Ferrari sceglie di prendere il via della gara con le Pirelli a banda gialla. Durante l’installation lap vengono richiesti ben 6 burn out per portare in temperature le gomme e, contestualmente, viene ricordato ai ferraristi di realizzare lift and coast in curva 14. Tutto è pronto, si attende solo il semaforo verde. Lo start è dei peggiori per il team di Maranello: Carlos arriva al contatto con Hamilton, perde la vettura andando in testa coda e si ritrova in fondo alla griglia.
Charles non è brillante. Il suo stacco frizione non è dei migliori e viene infilato in curva 1 da Verstappen che di fatto allarga la traiettoria il più possibile spingendo verso l’esterno il monegasco. Senza dubbio parliamo di una mossa al limite del regolamento. La direzione gara, al termine del giro 1 sceglie di utilizzare la VSC per dar modo ai commissari di pulire la pista dai detriti. Nel mentre Leclerc è molto arrabbiato in radio, sostenendo che Max ha realizzato una manovra troppo dura buttandolo fuori traiettoria.
Per questo chiede gli venga restituita la posizione. Il muretto risponde che ne stanno parlando con la FIA, ma nemmeno il tempo di rifletterci su e la gara riparte. Per fortuna la numero 55 non è danneggiata e può continuare la sua marcia senza dover passare dai box. Mezzo giro e arriva il primo colpo di scena: Norris arriva lungo e sbatte contro le barriere, motivo per il quale l’aiuto di Bern Mayländer è necessario.
Carlos ne approfitta e fa una capatina in pit lane per sostituire le gomme: treno di Hard nuove di pacca per lui. Gli steward decidono che la manovra del tre volte campione del mondo debba essere valutata. Leclerc ne viene messo al corrente mentre si lamenta per l’andamento della Safety Car troppo lento che non gli consente mi mantenere il corretto range i temperature sulle gomme.
La tensione è molto alta e si cerca di abbassarla tramite la concentrazione massima. Adami consiglia molta attenzione alla ripartenza, considerando che le mescole Hard faranno parecchia fatica ad attivarsi. Mentre sul canale radio della numero 16 si ricorda l’importanza di amministrare al massimo le gomme per garantire la massima durata. La vettura di Norris viene rimossa da curva 12 e la corsa riprende la sua forza.
L’ex Alfa Romeo cerca di rimanere incollato a Verstappen, sebbene debba prestare attenzione alle temperature di esercizio. Arriva lo strappo di Max che di fatto prende un po’ allo sprovvisto Charles. Carlos, sebbene sia parso più pronto, non riesce ad approfittare della ripartenza per via dello scarso grip delle sue Pirelli a banda bianca. Due tornate più tardi si nota chiaramente come Max abbia preso un certo margine sul ferrarista che, come detto, è molto impegnato a “curare” al meglio le coperture.
Parliamo di un delta di circa 2,35 per il momento. La direzione gara ha deciso: Verstappen viene punito con 5 secondi di penalità da scontare nel prossimo pit stop, questo il messaggio di Xavi Marcos. Il ferrarista ne prende atto, cercando di mantenere il distacco sul giovane talento di Hasselt invariato. Sainz inizia la sua rimonta sorpassando due avversari. Si tratta di una gara molto difficile per l’iberico che dovrà mettere in mostra tanta grinta.
Adami lo consiglia ogni passaggio, sostenendo però che le temperature della sua vettura al momento siano abbastanza critiche. “Tyre are ready” per i “due Carlo”: le coperture hanno raggiunto la corretta working range e si possono utilizzare al meglio. Tuttavia il madrileño continua soffrire altissime temperature di esercizio, tanto che la numero 55 rischia addirittura il ritiro. Per questo viene chiesto un lift and coast di 350 metri in questa fase, condizione ovviamente al quanto limitante a livello prestazionale.
Charles sta facendo un ottimo lavoro sulle coperture. Le medie funzionano molto bene sulla rossa, tanto che il monegasco rosicchia circa un secondo all’olandese. Tornata 16: Leclerc si avvicina parecchio a Max in chiara difficoltà con i suoi compound e alla fine del rettilineo principale lo infila all’interno. Boato del pubblico. Max decide di andare subito ai box per montare le Hard, momento nel quale sconta la penalità di 5 secondi. Poi torna in pista al nono posto.
Carlos sta cercando di dare il massimo. L’iberico sfrutta la sosta gomme anticipata per recuperare posizioni in pista e in questo momento occupa la 5 piazza. Qualche passaggio più tardi viene chiesto al monegasco quanti giri possa ancora mantenere questo ritmo. Il ferrarista non ne è sicuro e preferisce vedere che succede prima di dare una risposta concreta. Il muretto rende noto il ritmo di Perez sulla Hard, in questo momento il pilota più rapido della corsa.
Sainz recupera un’altra posizione proprio mentre la numero 16 viene richiamata ai box: la sosta non è delle migliori e Leclerc abbandona la pit lane ritrovandosi davanti al compagno di squadra uno volta tornato a calcare l’asfalto americano. Davanti a lui Stroll e Perez. Il monegasco però pare più interessato a Verstappen chiedendo la sua posizione. Max occupa la sesta piazza a 4.6 secondi, risponde Marcos, che gli fa una panoramica completa su attuali posizioni, stato gomme e strategie. L’importanza di gestire le mescole impera, questo perchè le Pirelli a banda bianca potrebbero portare le due SF-23 al termine della corsa.
Due passaggi più tardi Charles si avvicina a Stroll e inizia a farsi vedere negli specchietti avendo un ritmo migliore. Il canadese perde la sua posizione poche curve più tardi mentre Verstappen alquanto minaccioso, si avvicina. Sainz invece pare che stia iniziando a soffrire la condizione delle gomme, fattore che gli fa perdere 2 posizioni. Ci sono tanti detriti in curva 4 e per questo, nuovamente, la Safety Car scende in pista.
Ne approfitta ancora Carlos che effettua la sua seconda sosta, così come Perez, Russell, Sainz e Verstappen. Al contrario Questo significa che Leclerc si trova nuovamente in testa sebbene le sue gomme, a questo punto, abbiano sul groppone 9 tornate in più dei competitor sopracitati. “The tyre are fucking cold“, messaggio radio sul canale della numero 16.
Leclerc cerca di attivarle al meglio per effettuare uno strappo adeguato. Perez alle sue spalle è in agguato. La corsa riparte e per tutto il primo giro, nei tratti rettilinei, il leader della corsa cerca di zizzagare per immettere più energia nelle coperture e attivarle nella maniera corretta. Poco dopo il messicano della Red Bull si fa minaccioso, cercando di sfruttare il grip maggiore delle sue coperture più nuove.
Leclerc sta guidando nella maniera più intelligente possibile, per evitare che l’ex Racing Point si avvicini troppo. Tuttavia il DRS è molto potente in rettilineo e sebbene la trazione della rossa sia davvero buona, non sarà affatto facile tenere dietro la RB19. Purtroppo il fatto ipotizzato si manifesta al giro 30. Da lì in poi Charles cerca di mantenere la scia del messicano, tenendo in conto che alle su spalle c’è Piastri seguito da Verstappen.
Nel mentre Sainz veleggia in decima piazza cercando di fare il possibile. Lo spagnolo non sembra avere un feeling particolare sulle Hard, così come la SF-23 che, sulle medie, pareva avere qualcosa in più sugli avversari. Il monegasco sta dando il massimo per non perdere di vista Perez. L’obiettivo, amministrando le coperture, è quello di restare in scia della RB19 per tentare il contrattacco.
Marcos si complimenta con Leclerc per l’amministrazione delle coperture poco prima che il ferrarista, con una manovra davvero al limite, restituisce il favore al pilota Red Bull riprendendosi la testa della gara. Il momento è davvero delicato. Ferrari comanda la gara al giro 36, con i due bolidi colorati blue racing incollati alle sue spalle. Max non perde molto tempo a sbarazzarsi del compagno, lanciandosi nella scia della rossa.
Il campione del mondo è scatenato e infila Charles la tornata successiva. Poco prima il ferrarista aveva fatto presente le sue difficoltà sule gomme, 9 giri più vecchie rispetto a quelle dei piloti Red Bull. Anche Perez torna alla carica, mentre la SF-23 cerca di non perdere terreno sul leader del mondiale che, al contrario, cerca di scappare. “You are are driving weel, good job on tyres“: Marcos cerca di motivare il suo pilota autore di un ottima prova.
Viene ora suggerito di passare alla modalità Soc 6 per massimizzare il rendimento dell’ibrido, utilizzato l’overboost K1 plus per difendersi. Mancano dieci tornate per vedere la linea del traguardo e Verstappen goda di un chiaro vantaggio. Sebbene Charles fa presente come le sue coperture siano praticamente morte non molla affatto il colpo. Si tratta di una condizione struggente a livello mentale perchè la SF-23 avrebbe più ritmo a parità di condizioni.
Leclerc lo sa e questo fattore pare lo innervosisca non poco. Ancora una volta la strategia del Cavallino Rampante ha pregiudicato la gara? Difficile dirlo al momento. “pittando” la numero 16 avrebbe perso posizioni dovendo rimontare. Nel mentre Sainz si barcamena in nona piazza. Come detto in precedenza, sfortuna a parte per il contatto al primo giro, lo spagnolo soffre parecchio le Hard.
Quando mancano 8 giri alla fine Leclerc commette un errore arrivando lungo nel T3. Perez non si fa pregare e ne approfitta di immediato superandolo. Le coperture della numero 16 sono andate, purtroppo, e mantenere il passo delle Red Bull è davvero un’impresa.
Tuttavia Charles non perde la concentrazione e in qualche modo è capace di mantenere il gap su Perez. Incredibilmente ci riesce e a quanto pare, a 5 giri dalla fine, si avvicina nuovamente al messicano potendo disporre dell’ala mobile per tentare il contrattacco. Davvero una guida superba per il ferrarista, che preferisce un silenzio radio per dare il meglio di se in questa ultima fase.
Tre giri al termine, una bandiera gialla in curva 14 non cambia le cose. Le Hard “spossate” di Charles non gli permettono di sfruttare appieno l’ottima trazione della sua SF-23 e avvicinarsi a Perez resta davvero complicato. Tuttavia il talento di Leclerc è davvero smisurato è proprio per questo, all’ultimo giro, apre il Drs, si getta in scia della numero 11, frena molto tardi e attacca deciso Checo all’ultima curva. L’operazione va a buon fine e la seconda piazza è nuovamente del monegasco.
In ultima istanza un commento sulla gara. La vittoria per Ferrari era possibile. Il ritmo c’era tutto. Ciononostante non è arrivata. Nel team radio finale Charles è comunque soddisfatto, esulta per la seconda piazza ri-conquistata e si informa, una volta tagliato il traguardo, sulla posizione di Mercedes e Sainz. In questo dimostra tanto interesse nella lotta con il team di Brackley per il mondiale costruttori. Sainz chiude sesto e considerando che al primo giro era ultimo tutto sommato si può accontentare.
Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari