gomme del ferrarista sia peggiorato che di riflesso ha contenuto il “ritmo base” della Ferrari SF-23 numero 16. Notiamo infatti la maggior pendenza della linea di Leclerc nel secondo stint. Sulla Hard la Mercedes è riuscita a trovare maggior ritmo da metà stint in poi, visto che la linea di tendenza di Russell è più vicina all’orizzontale.
Norris è stato il primo a cambiare strategia fermandosi e montando un ulteriore treno di gomme bianche, che si erano comportate meglio rispetto alle gialle. Russell ha reagito allo stop di Lando fermandosi al giro successivo anche se il pilota Mercedes diceva di aver delle mescole ancora in buono stato. Mancando ancora più di 20 giri, anche Leclerc si è fermato al passaggio 36 per montare un secondo treno di Hard.
In Ferrari avrebbero potuto aspettare qualche giro in più per montare un treno di medie? Potevano farlo senza dubbio solo se i treni di Pirelli a banda gialle fosse ancora presenti. All’uscita Russell ha guadagnato qualcosa riuscendo ad arrivare sotto ai 2 secondi. Norris non è riuscito a far valere troppo l’undercut essendo uscito alle spalle di Stroll, evitato invece sia da George che da Leclerc. Davanti, in Red Bull hanno aspettato alcuni giri prima di prendere ogni decisione, visto che avevano comunque un sufficiente vantaggio da gestire. Con Perez probabilmente pensavano di rimanere fuori e cercare di arrivare in fondo prendendo la seconda posizione.
C’è da dire che Leclerc aveva in quel momento più di 13 secondi di svantaggio sul messicano e non c’era una grossa differenza nei tempi sul giro, per cui era possibile non pittare. Con Perez invece hanno deciso di fermarsi ed il pilota è uscito in sesta posizione, con una mescola Hard di 7 giri più fresca e con un distacco di 9 secondi da Leclerc, da recuperare in 14 giri. Ciò significa che Perez doveva recuperare più di 6 decimi al giro a Leclerc per riuscire a tentare un sorpasso negli ultimi giri.
Nel seguente grafico analizziamo il passo di Perez, che proprio dopo lo stop è riuscito a mettere in pista un ritmo ottimo. Il messicano è riuscito ad avere un ritmo medio di 1:27.96, contro l’1:28.66 di Leclerc. Proprio quei 6 decimi di cui parlavamo poche righe sopra. Tuttavia la penalità ricevuta per il contatto con Norris ha vanificato la risalita.
Anche con Verstappen hanno deciso di rientrare, senza quindi rischiare. Per l’olandese un secondo treno di gomme Hard, l’ultimo disponibile. Max è uscito a 5.7 secondi da Leclerc con una gomma di 9 giri più fresca. Nel complesso Charles dopo il pit stop ha guadagnato circa 2 secondi.
Sainz poi è rimasto fuori a lungo con il secondo treno di Hard. Con più di 20 giri sulla Hard, il pilota spagnolo ha faticato moltissimo, ma in casa Ferrari aspettavano un evento in pista per approfittare di una SC o di una VSC. Effettivamente c’erano tante battaglie in pista e la probabilità di una SC era piuttosto alta.
Nel complesso quantifichiamo quanto visto oggi. Nessuna grossa sorpresa visto che la Red Bull ha dominato, con la Ferrari seconda forza a 3 decimi in media. La terza forza è stata la Mercedes con poco di 3 decimi in media di distacco per ogni tornata. I due stint sulla Hard hanno di fatto aiutato molto il team di Brackley. Detto ciò il grafico rispecchia poi il podio. Quarta forza la McLaren, a cui mancava di fatto 1 decimo in media nei confronti della scuderia tedesca.
Autori e grafici: Alessandro Arcari – @berrageiz – Niccolò Arnerich – @niccoloarnerich
Immagini: Scuderia Ferrari